Sulla terra come nell’universo non c’è nulla di inutile, dalla materia alla più piccola particella subatomica, tutto è in equilibrio e ha una funzione ben precisa.
Il “servo inutile” di cui parla il Vangelo è chi fa il suo senza pretese, senza vantare meriti, semplicemente essendo se stesso. La sua gioia è servire la vita nell’amore, custodire con tenerezza coloro che gli sono affidati. Questo “servo” entra nella libertà della vita, una grandezza che ci è stata donata, libero di amare, di fare tutto quanto è nelle sue possibilità. Tuttavia non solo chi esercita un lavoro è “servo”, ma ogni persona umana, dal più abile al più disabile è sempre un “servo inutile”, perchè il suo esserci è già servire la vita, condividerla con gli altri fratelli. Nessuno può dirsi un essere gettato a caso nel mondo, ma tutti siamo chiamati alla vita, a ricevere amore in piena gratuità da Colui che si è fatto servo di tutti, servo per amore.
“Signore,
togli da me il peso di sentirmi inutile.
Tu mi chiami a servire,
insegnami ad essere segno
del tuo amore,
non per pochi ma per tutti:
per chi si abbandona al tuo amore,
per chi vede in te un esempio,
per chi non vuole essere più schiavo; vieni, entra nella mia vita,