12 OTTOBRE 2022
MERCOLEDÌ DELLA XXVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: Gal 5,18-25
Salmo: Dal Sal 1
Vangelo: Lc 11,42-46
Oggi il Signore mette di pari passo l’amore di Dio e la giustizia, e sgrida chi tende a trascurarle. C’è un amore che ci precede, è prima di ogni nostro gesto e la giustizia è il volto di quest’amore.
Ma cos’è la giustizia? Tendenzialmente è associata a un “mettere a posto le cose”, a farle rispettare, niente sbagli, nessun margine di errore, l’opposto di giusto è infatti sbagliato.
Eppure abbiamo una riconsiderazione da fare, la giustizia di cui si parla nel testo, è davvero un sinonimo di fedeltà, Dio è giusto perché è fedele alla Sua promessa, che è una promessa di amore. Pertanto, ogni nostro inciampo trova in Dio un luogo di rifugio dove ripartire, e questo luogo è il cuore di Dio.
Gesù rimprovera coloro che fanno cadere pesi insopportabili sugli uomini, perché Egli se li è caricati su di sé, la Sua giustizia è calibrata sull’amore e non sul fare delle cose, per ricevere il perdono.
La Misericordia è la bilancia su cui è pesato il nostro peccato, affinché perdonato non sia più un peso sul cuore e possa rimanere solo il segno di un amore ricevuto, in grado di rialzarci. Abbiamo sempre un luogo, il suo cuore, dove poter tornare e chiedere perdono, e la misura che ci solleverà sarà il Suo amore che è fedeltà.
“Signore,
quando mi sembra di toccare il fondo,
ci sei Tu a sollevarmi,
quando inciampo, è sempre la Tua mano a sostenermi.
La Tua giustizia è amore che perdona
e per quanto sbagli
ci sei sempre a dirmi: dove sei?
Seduto, dopo la mia caduta,
ti scopro lì con me,
la tua mano mi è dinnanzi,
pronta a rialzarmi nuovamente
e a scaldare il cuore dal mio gelo”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)