Eh già! le mie brevissime Ferie sono già terminate e sto ancora assaporando quei magici momenti di relax….
Ripensando un po’ a tutto mi sono chiesto ma esiste un modo per l’Uomo, un luogo o almeno una dimensione in cui sia possibile sfidare le leggi della Fisica?
Un luogo in cui sia possibile per esempio viaggiare alla velocità della luce.
Certo non in senso letterale, cioè fisicamente, ma per fortuna la nostra capacità di immaginazione può aprirci varchi temporali impensati.
Il tempo alla velocità della luce si comporta in modo strano.. per esempio il suo rapporto con lo spazio cambia, immaginate come se l’intero universo fosse come un foglio di carta disteso, ebbene alla velocità della luce questo foglio si increspa, almeno secondo i calcoli di Einstein, in teoria quindi le distanze spazio-temporali in quelle increspature si annullano, passato presente e futuro si intersecano e si mescolano a tal punto che, se si riuscisse ad andare così veloci, sarebbero possibili i Viaggi nel tempo… avete presente Ritorno al Futuro o il pianeta delle Scimmie?
Anche la mente si comporta in un modo simile, è qualcosa che ancora non riusciamo a comprendere, si compone di una rete composta da un numero di sinapsi neuronali che è dell’ordine di migliaia di miliardi, numeri molto vicini a quelli dei corpi celesti presenti nell’Universo visibile.
Anthropos Mikrokosmos dicevano i filosofi greci dentro ogni Uomo è presente in piccolo l’intero Universo
Per primi se ne sono accorti i pitagorici che si dice abbiano anche eliminato un loro adepto che, scoprendo i numeri irrazionali, sconvolse il loro credo religioso. Ma la scoperta del pi-greco portò la mente oltre il proprio limitato confine e aprì lo sguardo all’Infinito.
A parte il famoso paradosso di Achille e la Tartaruga esistono paradossi percettivi che hanno affascinato generazioni di scienziati che hanno tentato di rispondere al famoso imperativo: Uomo conosci te stesso.
Ma come si può conoscere qualcosa che è in continuo mutamento? Esistono dei numeri trascendenti e quale relazione se c’è tra questi e il principio di entropia? Il caos può essere governato solo se si spende energia o esistono degli “attrattori caotici” attorno ai quali il caos cui tutto è destinato si organizza o quanto meno rallenta il proprio inevitabile destino?
Eh già! Perché per esempio nel momento stesso in cui la mente incontra se stessa e solleva un po’ il velo del Mistero ecco che è già cambiata… e in questa semi-oscurità c’è da restare attoniti e abbagliati di fronte alle Vette cui può giungere (nel bene e nel male si intende!) .
E questo solo parlando di matematica che nata per esigenze molto “terrene” (come misurare i confini delle proprietà terriere o sapere quanto cibo conservare per affrontare il prossimo inverno) si è spinta fino ad arrivare la dove nessun uomo è mai giunto prima.
Pensate alle Arti e alle Scienze o alla Spiritualità… quanti colori, quanti sapori, quante declinazioni diverse….