Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!
29. Omoni e ormoni
«Ma, agente Zozzapanna, sa parlare vero?» – le chiese il colonnello Tualet.
Zozzapanna, anche se seminuda stava dignitosamente in piedi sul palco, senza alcun imbarazzo, ferma e attenta; accanto a lei la dottoressa Ruth Lily Raden era ancora per terra e si stava riassestando la camicetta, allacciando i pochi bottoni rimasti al loro posto.
«Certamente direttore John Gordon Pot Sr. Snurf Kack Tualet: come posso soddisfarla?» – rispose con voce melodiosa Zozzapanna.
«In che senso? No, lasci perdere non mi risponda: sono sicuro che lei sarà una grande aggiunta e che darà grandi soddisfazioni all’intera squadra. Sarà un piacere per tutti averla qui con noi. Vedrà che farà una bella carriera qui con noi!» – la incoraggiò profetico il colonnello Kack.
«Sarò felice di soddisfare le aspettative di tutti i membri della squadra: sarà un grande piacere anche per me…»
Ma sbaglio o sta guardando proprio il mio capitano Carl Scott Jr.? – si chiese la dottoressa Saltenberger che, nel frattempo, si era rialzata e se ne stava qualche passo dietro alla nuova agente speciale scrutandola accigliata – sarà meglio che intervenga altrimenti mi ruberà tutta la scena!
«Come vedete l’agente Zozzapanna è stata ben addestrata, da me, a ubbidire. C’è voluto tempo e dedizione: ieri sera ho fatto perfino un’ora e mezza di straordinari e stamani mattina alle 10:00 ero di nuovo qui a lavoro…» – spiegò con orgoglio la dottoressa Ruth Saltenberger Raden.
«D’accordo, d’accordo: abbiamo capito che lei è una stacanovista. Ma cosa avrebbe fatto di preciso a Zozzapanna?»
«Beh, per esempio ho dovuto trapiantarle il pelo sul pube e sulle ascelle: la stro… cioè la recluta si era infatti depilata col laser. Oppure aveva delle orribili e antiestetiche strisce di pelle non abbronzata sul seno e, ovviamente, sul sedere. Ho dovute nasconderle con un colorante invisibile..» – spiegò la von Krausslofter.
«Ma non sarebbe stato più sexy non nasconderle?» – volle sapere il direttore Tualet.
«Beh, l’IA era incerta al riguardo e così ho deciso di coprirle…»
«Una sua decisione quindi, eh?» – bofonchiò il colonnello Pot Sr. Kack «Lei Zozzapanna cosa ne pensa invece?»
«Anch’io, come lei colonnello, credo si sia trattato di un errore perché mostrando le parti intime non abbronzate sarei stata più provocante: avrei evidenziato la mia natura di ragazza pudica, che va in spiaggia col costume della nonna ma, contemporaneamente, avrei mostrato il contrasto con il mio lato oscuro: la pelle chiara avrebbe rappresentato la “panna”, il resto quella “zozza”, come del resto dice il mio stesso nome…» – rispose con convinzione Zozzapanna.
Non ci credo: mi ha pugnalato apertamente alle spalle! È proprio una vipera questa qui! – pensò strabiliata da tanta perfidia la dottoressa Ruth von Krausslofter – proprio io che per quasi due giorni mi sono presa amorevolmente cura di lei stando sempre attenta a non lasciarle antiestetiche cicatrici sulla pelle, limitandomi in pratica al solo pungolo elettrico, perché sarebbero potute non piacere a Strabuccinator… e lei mi ricompensa così!?
«Ha sentito dottoressa? Voglio che prima della missione rimedi a questo suo errore!» – ordinò burbero il colonnello Orson Pot Sr. Kack Tualet «Una curiosità Zozzapanna: “Zozzapanna” è il tuo vero nome o è solo il tuo soprannome operativo?»
«No, questo soprannome sciocco, a cui però mi sono affezionata, è un’idea della dottoressa: il mio vero nome è Asprapanna Figador Celòsolio, pulzella di Mexicali.» – rispose pronta Zozzapanna.
«Ah! È di origine messicana?»
«È così. La sua intelligenza e capacità di deduzione sono incredibili colonnello! Saranno per me grande fonte di ispirazione e motivazione!» – disse Zozzapanna lasciando per la prima volta trasparire delle emozioni nella voce e nel bel volto.
Finge la ruffiana! Non è una donna, ma una vipera dai denti a sciabola! – pensò arrabbiandosi la dottoressa Lily Raden von Krausslofter che di animali se ne intendeva dato che era anche laureata in scienze naturali.
«Beh, sa… gli anni di esperienza…ma ho notato l’accento… un’intuizione così… ormai non sono più giovane ma nella mia carriera ho imparato tanto…»
«Ma lei non è vecchio: è solo un po’ più maturo e saggio! E sono sicura che lei può battere in ogni attività, proprio in tutte, anche i suoi colleghi più giovani e imberbi…» – volle puntualizzare Zozzapanna.
Di nuovo! È una vera ipocrita: davvero non avrò ragioni per sentirmi in colpa ad eliminarla con la microsiringa avvelenata! – pensò la dottoressa Lily Saltenberger che, senza accorgersene, se ne stava con le braccia incrociate mentre, imbronciata, guardava male Zozzapanna.
«Dottoressa Saltenberger, la nostra nuova promettente recluta è quindi pronta ad affrontare il lurido Strabuccinator?» – chiese il colonnello Gordon Kack.
«Quasi. Come sapete tale orribile creatura non ha mai mancato di fecondare con la sua schifosa progenie tutte le ragazze su cui ha scatenato le sue lascive voglie. Questo implica due possibilità: o Strabuccinator è in grado di emettere una sostanza con cui stimola l’ovulazione nella propria vittima oppure è attratto solo da donne che stanno già ovulando.»
«Capisco…» – replicò meditabondo il colonnello John Gordon Snurf «Può fare qualcosa al riguardo?»
«Come stavo spiegando le donne normalmente ovulano quando vedono un omone, meglio se ricco, oppure quando si attiva uno specifico ormone. Siccome non possiamo permetterci di affidarci al caso ho preparato un farmaco a base di ormoni che, in poche ore, farà ovulare Zozzapanna rendendola quindi feconda e, si spera, capace così di attrarre in ogni caso Strabuccinator.»
E forse posso sfruttare l’occasione per vendicarmi un poco di Zozzapanna – pensò astutamente la dottoressa Lily Raden «Caso vuole che nella mia borsa da trucco io porti sempre, pronta all’uso, una siringa piena di tale farmaco. Sa, cose di noi donne…»
«Credo sarebbe istruttivo per l’intera squadra osservare la procedura corretta con cui si deve eseguire questa delicata operazione» – aggiunse la dottoressa Saltenberger Raden che già frugava nella propria borsetta.
«Beh, mi pare ragionevole…» – confermò il direttore Snurf Kack Tualet.
E ora vediamo di farti squittire un po’ – pensò malignamente la dottoressa avvicinandosi a Zozzapanna con l’ago in mano.
«È importante iniettare il farmaco poco per volta e in più punti sensibili in maniera da moltiplicarne l’efficacia.» – iniziò a spiegare la von Krausslofter osservando Zozzapanna che se ne stava ferma e impassibile – Ovviamente non è così: l’iniezione può essere tranquillamente fatta sulla spalla. Ma io voglio bucherellare Zozzapanna per farla urlare di dolore e dimostrare a tutti che non è super perfetta… che anche lei ha le sue debolezze…
Partiamo da qui… – e affondò l’ago nella mammella destra di Zozzapanna – niente! Non ha fatto neppure una smorfia: proviamo a muoverlo un po’…macché!
«Il seno è un buon punto di partenza: è collegato all’attività sessuale e, quindi, al coito e alla fecondazione…» – improvvisò la dottoressa Ruth Saltenberger von Krausslofter.
«Eviti tutti questi dettagli tecnici e i suoi paroloni scientifici come “coitio” dottoressa!» – brontolò il direttore Pot Sr. Snurf.Tualet.
«Come desidera colonnello.» – rispose educatamente la dottoressa Ruth Lily Raden «Ovviamente si deve iniettare un po’ di farmaco in entrambi i seni… “seno” è il termine scientifico per “soffice e candida arancia della passione” o, nel caso di Zozzapanna, data la forma peculiare lunga e affusolata, “pera della passione”…»
Proviamo a passare dal capezzolo… – pensò la dottoressa passando immediatamente all’azione – macché! Ha fatto appena una smorfia ma tutti gli uomini le stanno fissando il seno e nessuno se ne sarà accorto… Accidenti!
«E per finire… quaggiù sulla vulva, cioè voglio dire “la timida soglia del paradiso”…» – disse la dottoressa von Krausslofter mentre, nascondendo la siringa con la mano sinistra, iniziò a punzecchiare più volte le sensibili labbra di Zozzapanna – macché… riesce a controllarsi… mi accorgo che si irrigidisce ogni volte che la buco ma non emette un gemito… potrei spezzarle l’ago nella carne ma visto come sta ferma e immobile tutti penserebbero che sono io incapace… vabbè almeno ho avuto la soddisfazione di averla punita un po’ anche se avrei preferito umiliarla davanti a tutti…
«Dottoressa Lily Saltenberger, ma quanto le ci vuole a completare questa iniezione?» – chiese un po’ annoiato il colonnello Gordon Kack Tualet.
«Sì, lo so: è che qui è complicato trovare una vena… ah! ecco qui, trovata!» – e così dicendo la dottoressa Lily piantò l’ago tutto fino in fondo nel clitoride di Zozzapanna.
«Auch!» – scappò dalle belle labbra della nuova recluta.
«Via Zozzapanna, è solo una punturina!» – commentò il direttore inarcando un sopracciglio.
«Eh! Le reclute di oggi sono così: troppo abituate alla bambagia…» – aggiunse prontamente la dottoressa Ruth Raden tutta soddisfatta.
«Quindi abbiamo finito adesso?» – chiese il colonnello John Gordon Pot Sr. Snurf.
«Non ancora: l’IA ha suggerito vari travestimenti e scenari con cui far adescare a Zozzapanna il malvagio mostriciattolo verdognolo Strabuccinator. Credo però che il suo parere colonnello, quello di un vero uomo cioè, sia più affidabile del mio…» – spiegò la dottoressa Saltenberger Raden.