sinestesie

parole e favole


A lungo ho annotato parole da assemblare e donare a coloro che portavo nel cuore; erano funzionali a raccontare il mio stato d’animo che altrimenti sarebbe rimasto in ombra, puntualmente avversato dalla timidezza. Poche righe per comunicare gioia riconoscenza delusione amarezza, talvolta solo l’essenzialità dei giorni. I destinatari, fatte salve pochissime eccezioni, assicuravano all’oblìo le mie sillabe che, poverine, sapevano già in partenza di consegnarsi a una resa senza onore. Nondimeno speravo nel loro potere taumaturgico, se non in maniera strumentale almeno come forma di suggestione. A conti fatti mi era di conforto sapere che è così che deve andare: il per sempre è una delle favole più belle che ci siamo raccontati.