08 MAGGIO 2023
LUNEDÌ DELLA V SETTIMANA DI PASQUA
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura:At 14,5-18
Salmo: Sal 113 B (115)
Vangelo: Gv 14,21-26
Gesù nel Vangelo di oggi, ci ribadisce una cosa abbastanza ovvia, ma necessaria da comprendere per il nostro cammino: “chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama”. Si, perché non ascoltiamo o obbediamo a qualcuno che in verità non amiamo.
La fiducia e l’obbedienza, passano da un cuore che vede nell’altro che ci guida una via di bene, toccano nel profondo noi stessi e ci mettono nella disposizione di ascoltare quel qualcuno per cui il nostro cuore prova qualcosa: stima, affetto, amore.
La domanda implicita è: amiamo il Signore? Egli è parte del nostro cuore?
Non bisogna aver una particolare vocazione per amare Dio, poiché ciascuno in ogni sua forma, mediante il dono del Suo amore riversato nel nostro cuore, è reso capace e chiamato ad amarlo. Perché? Per essere semplicemente noi stessi, perché ascoltando e vivendo i comandamenti li ritroveremo già in noi, intessuti nel nostro cuore; e non è un caso che l’unico comandamento che Gesù ci dona è quello dell’amore.
Allora, chiediamo a Gesù di renderci consapevoli di questo amore, di essere capaci di renderlo attuale nella nostra vita di tutti i giorni, dove l’amore prende forma, si dona, e risana tutte quelle parti in noi di non amore, che hanno bisogno di quel paraclito che il Padre manderà, per insegnare e ricordare e dire a noi stessi, quanto è grande l’amore di Dio nel cuore mio.
“Signore,
insegnami a riconoscere
quanto è grande il Tuo amore,
ed a farne memoria, quando nello scorrere del tempo
ne avrò bisogno.
Come in un abbraccio, che a Te, o Padre, desidero dare,
possa sentire il Tuo amore avvolgere il mio cuore,
così che ricominci a battere non per inerzia,
ma poiché è vivo,
vivo perché amato, vivo perché ama,
vivo con Te.”
(Shekinaheart Eremo del cuore)