SABATO DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Oggi Gesù per ben tre volte, ci incoraggia a non avere paura quando essere testimoni del vangelo ci costa fatica, incomprensione, sofferenza, e talvolta persecuzione e martirio. “Non li temete … non abbiate paura… non abbiate dunque timore”. Siamo nelle mani di Dio che ci accompagna ogni momento, tutta la nostra vita ha un valore prezioso, fino ad ogni singolo capello. Egli si prende cura di noi, e lo fa in un modo straordinario, sconvolgente, che nessun altro dio ha mai fatto: si è incarnato, si è fatto uomo come noi nel Figlio che dà totalmente la vita, perché la sua forza dell’amore colmi tutte le nostre vite e ci renda suoi testimoni.
Annunciare la verità non è sempre facile, perché sono molti quelli che ne sovvertono il significato, solo il tempo può darne ragione; l’importante è non credere di rimanere sconfitti. “Non temere”, “non avere paura”, sono le parole che devono risuonare forte nel nostro cuore, perché la promessa del Risorto è di essere con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo (cfr Mt 28.20), in ogni momento, in ogni evento, bello o brutto, anche quando non riusciamo a percepire che siamo sotto il suo sguardo di Padre e temiamo ci abbia abbandonato.
“Non temere”, “non avere paura”, anche quando pensi di aver fatto poco per gli altri e di non riuscire a realizzare molto per la tua esistenza, perché il tuo valore non dipende da quanto produci, dal lavoro che fai, dal tuo successo, ma dal fatto che esisti per puro dono, cosi gratuitamente come quei passeri, finemente come i capelli del tuo capo. Tutto è nelle mani di Dio. Egli ha cura di te e porta sempre a compimento l’opera iniziata dalle sue mani (cfr Sl 138,8).
“Signore,
fa che il mio cuore
acquisti fiducia in Te,
nel tuo amore,
così che cominci a vedere in me
ciò che Tu già vedi: guarigione.
O Signore,
guarisci il mio cuore,
perché desidero vivere questo tempo consapevole della Tua presenza,
Piu volte oggi ascoltiamo Gesù nel Vangelo che ripete: “Non abbiate dunque paura”. Si, non dobbiamo temere quello che non conosciamo, quello che non comprendiamo ancora. Non temiamo di perdere qualcosa della vita o la stessa vita, perché il Padre tiene il conto di tutto e raccoglie tutto nelle sue mani.
“Non abbiate paura”, ci ripete, non solo la nostra vita, ma anche quella di tutto l’universo è nelle sue mani, e tutto è miracolo di vita e di valori.
Non dobbiamo temere perché è in Lui il nostro valore, al punto che tutti i nostri capelli sono contati. Ogni singolo capello, perché in quella piccola parte apparentemente insignificante (in fondo è solo in capello), c’è il tutto di noi: la nostra vita.
Gesù oggi ci ricorda il grande valore che siamo, non per quello che facciamo, ma per quello che si. Se questo a dircelo è un Padre, allora il nostro cuore di figli si muove a commozione, perché potremmo non valere per nessuno, persino per noi stessi, ma per Dio Padre si! Allora non abbiamo paura, perché la nostra vita è in Dio. Anche San Giovanni Paolo II affermava nell’omelia per l’inizio del suo pontificato, nel 1978: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”. Spalanchiamo la porta, perché Dio ci ha gia aperto la sua, affrettiamoci ad attraversarla come Pietro e Giovanni, che corrono per vedere Gesù risorto,. Corriamo anche noi sulle strade quotidiane della vita, dove Dio non è un’aggiunta, ma è parte della nostra storia, poiché tu che leggi, sei parte del progetto di Dio, e allora se vuoi piangi, sfoga in Lui il tuo cuore ma, non temere più, Gesù è accanto a te.
“Signore,
eccomi, con il mio carico giornaliero di fardelli pesanti,