SABATO DELLA XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Mentre i discepoli sono ancora ammirati dai gesti di bene compiuti da Gesù, Egli ci invita a guardare a un significato più profondo, che sottende un amore consegnato nelle mani degli uomini. Normalmente consegnamo la nostra vita a chi ci fidiamo, Gesù la consegna nelle mani di chi lo odia, ma la consegna nella volonta del Padre, perché sà che il Padre moltiplicherà tutto il suo dono d’amore, così ogni vita sarà un miracolo, ogni vita sarà guarita.
Dio ci chiama ad aprire la mente alla logica della Pasqua, alla sorpresa di un amore incondizionato per noi, passando da un’apparente disegno di sconfitta e di morte.
Le tante paure che viviamo, che ci tolgono la serenità del cuore e non riusciamo ad eliminare, possiamo consegnarle a Lui, perché abbiamo vita alla luce della risurrezione. Il mistero di Cristo non è lontano da noi, è nella tua vita che ama, dubita, crede, teme, … La nostra vita è un passaggio che solo alla sequela del Signore Gesù, può trasformarsi in una vera Pasqua, dove Cristo è vivente nello sguardo di chi lo segue e nelle opere di quanti credono in lui. In ogni tuo amore è Lui che si è consegnato e che ama. Maritain dando voce a Gesù afferma: “Non cercatemi in un luogo, ma là dove amo e sono amato”.
