Il Signore, nel Vangelo della liturgia odierna, ci chiama ad un cammino di luce, un cammino di verità, tale che faccia scorgere la luce dell’opera di Dio, mentre spesso siamo preoccupati di farcela con le nostre sole forze, e forse anche le nostre ferite passate, ci spingono a reagire così in ogni situazione.
Oggi siamo invitati a credere a quel desiderio di Dio espresso nel Vangelo: che nessuno vada perduto. La nostra fede, la nostra luce si basa su questa certezza: Egli ha cura di noi, non ci vuole perdere.
Sovente ci troviamo affaticati, stanchi, soli, eppure c’è altro, oltre a tutto quel buio: l’incanto è scoprirlo.
Se c’è una cosa che davvero puoi fare, è provare a fidarti di Dio, e se la testa dice: “non lo so perché non lo vedo”, oppure: “ho bisogno di conferme”, prova a fermarti un istante, volgi a Dio una preghiera. Chiedi a Lui il suo aiuto, perché realmente la tua solitudine non senta l’abbandono di Dio, perché realmente non è così. Egli ti ascolterà, ascolta di te ogni battito, gemito e lamento, e lì nel deserto del cuore avrà cura di te, come fa da sempre.
Un giorno, guardando indietro alla tua lunga strada, vedrai che se c’è una persona che non voleva perderti era proprio Lui, e troverai volti a testimoniarti questo, troverai segni più grandi di quelli che volevi e che oramai non chiederai più.