Le prime luci dell’alba

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Gn 3,1-10

Salmo: Sal 50 (51)

Vangelo: Lc 11,29-32

 

“Come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione”. Gesù è il segno per noi. È il Figlio mandato dal Padre per indicarci la via.

La particolarità di questo Vangelo, è che  Gesù  parla di sé in terza persona, come se fosse proprio il Padre a spiegare. Egli vuole sottolineare la forza da cui provengono tali parole, non sue ma dal Padre. Ed è questo che sta a cuore comunicarci: Lui può essere un segno per noi grazie al Padre, che gratuitamente ci dona Suo Figlio, non perché l’abbiamo chiesto, ma perché ne fa un dono.

È il segno che noi non saremmo mai riusciti a chiedere, é un dono che non saremmo mai riusciti a capire se non grazie a Colui che fa della Parola spiegata un’esperienza, affinché impressa nella nostra mente possa diventare vita, sostanza nel quotidiano.

In questa Quaresima, bussiamo al cuore di Dio, osserviamo il crocifisso, affinché contemplandolo possiamo appoggiare il nostro cuore, a volte segnato dalla vita e dal dolore, a Lui e lasciarci amare.

Sarà come tornare a respirare dopo tanto tempo e per quanto ti sembri di vivere la notte più lunga della tua vita, c’è qualcuno che veglia su di te, ti accompagna, affinché tu possa trovare forza in quel segno sin dalle prime luci dell’alba.