Heathcliff e Catherine

“Puoi torturarmi a morte, tu, per tuo divertimento e sarai sempre la benvenuta…tu dici che io ti ho ucciso: tormentami, allora. Le vittime perseguitano i loro assassini”.

Heathcliff

“Se tutto fosse perito e lui solo rimasto, io continuerei a esistere; e se tutto rimanesse e lui fosse annientato, l’universo si trasformerebbe in un possente estraneo, non me ne sentirei parte”.

Catherine

Non è facile definire l’amore che lega Heathcliff e Catherine a meno che non si ricorra a una dose generosa di aggettivi come fa Emily Bronte per descrivere Heathcliff. Tuttavia, chiunque abbia avuto la fortuna di leggere la loro storia una cosa l’ha bene in mente: benché tragico il loro amore è invidiabile.

Heathcliff, demoniaco selvaggio maledetto, venera Catherine al punto di trovare ogni altra donna ripugnante; lei, “un costante sorriso di sole”, quando già sposa di Edgar confesserà:

“Heathcliff è più me di me stessa. Di qualunque cosa siano fatte le anime, certo la sua e la mia sono simili, e quella di Linton è invece tanto differente dalle nostre quanto è la luna da un lampo o il ghiaccio dal fuoco”.

Quando lessi Cime tempestose per la prima volta la vita mi sorrideva, e se talvolta si tramutava in tormento era solo per far sì che apprezzassi il bene e in esso riconoscermi. Ora le cose sono complesse ma trovo ancora dialettico il silenzio. Ed Emily Bronte sorella d’elezione.

Heathcliff e Catherineultima modifica: 2019-07-10T18:07:55+02:00da karel_A