Un nuovo spazio

 

Carissimi, continua il nostro cammino verso la Pasqua. Oggi vi proponiamo una preghiera da meditare in questa quarta settimana di Quaresima

 

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“Ti guardo, e non ci siamo altro che noi.

Io e te. Signore, mi senti?

Sono immobile affianco a Te e ho freddo.

La mia vita tu la sai, cosa devo aggiungere?

Oggi sono a contemplare la Tua. 

Ti vedo soffrire e il dolore mi gela, mi paralizza,

sono inchiodato anch’io.

Perché Signore, era necessario?

Si, perché avessi un amore capace di scaldarmi il cuore.

Perdonami Signore, perdonami!

Soffro, qui c’è solo solitudine e silenzio.

Non c’è più spazio per la rabbia, la paura e lo sconforto.

Perdonami, ora ho capito:

la Tua croce ha spazzato il dolore e ha donato amore,

ha preso un Volto, 

e il tempo non si è fermato, 

ha incontrato un nuovo spazio, il Tuo,

dove essere amato, capito e perdonato.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

La Fede si fa spazio

 

 

 

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LITURGIA DELLA PAROLA  (clicca qui)

Prima lettura: Is 35,1-10

Salmo: Sal 84 (85)

Vangelo: Lc 5,17-26

 

 

Il Vangelo di oggi fa pensare che la fede si fa spazio. Possiamo dire che nell’incontro con il Signore, anzitutto precede un’esperienza che si fa spazio nelle nostre vite grazie a chi ci ha cresciuto, o attraverso incontri che hanno segnato la nostra storia. L’episodio di oggi aiuta ad allargare, a dare spazio alle nostre prospettive: lì dove ci sentiamo inadatti, lontani, oggi ci viene detto che non è necessario entrare dalla porta, va bene anche attraverso il tetto, perché ciò che il Signore ha a cuore è che per tutti ci sia “un sentiero e una strada” (Is 35,4) che il popolo potrà percorrere. E se entro dalla porta, o dal tetto cosa importa? Sono davanti come posso, con quello che sono, con i miei sforzi, con l’aiuto degli altri, le mie fatiche e le mie fratture e tu o Dio sei davanti a me con il tuo perdono, il tuo conforto e la tua forza. L’episodio si conclude con il paralitico che esce con il suo lettuccio, ma da dove è uscito? Non è detto, ma poco importa, perché dopo questo incontro ha trovato il suo spazio.