34. Я не могу поверить этому!

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

34. Я не могу поверить этому!

La creatura non reagisce: mi guarda soltanto, è imbambolato… come del resto tutti coloro che hanno la fortuna di poter ammirare le mie bellezze nascoste. Non accenna a prendere alcuna iniziativa. Certo vedo di avergli fatto un certo effetto: anzi il bozzo in quei pantaloni è quasi preoccupante. L’ideale sarebbe riuscire a trovare un modo per sfruttare a mio vantaggio l’iniziativa che mi è stata concessa: ma come? – pensò freddamente Zozzapanna mentre danzava nuda, con solo le orecchie e il codino da coniglietta e le scarpette da ballerina.

Queste orecchie da coniglio sono veramente ridicole: non capisco come possano gli uomini essere così stupidi da trovarle eccitanti. Il problema è che non me le posso nemmeno togliere: la dottoressa Saltenberger Raden me le ha impiantate nella testa: un ritrovato tecnologico all’avanguardia, che sfrutta la nanotecnologia pare. Sono pure sensibili al tatto: sono collegate infatti al cervello tramite connessioni neurali preesistenti: quella pervertita della dottoressa le ha collegate ai miei seni. Una sensazione stranissima: se mi tocco un orecchio sento contemporaneamente la pressione anche sul seno. E lo stesso col codino: la depravata me lo ha collegato alla vulva. La dottoressa ha detto che la distanza non è un problema perché tutti i segnali passano dalla spina dorsale… – ricordò Zozzapanna riflettendo su cosa le era successo solo poche ore prima – che poi non ha senso, non è logico: perché dare sensibilità a questi accessori oltretutto costosissimi? Perché non limitarsi, se proprio mi si voleva travestire da Carnevale, a orecchie e codino di plastica? Quando l’ho suggerito alla dottoressa von Krausslofter mi ha risposto “Non sarebbe giusto nei confronti di Strabuccinator dargli un’esperienza incompleta e fasulla”. Secondo me sono tutti matti qui…

Accidenti! Ho finito il mio balletto e ora sento improvvisamente fortissima la compulsione a farmi sodomizzare da quella ributtante creatura, da quella caricatura ossuta e pietosa d’uomo. Devo cercare di resistere… – e Zozzapanna socchiuse i begli occhi per lo sforzo mentale che stava tentando, trattenne il fiato e, involontariamente, contrasse tutti i muscoli ma improvvisamente cedette.

Niente da fare! Appena mi sono distratta per una frazione di secondo il mio corpo traditore si è mosso da solo. Ed eccomi piegata a 90° davanti agli occhi di questo Strabuccinator senza nemmeno che me ne sia resa conto… – pensò frustrata la bella Zozzapanna.

Ma che fa? Perché non lo sento muovere? – così voltò la testa indietro, verso di lui, per osservarlo e, contemporaneamente, senza neppure rendersene conto gli fece il sorriso più seducente di cui era capace – ma… sta lì fermo a guardarmi a bocca aperta…

Qualsiasi uomo mi sarebbe già saltato addosso… non che la cosa mi dispiaccia: sono contenta di preservare il mio culetto vergine nonostante il condizionamento mi spinga ad agire per ottenere l’effetto opposto… – pensò mentre, senza accorgersene, si portava le mani sulle natiche per aprirle e chiuderle ed evidenziare così il suo piccolissimo e intatto sfintere. Poi vi infilò un indice e iniziò a girarlo delicatamente per farne rilassare e allentare i muscoli; successivamente vi inserì anche il medio è iniziò a muovere entrambi dentro e fuori – Macché… continua a non reagire… comunque mi pare che il tubetto di vasellina che mi sono spremuta dentro aiuti parecchio: speriamo che, se le cose si mettono male, sia sufficiente a non farmi sentire dolore…

Ancora niente: però adesso il condizionamento mi impone di proseguire col piano e di approcciarlo direttamente per offrirgli i miei servizi: dai report sappiamo che parla una lingua tutta sua e probabilmente non capisce la nostra, per questo sono libera di usare anche i gesti. Questo potrebbe realmente darmi delle opportunità… – e poi vocalizzò a beneficio della squadra che l’osservava dalla base «La creatura sembra non reagire al mio balletto e alla proposta implicita di rapporto sessuale; proseguo col piano approcciandola direttamente.»

Quindi Zozzapanna si voltò di nuovo e si avvicinò a Strabuccinator sorridendogli e fissandolo con i suoi occhioni ipnotici. Era tutta nuda, accaldata e luccicante di sudore, ma non cercava di nascondere un solo centimetro di pelle, neppure delle sue parti più intime e segrete; i capezzoli poi erano induriti dalla fredda aria notturna e adesso impudici puntavano lunghi e maliziosi l’orribile creatura. Giunta di fronte a lui gli disse gesticolando vivacemente per spiegarsi meglio – «Io essere Zozzapanna: hai capito?»

«Io Zozzapanna: è facile no? Basta ricordarsi “Zozzapan” e aggiungerci un “na” finale…» – spiegò indicandosi ripetutamente con l’indice «Zozzapanna, ok? Va bene non importa…»

«Io essere povera prostituta messicana di Mexicali venuta in tuo grande paese, benedetto da Dio, per danzare in grande teatro di New York. Ma me cattivi uomini bianchi non volere: e ora ho finito pecunia. Tu dare me la preziosa carta verde e io dare sesso: bocca, grotta di giada oppure culo. Io fare tutto: sono bene bene!»

«Нет!!! Я не могу поверить этому!» – le rispose irritato Strabuccinator.

Eh?! cosa ha detto?! E ora che gli succede? Sembra improvvisamente bloccato e anche i suoi occhi sembrano essersi spenti… – notò Zozzapanna.

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33. La conigliola pasquale

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33. La conigliola pasquale

30/8/20XX ore 4:30residenza albero magico di Strabuccino.

Più ci penso e più mi fa rabbia: ho aspettato e aspettato e alla fine FhF va in sconto, dopo tre mesi dal lancio, di appena il 20%. Ecco la ricompensa a essere onesti e aspettare! – pensò irritato Strabuccino – sono proprio contento di essermi deciso a scaricare una crack che togliesse le restrizioni alla versione demo. Chiaramente ho avuto qualche piccolo problema con virus e ransomware ma finalmente, dopo aver dovuto reinstallare cinque volte il sistema operativo del mio computer, mi sembra che questa ultima crack funzioni bene.

Ieri sera ero troppo stanco per provarla per bene ma stamani, appena ho aperto gli occhi, non ho resistito alla voglia di mettermi a giocare seriamente a FhF: tanto sapevo che non sarei riuscito a riaddormentarmi… – pensò Strabuccino che, dopo aver dato un’ultima sorsata al suo infuso mattutino di mirto e ramerino, si sistemò alla sua postazione di gioco – adesso i movimenti del mio avatar dovrebbero essere più semplici: ho riconfigurato tutti i tasti in maniera astuta e intelligente: Ora è tutto molto più facile da ricordare: per eseguire una combo basterà che prema F seguito dal numero che le ho assegnato, da 0 a 211, e poi invio. Senza limiti di tempo che la facciano saltare: un vero sollievo.

Certo che adesso lo SGODI sembra proprio sudicio. Soprattutto quel colaticcio, quella specie di muffa semiliquida che cola dall’ingresso ha un brutto aspetto. Stavolta, finita la sessione di gioco, mi devo proprio decidere a dargli una ripulita invece di scordarmene come al solito– pensò Strabuccino finendo di preparare gli accessori del gioco e infilando il proprio pene nella guaina itifallica SGODI – certo che puzza forte di marcio… Però la sensazione molliccia all’interno non è male… è anche calduccino: forse qualcosa sta fermentando all’interno?

Ma passiamo al gioco che è meglio… dove sono? – si chiese Strabuccino ripiombando nel mondo di gioco virtuale – ah! Giusto! Sono qui nel nulla. La freccia del quest mi dice di prendere questa strada secondaria, una scorciatoia per il Kentucky dove mi aspetta la mia ex moglie e vedova Stramele. Non sono poi troppo ansioso di rivedere la sua versione virtuale ma ormai l’ho inserita nel gioco…

Ho paura che anche questa sessione sarà noiosissima: secondo la mappa dovrò attraversare una zona dove ci sono solo boschi, fattorie e un grosso parcheggio: secondo Google è il parcheggio di una base federale segreta e sotterranea. Chissà dove sarà la base vera e propria... bo… avviamoci ma temo che anche oggi non potrò provare le nuove funzioni del gioco che ho sbloccato grazie alla crack…

30/8/20XX ore 23:37nei pressi della base operativa segreta ItacaXX dello SHITS di Pittsburgh, Pennsylvania.

+

30/8/20XX ore 5:37residenza albero magico di Strabuccino.

Che noia! E poi è pure buio: meno male che c’è la luna in cielo altrimenti non vedrei niente. Veramente non capisco perché in questo gioco si debba camminare così tanto! Fortuna che c’è l’autowalk altrimenti mi si sarebbe anchilosato il dito per avanzare. Nella mia recensione sono stato troppo tenero verso questo difetto… Comunque, più o meno, dovrei essere a metà strada: dietro la recinzione elettrificata alla mia sinistra c’è il grande parcheggio della base segreta sotterranea. Chissà dove l’hanno nascosta questi diavoli di americani… però, guarda quante cabine telefoniche sono disseminate nel parcheggio: probabilmente qui il cellulare non prende… però che noia! – pensò per l’ennesima volta un decisamente irritato Strabuccino

Comunque la grafica del Total Facemask è stupenda: è estremamente realistica, mi sembra proprio d’esserci in mezzo – pensò Strabuccino mentre contemporaneamente faceva ruotare il suo avatar su se stesso per gustarsi il panorama tutto intorno a lui.

Chiaramente, come dice sempre il mio amico Rocco, la qualità la si paga ma ha i suoi vantaggi… – ma poi, ricordandosi del suo più recente acquisto, precisò a se stessocerto che poi bisogna stare attenti a non farsi fregare: per esempio di certo l’iVagin non vale i 1500€ del prezzo di listino. Il mio SGODI, che costa appena 155€, ha le stesse prestazioni…

Proprio stamani mi è arrivata l’espansione anale: a me queste cose da pervertiti e depravati in genere non interessano ma c’era l’offerta col 50% di sconto per l’HG++… e poi era il modello della mia solita marca cinese preferita: quella che costa meno. Per 45€ ho deciso di provarlo: dubito che aggiungerà niente alla mia esperienza di gioco qui in FhF però…

Di sicuro non avrei mai comprato l’iHappy Gay Plus della MelaTech: alla fine ti dà la stessa esperienza… sì, certo, magari i dettagli sono più rifiniti e il materiale è più resistente e non tossico, ma la meccanica secondo me è la stessa. Come al solito ti fanno solo pagare la marca…

Ma le riflessioni sulla sua scaltrezza nel fare ottimi affari furono improvvisamente interrotte da una visione onirica e magicaehi! Ma cosa!? Sbaglio o laggiù, nei pressi del lampione, c’è una ragazza ballerina conigliola?

***

«Avvistato il bersaglio a ore 5. Sembra che mi abbia vista a sua volta; adesso si avvicina con circospezione. Avvio la procedura di contatto come da piano principale.» – disse Zozzapanna parlando attraverso un minuscolo microfono subvocale che la dottoressa von Krausslofter le aveva applicato all’interno della gola.

Devo stare attenta a non subvocalizzare ciò che non voglio. Meno male che a scienze politiche impariamo a usare questi aggeggi al primo anno… – pensò Zozzapanna mentre iniziava a danzare.

***

«Confermo l’avvistamento del bersaglio: Zozzapanna sta ballando, senza troppa grazia, mentre Strabuccinator si è fermato… anzi no! Adesso ha ripreso ad avvicinarsi ma con circospezione. Rimango nella mia postazione di osservazione. Chiudo.» – riferì la dottoressa Ruth von Krausslofter parlando a bassa voce al piccolo microfono della cuffia che indossava.

<<Ricevuto agente Raden! Mi aspetto che… ehi! Fate un po’ di silenzio! Non vedete che sto parlando alla radio!?… mi scusi: dicevo? Ah! I segnali video arrivano bene da tutte le telecamere nascoste… agente Murray van Gallen, la smetta di zumare sul sedere dell’agente Zozzapanna!… mi scusi di nuovo: qui in sala c’è molta eccitazione… per la missione cioè… comunque facciamo tutti il tifo per voi ragazze: in bocca al lupo!>> – rispose la voce del colonnello dall’auricolare.

Sì, ho visto prima di uscire come vi stavate preparando a fare il “tifo”: con parecchia birra ghiacciata e chissà cos’altro! – pensò irritata la dottoressa Lily Saltenberger.

La dottoressa era l’unico agente sul campo che poteva ricevere istruzioni dal colonnello perché Zozzapanna aveva il microfono subvocale ma, per motivi di sicurezza, nessun auricolare: se Strabuccinator l’avesse visto avrebbe potuto insospettirsi e fuggire via.

Vorrei potermi rilassare anch’io come i miei colleghi… magari mano nella mano col mio capitano Patt Scott Jr. Mac Burgerein… ma ho una brutta sensazione: nonostante il condizionamento ho paura che Zozzapanna cercherà in qualche modo di far fallire la missione… guarda poi come danza male apposta: altro che lago delle conigliette, sembra una prostituta messicana in tutù che saltella come un ippopotamo ubriaco in una pozza di fango: eppure le ho fatto vedere anche un video su Youtube!

***

Che ci fa una una ballerina conigliola lungo questa strada sperduta? Probabilmente la sua auto è quella laggiù, a forma di carota gigante a lato della strada, immagino in panne. Ha senso: se lei è in parte conigliola è normale che guidi un auto a forma di carota gigante – elucubrò il prudente Strabuccino – Ho capito! Finalmente un colpo di fortuna! Ho trovato un Easter egg di FhF, anzi una bunny egg o una coniglietta pasquale! Ora però devo stare attento a non lasciarmela scappare: mi devo avvicinare piano piano per non impaurirla… non è infatti poi detto che riappaia sempre qui: devo giocarmi bene le mie carte…

Non sembra aver paura… – pensò Strabuccino una volta che il suo avatar le fu più vicino – certo che è proprio bella! Non l’ho mai vista prima ma mi sembra di conoscerla da un sacco di tempo… e come balla bene e che gambe lunghe! Certo che è alta… ma non capisco: c’è poca luce ma mi sembrava che indossasse delle mutandine bianche però quando ha fatto l’ultima spaccata mi è parso di intravedere della peluria scura sul davanti… uhm… di sicuro la situazione si fa eccitante!

***

Niente: non riesco a non ballare a non seguire il piano prestabilito. Però non mi va neppure di essere sfiorata dal quel nanetto verde disgustoso, per non dire della soddisfazione di mettere nei guai quella psicopatica della dottoressa Raden von Krausslofter. Devo trovare un’idea… – pensò con lucida freddezza Zozzapanna mentre saltellava danzando lungo la strada, nella zona delimitata dalla luce del lampione, alzando le braccia al cielo per poi sollevarsi sulla punta dei piedi, roteare su se stessa ed allungare il corpo in un arabesque.

Per adesso non posso fare altro che procedere col programma ma devo essere pronta a sfruttare ogni occasione. Una prima cosa da fare sarebbe allontanarsi dalla visuale delle telecamere: avrei più libertà d’azione. Ma adesso devo iniziare a togliermi qualcosa, la compulsione è troppo forte – pensò Zozzapanna che, a metà di un salto in aria, si tolse con un unico movimento fluido la gonna di tulle.

Odio che quell’idiota del colonnello con la sua squadra di maniaci mi stia osservando mentre ballo nuda: l’unico decente forse è quel capitano alto e silenzioso, chiaro che la dottoressa Saltenberger l’abbia puntato… Ma ancora peggio sono quegli occhietti porcini di Strabuccinator: a parte i malvagi e ominosi riflessi rossastri è evidente che non vede l’ora di saltarmi addosso… è anche pure mezzo calvo e i pochi capelli che ha sono pure tutti unti di chissà cosa: che schifo!

Ecco ora guarda bene pervertito! – e in quel momento Zozzapanna alzò la gamba sinistra, alta in aria, mentre si sosteneva sulla punta delle dita della destra. La posizione rivelava chiaramente la segreta fenditura della sua grotta del piacere. Ma un attimo dopo già si voltava e si allontanava saltando via.

***

Quegli occhi verdi sono bellissimi: sono quasi dello stesso colore della mia pelle. E guarda come mi sorride! Penso di piacerle: deve avere proprio un carattere dolce e gentile… – pensò Strabuccino mentre guardava estasiato la ragazza che danzava a pochi passi dal suo avatar.

E ora che fa? Si è tolta la gonna! E non ha le mutandine! Il bianco che avevo intravisto era la pelle non abbronzata: evidentemente è una ragazza conigliola molto pudica perché quando va al mare indossa un costume da bagno di sua nonnail contrasto con la pelle più scura così netto è veramente eccitante… e che bel sederino alto che ha: anche lo SGODI se ne è accorto è sta inviando il feedback al mio avatar: speriamo di non impaurirla con la mia esuberante virilità…

E ora si è tolta anche il resto della tuta: che forme meravigliose! Guarda che ciucci appuntiti ha sul petto! E come anche questi sono candidi rispetto al resto della carnagione abbronzata! Sembra proprio una ragazza costruita a tavolino per piacermi… – pensò Strabuccino mentre contemplava le belle forme in movimento davanti al suo avatar – il seno sinistro mi sembra un po’ più piccolo del destro… ma l’asimmetria è comunque meravigliosa! Mi piace pure come luccica di sudore: sembra così elegante… probabilmente è sudore al profumo di delicati fiori di campo…

Meglio disattivare lo SGODI altrimenti rischio di terminare la sessione di gioco anticipatamente!

Non posso farmela scappare: devo prestare attenzione a tutto quello che dice e fa: questi Easter egg possono sparire in un attimo se si commette un errore!

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32. Il lago delle conigliette di Cazzkovsky

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32. Il lago delle conigliette di Cazzkovsky

E con questa ho finito! – pensò non senza orgoglio la bastardina Lily ingoiando senza masticarla l’ultima crocchetta tanto che esclamò felice «Bau! Bau!»

«Hai ancora fame piccolina? E hai finito tutte le crocchette?» – le chiese Zozzapanna «Fortunatamente nella ciotola ti è rimasta tanta pipì che adesso è buona perché sa di crocchette!»

Oh! no! Questo non era previsto… – pensò allarmata la cagnetta Lily – è proprio una diavola stronza!

«Ovviamente, dato che Lily non può usare le mani e visto che la lingua umana non è fatta per bere in questa maniera, vedrò di aiutarla io…» – spiegò poi Zozzapanna rivolgendosi al resto della squadra.

Così si chinò e prese in mano la ciotola, poi si rialzò e con l’altra mano si dette dei colpetti sulla coscia per attirare l’attenzione della dottoressa «Su, Lily! Vieni bella, ti aiuto io a finire la pappa!»

Ma quanto è stronza questa qui! – pensò la canina Lily che però, fedele al proprio personaggio, si sollevò in ginocchio appoggiandosi con le mani all’addome di Zozzapanna mentre, cercando di simulare un’espressione di canide felicità, le sorrise con la lingua di fuori e gli occhioni spalancati.

«Ecco bevi piano piano, senza strozzarti…» – e Zozzapanna, che teneva la ciotola alle labbra della dottoressa Ruth Saltenberger, iniziò a versarne rapidamente il contenuto nella bocca di lei.

Accidenti! Questa strega mi affoga, devo ingoiare alla massima velocità… – pensò allarmata Lily.

Ma invece, dopo pochi attimi, Zozzapanna barcollò indietro e rovesciò l’intero contenuto della ciotola in faccia alla dottoressa «Ach! Vedi sciocchina cosa hai fatto? Mi hai spinto con le tue zampine e mi hai fatto versare tutta la minestrina buona!»

Bugiarda! Io appena la toccavo! E lei mi ha volutamente rovesciato tutta la pipì addosso! – pensò furiosa la dottoressa Ruth von Krausslofter mentre il liquido giallognolo le colava dal petto, passando fra i seni, giù lungo il ventre, intorno all’ombelico, fino a gocciolare a terra dai peli del pubeguarda che sorrisetto soddisfatto che ha la stronza!

«A questo punto la previsione dell’IA è che Strabuccinator sia talmente eccitato che si getterà sulle terga della nostra brava cagnetta Lily per possederla alla doggy style come dicono simpaticamente gli anglosassoni senza usare le turpi metafore animalesche di altre popolazioni più libidinose…» – spigò Zozzapanna che poi propose «E devo poi fare i miei complimenti a Lily, cioè alla dottoressa Ruth Saltenberger von Krausslofter, per la splendida interpretazione: anzi, suggerirei che anche la missione di stasera sia eseguita direttamente da lei visto che, evidentemente, è molto più cagna di me! Ovviamente in senso positivo…»

A queste parole tutti i presenti, fino a quel momento concentrati sullo spettacolo sul palco, si voltarono verso il direttore Tualet per scoprire cosa ne pensasse della proposta di Zozzapanna.

Ma il volto del colonnello era nascosto dalle sue manone e sembrava che stesse cercando di trattenere delle risate dato che ogni tento sussultava emettendo strane vocalizzazioni.

«Scusatemi!» – finalmente riuscì a dire singhiozzando e con il volto solcato dalle lacrime «Mi sono commosso… sniff… Lily mi ha ricordato la mia povera husky… lo stesso musino… sniff… gli occhi blu uguali a quelli della dottoressa… solo più intelligenti e umani… sigh… pieni di affetto canino… sniff… mi è sembrato di rivederla quando le davo da mangiare…»

«No, questa sceneggiatura è troppo triste… almeno che non si cerchi di far morire quel mostro di Strabuccinator di crepacuore…» – stabilì il direttore Gordon Pot Sr. Kack «Ma la dottoressa Ruth Lily von Krausslofter, come suo solito, ci ha fatto perdere fin troppo tempo. Queste IA sono troppo intelligenti e non capiscono le menti semplici: vi dico io che sceneggiatura useremo per adescare e uccidere il terribile Strabuccinator…»

***

Il direttore Gordon Tualet si prese qualche secondo per ricomporsi dalla tensione emotiva provata: fece un paio di respiri profondi, si concentrò tenendo lo sguardo fisso e le mani ferme sul tavolo davanti a sé: in breve le lacrime evaporarono dal suo volto come se non fossero mai state versate.

«Allora faremo così: Zozzapanna si vestirà da ballerina, con tanto di tutù rosa, scarpette da danza e gli altri consueti accessori. Ovviamente fate in modo di rendere il tutto più eccitante: Zozzapanna mi pare troppo pura e ingenua per ideare da sola a queste oscenità quindi ci penserà lei, che è una dottoressa poco di buono, a renderne l’abito più stimolante per i sordidi gusti di Strabuccinator…»

Figuriamoci! Zozzapanna è proprio una puttana nata! Ma mi conviene non replicare: tanto fra qualche ora mi sarò liberata per sempre di lei: meglio non essere ricordata per quella che ne parlò male alla sua prima ultima fatale missione… – pensò irritata la dottoressa Raden che, quindi, replicò semplicemente «Certamente direttore Snurf: Zozzapanna, in questo come in molti altri campi, non ha la mia stessa preparazione. Altre idee?»

«Sì: al costume da ballerina andranno aggiunte delle orecchie e un codino da coniglietta bianca: Strabuccinator è un animale e sono d’accordo con l’IA che un riferimento belluino possa risvegliarne gli istinti più primitivi. L’idea dell’auto ferma in panne è buona: in questo caso dovrà ovviamente avere la forma di una carota gigante.» – spiegò l’astuto colonnello John Tualet «Poi, come aggancio e per dare più senso al travestimento, Zozzapanna dovrà ballare sulla musica de “Il mi pare…»

«Ok, ho già in mente una scenografia e dei passi particolarmente provocanti, dovrebbero indurre Strabuccinator a sodomizzare la nostra Zozzapanna in un battibaleno…» – concluse la dottoressa Ruth Saltenberger.

«Nì. Se la danza non fosse sufficiente ad accendere le voglie del mostro, e questo è il bello della mia idea, Zozzapanna lo approccerà direttamente e gli dirà di essere una prostituta messicana venuta da Mexicali… poi, gli dirà i prezzi… ora non so quanto chiedete adesso voi donne per i vari servizi: immagino 10/20/30 dollari per bocca eccetera sia ragionevole no?»

Figuriamoci! Nel peggior bordello del Messico vent’anni fa magari… – calcolò la dottoressa Lily von Krausslofter «Certamente! Prezzi forse anche troppo alti per Zozzapanna: non vogliamo certo farci sfuggire Strabuccinator per l’avidità di una donna! Io suggerirei di proporre direttamente la prima botta gratis così, anche se il mostro fosse senza portafoglio…»

«Mi sembra ragionevole…» – confermò il colonnello Snurf «Quindi da parte sua dottoressa von Krausslofter è tutto pronto? Si ricorda vero che anche la sua carriera e quella di quel bell’imbusto del capitano Carl Patt Scott Jr. Mac Burgerein sono in gioco, vero?»

«Sì, signore! So bene cosa sia in ballo in questa missione e le assicuro che la recluta Zozzapanna è pronta e non fallirà!» – rispose ostentando sicurezza la dottoressa Saltenberger Raden – o almeno così spero… e certo che mi ricordo che questa missione potrebbe segnare la fine della mia carriera: non fa che ripetermelo! Ma ho effettivamente fiducia nel piano e anche se Zozzapanna… a proposito… ma sbaglio o stava sorridendo? Non sarà che si è fatta venire in mente qualche idea strana?… Ho capito! Lei ha in mente di far fallire volontariamente la missione!… certo il condizionamento che le ho inculcato la porterà a cercare di soddisfare Strabuccinator in ogni modo però, se coscientemente volesse far fallire la missione per farmi licenziare… sarebbe proprio la tipica ripicca da aspettarsi da questa stronza!

«Comunque colonnello per aumentare le possibilità di successo di Zozzapanna e garantirne l’incolumità credo che dovremmo mandare con lei anche una coppia d’agenti d’appoggio…» – propose la dottoressa Raden.

«Ma come? Aveva sempre detto che l’agente avrebbe dovuto agire da sola perché Strabuccinator potrebbe percepire il pericolo e bla bla bla?» – chiese stupito il direttore Kack.

«È vero… ma Zozzapanna, nonostante il mio ottimo addestramento, è solo una recluta alla sua prima missione: se la squadra d’appoggio fosse disarmata e non costituisse una minaccia per Strabuccinator credo che varrebbe la pena rischiare…»

«Uhm… una coppia di appoggio che non costituisca un pericolo per la Bestia verdognola, eh? In pratica una squadra incapace e debole, eh? Ha in mente una squadra composta da due donne?»

«Beh, sì se le mandiamo disarmate…»

«Ah! Ah! Io alle armi neppure pensavo!» – ridacchiò il colonnello John Gordon Kack «il problema è che nel nostro gruppo abbiamo solo una donna ovvero, come ben sa, proprio lei dottoressa…»

«Potrei andare insieme al capitano Mac Burgerein!» – propose con entusiasmo la dottoressa Lily von Krausslofter.

«No: lui è un uomo… la squadra dovrebbe essere formata da due donne per essere inoffensiva… Ma sa cosa? Se se la sente io manderei anche lei, dottoressa Ruth Raden, da sola. Del resto cosa mai potrebbe andare storto, in caso di necessità, a mandare una donna, oggettivamente piacente e di facili costumi, sola contro questo mostro maniaco sessuale apparentemente invulnerabile e invincibile?»

Uhm… meglio da sola che accompagnata da qualche fesso buono solo a ostacolarmi: del resto potrei dover intervenire in modo non propriamente lecito: meglio non avere testimoni inopportuni! – pensò la dottoressa Ruth Lily Saltenberger «Certamente: ce la posso fare anche da sola! Seguirò a distanza la missione di Zozzapanna e interverrò solo se qualcosa non dovesse andare secondo i piani…»

«Ottimo: allora stasera Zozzapanna intercetterà Strabuccinator, lei seguirà la situazione a distanza e interverrà solo in caso di necessità: io e il resto della squadra invece seguiremo la missione da questa sala delle riunioni. E veda di organizzare anche delle buone riprese video in maniera che noi si possa seguire tutto quello che avviene!»

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31. La zuppa saporita

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

31. La zuppa saporita

Mentre la dottoressa Raden von Krausslofter presa in contropiede rimase interdetta, fu proprio la giovane recluta a intervenire con un suggerimento «Direttore, ci sarebbe il travestimento da “cagnetta in calore affamata”…»

«Dottoressa Raden?» – chiese il colonnello Pot Sr. Tualet.

«Beh, sì… era una delle idee… ma l’aggancio non mi era sembrato troppo buono…» – iniziò a rispondere la dottoressa Ruth Saltenberger «Forse un’alternativa potrebbe essere la “sirenetta che voleva la trota”…»

«No, no… la sirenetta ricorda troppo un personaggio di Walter Sidney!» – disse il colonnello Kack scuotendo il capo «I suoi fumetti come il piccante Papeperoncino col suo bordello di giovanetti transessuali Mettiloqui, Mettiloquo e Mettiloqua, o il suo zio pedofilo, l’anziano miliardario taccagno e pervertito, Porcon de Porconi, sono amatissimi dai bambini ma non sono certo dei travestimenti credibili per una missione dello SHITS! Zozzapanna proceda col costume da cagnetta…»

«C’è un problema colonnello,» – rispose la bella e coraggiosa recluta «la sceneggiatura per l’adescamento prevede delle azioni che al momento non sono in grado di compiere…»

«Come? Che vuol dire?» – chiese il direttore Kack.

«Beh, la cagnetta dovrebbe essere in grado… preferisco non anticipare nulla per non sciupare la sorpresa se non le dispiace: il punto è che la dottoressa Saltenberger non mi ha fatto bere… una sua vieta teoria sull’addestramento delle reclute suppongo…» – rispose Zozzapanna.

«Dottoressa Ruth Lily Saltenberger Raden von Krausslofter, cosa ha da dire a questo riguardo?» – chiese severo il colonnello John Snurf.

Accidenti quella stronza di Zozzapanna non perde occasione per cercare di mettermi in difficoltà! – pensò la dottoressa Lily «Beh… sa come dice il proverbio della CIA: “Meglio un po’ disidratato che di pugni devastato”… dovendo addestrare una recluta recalcitrante in poco tempo… e non potendo usare maniere forti…»

«Dottoressa Ruth Lily Saltenberger Raden von Krausslofter mi meraviglio di lei! Questo è lo SHITS e non adoperiamo i metodi da macellai della CIA!» – gridò pieno di nobile sdegno il colonnello John Gordon Snurf «Non le hanno insegnato niente all’accademia di Quantico? Non ha imparato la filastrocca “se il volto non vuoi sfigurar solo il pungolo devi usar”? La mia opinione di lei, una dottoressa poco di buono, era già bassa ma, se possibile, i suoi metodi di lavoro l’hanno abbassata ancor di più: se questa operazione fallisce si può già considerare licenziata! Anche lei lo sarà capitano Mac Burgerein; lei che finge sempre di controllare i suoi appunti: lo so che è distratto e non sta attento!»

«Quindi non è in grado di mostrarci questo possibile approccio?» – chiese poi il direttore rivolgendosi a Zozzapanna.

«Io, al momento non posso, ma la dottoressa può senz’altro mostrarle il piano: lo conosce bene quanto me e, anche se la sua capacità di recitazione… beh, lasciamo perdere… comunque può sicuramente darle almeno un’idea.» – rispose Zozzapanna «Di sicuro, per farmi sentire maggiormente la sete, beveva acqua di continuo…»

In effetti avrei da fare una capatina in bagno… – pensò involontariamente la dottoressa Ruth Saltenberger che però disse «Ma…non saprei… magari è meglio che comunque Zozzapanna… e poi non c’è il costume pronto…»

«In realtà il costume è un semplice collare e io posso prestarle il mio…» – si intromise prontamente Zozzapanna «Basta che si spogli… e da quel poco che ho capito la dottoressa è abituata a farlo…»

«Ah! Ah! È vero: mi piace il suo umorismo…» – replico il direttore Snurf Tualet divertito.

Accidenti! È una serpe manipolatrice: io invece sono troppo buona e ingenua… sono proprio contenta di farla fuori stasera! – pensò irritata la dottoressa Ruth Raden – ma ora devo essere furba e stare al gioco… anche la carriera del mio capitano Mac Burgerein è in ballo… poi non ci sono gli accessori… si tratta al massimo di zampettare nuda per il palco… tanto tutti hanno già visto il mio sederino morbido, le tettine candide e la mia pudica patatina… e io non mi vergogno certo del mio corpo…

«Allora dottoressa Lily von Krausslofter ci può far vedere lei questo piano? Ormai sono incuriosito…» – chiese il direttore Tualet.

Uffa! – pensò la dottoressa «Certamente, colonnello Pot Sr. Tualet!»

«Ottimo! Ma ora proceda senza perdere tempo come sui solito! Zozzapanna ci spieghi lei come dovrebbe funzionare questa trappola.» – replicò il colonnello.

«L’idea è quella di appellarsi all’amore per gli animali dimostrato da Strabuccinator: dai resoconti infatti sappiamo che non ne ha sodomizzato nessuno. Perfino l’oca Selvaggia, che lo aveva attaccato, non ha subito conseguenze…» – iniziò a spiegare Zozzapanna «Però se sovrapponiamo l’amore per gli animali, in particolare per una cagnetta, a una bella ragazza ecco che…»

«Avremo amore cinofilo!» – interloquì il colonnello Snurf improvvisamente interessato.

«Esattamente!» – rispose Zozzapanna sorridendogli complice.

«Bau!» – disse la dottoressa Lily von Ktausslofter che, già calata nella parte, volle segnalare di essere pronta. Se ne stava tutta nuda a quattro zampe e, per farsi notare, girellava per la pedana con la lingua di fuori col tipico respiro rapido dei cani.

«Fai la cuccia!» – le ordinò brusca Zozzapanna.

Subito, ubbidiente, la dottoressa si sedette sui talloni con le ginocchia spalancate e le braccia in basso nel mezzo di fronte a lei.

«Ovviamente l’anatomia è quella che è: le braccia sono troppo corte e non possono toccare terra senza farla piegare troppo in avanti. Certo con un po’ di pratica forse… ma non c’è tempo…» – spiegò Zozzapanna «Per la scena servirebbe anche una ciotola con del pane secco che però non è qui nella scatola degli accessori perché questa scena non era prevista… fortunatamente c’è quella della mia gabbia con ancora molte crocchette secche!»

Accidenti me ne ero dimenticata! – pensò la cagna Lily mentre per la sorpresa piegava la testa da un lato come una cucciola.

«Bau! Bau!» – protestò poi.

«Ha fame!» – spiegò Zozzapanna e poi aggiunse guardando la dottoressa e scandendo bene le parole «È una cagnetta AFFAMATA infatti, come spiega CHIARAMENTE il copione…»

«Grrr!!» – si limitò a commentare Lyly digrignando i denti.

«Dottoressa Saltenberger può anche parlare se ha da dire qualcosa di importante!» – commentò perplesso il colonnello.

Ma Zozzapanna si intromise «Il fatto è che la dottoressa crede fermamente nel metodo Stanislavskij

e nell’immedesimazione col proprio personaggio… una delle poche cose che ha in comune con me… quindi quando interpreta una cagna non può parlare. Lasciamo poi perdere che recita da cani!»

«Ah! Ah! Ha sempre la battuta pronta lei, eh? Complimenti: mi assomiglia molto, lo apprezzo!» – rispose divertito il colonnello John Kack.

«Grrr!» – ringhiò a bassa voce la cagnetta Lily è proprio stronza, altro che umorismo!

«Via, adesso Lily fai un po’ di capriole mentre vado a prenderti la pappa…» – disse Zozzapanna alla dottoressa e poi, mentre si allontanava dal palco, aggiunse scherzosamente «Certo che Lily è proprio un nome adatto a una cagna, considerando che poi Strabuccinator sembra un vagabondo… ne potrebbe venir fuori un bel cartone animato truculento e perverso alla Walter Sidney, eh?!»

Quest’ultimo commento provocò numerose risate fra il pubblico tanto che anche il direttore dovette ammettere «Questa Zozzapanna promette bene!»

«A me non dispiacerebbe conoscerla meglio…» – si lasciò sfuggire l’agente Jason Big Black al quale però fecero eco molti “anche a me” e simili.

La Saltenberger, grazie al suo udito canino, aveva sentito tutto mentre sdraiata sulla schiena fingeva di camminare muovendo le braccia e le gambe in aria – Gli uomini! Che idioti: due battute cretine di Zozzapanna e ridono come bambini… beh, non tutti! Il mio capitano mi guarda serio… ma trabocca di amore per me, lo sento!… guarda invece come si sganascia quel pervertito dell’ingegnere: lo odio proprio!

Dopo neppure un minuto la velocissima Zozzapanna era già tornata «Ecco qui le tue crocchette!»

Lily, ben calata nella parte, le corse incontro scodinzolando, ovvero facendo oscillare le natiche del suo latteo posteriore, e abbaiò di gioia «Bau! Bau!»

«Noo! Queste crocchette sono secche, dure e fredde: cosa fa una canina intelligente per ammorbidirle e riscaldarle?» – chiese Zozzapanna a Lily che, di nuovo seduta sui talloni, la guardava con la lingua di fuori.

«Ora prestate attenzione: questo è l’aggancio escogitato dall’IA. La creatura, Strabuccinator, è sicuramente abbastanza intelligente da capire che Lily non è una vera cagna ma una donna: eppure è possibile provocarne la sospensione dell’incredulità. Lily dovrà fare qualcosa di scioccante, qualcosa di animalesco, qualcosa che l’abbassi al di sotto del livello umano. Solo a questo punto Strabuccinator, senza rendersene conto, crederà realmente di aver a che fare con una bestia che però ha delle forme tipicamente femminili: questo dovrebbe risvegliarne la passione… Lily, procedi!» – spiegò Zozzapanna.

Accidenti! Non mi posso tirarmi indietro ora! – Lily, si guardò intorno con i suoi occhioni azzurri, poi dette un’annusata schifiltosa alle crocchette e finalmente si accoccolò sopra la ciotola dando le spalle al pubblico che ora l’osservava trattenendo il fiato. Si piegò leggermente sul lato sinistro sollevando un po’ il piede destro da terra e poi, dopo aver rapidamente separato le labbra della vulva con le dita, lasciò andare uno scroscio di urina lungo e violento. In pochi secondo la ciotola fu piena con le crocchette che galleggiavano sulla superficie.

Uhea! Che schifo! – pensò la canina Lily arricciando involontariamente il musetto per l’odore sgradevole che proveniva dalla ciotola ricolma di urina e crocchette ammuffite.

«Forza muoviti Lily, dopotutto sei affamata!» – le ricordò Zozzapanna.

Non potrà essere così terribile, no? Magari sarà come mangiare tortellini in brodo… – e, senza indugiare ulteriormente, la dottoressa Raden tuffò il proprio musino nel liquido caldo prendendo in bocca, per prova, una sola crocchetta – No… è peggio dei tortellini in brodo! È come il minestrone di cavolo della nonna… solo peggio…bleah!

Quello che più mi irrita è che in questa posizione sto inzuppandomi tutti i capelli! – la cagnetta Lily era infatti sempre a quattro zampe ma con le braccia piegate in maniera da poter abbassare la testa fin dentro la ciotola mentre solo il sedere svettava in alto, ben visibile agli uomini seduti intorno al palco.

«Brava Lily: sei una bastardina proprio intelligente! Hai sentito come sono buone le crocchette in “umido”? Adesso divora tutto perché hai tanta fame!» – l’incoraggiò Zozzapanna.

Mentre la dottoressa si impegnava a pescare dalla ciotola le crocchette il pubblico era piuttosto contrastato: molti trovavano la scena disgustosa ma alcuni, come l’Ingegnere, la trovavano stranamente eccitante.

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30. Oltre le banalità

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

30. Oltre le banalità

«Mi pare ragionevole: ma direi che la cosa migliore sia ascoltare il parere di tutta la squadra: quali sono le varie opzioni?» – chiese quindi il colonnello Kack.

«Il primo costume è quello da “contadinella ingenua”: Zozzapanna procedi!» – ordinò la dottoressa Ruth Lily Raden mentre da una ribalta sul pavimento del palco saliva un contenitore con l’abbigliamento e gli accessori previsti.

Così Zozzapanna, sotto lo sguardo dell’intera squadra che ne seguiva con la massima attenzione ogni movimento, iniziò a vestirsi. Prima dei pantaloncini jeans cortissimi, poi una camicetta a quadretti bianchi e rossi top crop senza maniche, che le arrivava ben sopra l’ombelico; il tutto era completato da un foulard di cotone al collo con i capelli castani raccolti invece in una semplice coda di cavallo e stivali da cowboy, con tanto di speroni, ai piedi.

«Ecco, in questo caso Zozzapanna si farà trovare sulla strada di Strabuccinator su un trattore. Come aggancio l’IA ha pensato di munirla anche con una cesta di verdure…» – spiegò la dottoressa Raden von Krausslofter.

«Mi sembra un buon travestimento!» – commentò con entusiasmo il colonello Snurf Tualet «Ma cosa c’entra il cesto di verdure?»

«Recita Zozzapanna!» – ordinò la dottoressa alla propria recluta mentre faceva cenno al direttore di osservare la scena.

Zozzapanna si era piegata in avanti, fingendo di appoggiarsi a un trattore invisibile. Poi girò la testa verso il pubblico portandosi un indice al labbro inferiore.

«Bell’omone piccolo, verde, forzuto e maschio: hai per caso un cetriolo gigante per me?» – disse Zozzapanna dandosi una pacca sul sedere, sporto in fuori verso il pubblico, mentre lo muoveva sensualmente «Per favore se ce l’hai mettimelo qui dentro… ho un posticino caldo e stretto…»

«Ah!! Adesso capisco!» – esclamò il colonnello Snurf Kack Tualet «L’idea è che Strabuccinator metta il suo cetriolo gigante nel, ehm.., di dietro di Zozzapanna, giusto?»

«Esatto! A quel punto la microsiringa scatterà e così ci libereremo di questo terribile mostro!» – confermò la dottoressa Lily von Krausslofter.

«Capisco… Ma come facciamo a essere sicuri che Strabuccinator abbia con sé un cetriolo gigante?» – chiese dubbioso il colonnello John Tualet grattandosi la testa.

«Qualche commento?» – chiese rivolgendosi al resto della squadra. Con sorpresa del colonnello John Kack fu l’agente Peter August West ad alzare timidamente la mano.

«Ah! Peter, il nostro agente ciccione, che sorpresa… dica pure.» – lo incoraggiò il direttore Pot Sr. Snurf Kack.

«Beh, io preferirei un salame a un cetriolo: è più buono da mangiare…»

«Perché lei è un ghiottone! Ma deve entrare nella logica del piano, capirne il “qui quo pro qua” come si usa dire! Cercate di pensare prima di aprire bocca: possibile che solo io abbia una testa pensante!? Le donne sono sempre a dieta e hanno, giustamente, paura di ingrassare e di divenire brutte: per questo il piano prevedeva un cetriolo, cioè frutta, invece che un concentrato insaccato di trigliceridi! È così no dottoressa Raden Saltenberger von Krausslofter?»

«Beh… in effetti questo piano dell’IA è un po’ cervellotico…» – rispose la dottoressa che preferì evitare di entrare nei dettagli per non rischiare di apparire pedante «passiamo invece al prossimo travestimento: “la casalinga ubriaca e stitica”. Qui Zozzapanna si farà trovare su un auto in panne ai lati della strada. L’aggancio dell’IA qui è sottilmente diverso: l’idea è quella dell’impossibilità di raggiungere una farmacia…»

«Uhmmm… come mai proprio una farmacia?» – chiese il colonnello John Kack non troppo convinto.

«Come il colonnello sicuramente saprà noi donne abbiamo spesso il mal di testa e, quasi sempre, l’intestino pigro. È la nostra croce: per quale altra ragione una donna dovrebbe uscire ubriaca di casa a tarda sera se non per comprare un’aspirina o un lassativo in farmacia? Zozzapanna, recita!» – ordinò la dottoressa Lily Raden von Krausslofter.

La ragazza aveva infatti nel frattempo finito di cambiarsi: adesso aveva dei bigodini in testa e indossava un accappatoio verde pastello. L’accappatoio però era senza cintura e a ogni movimento si apriva mostrando un corsaletto nero, tutto trine e punte, che le arrivava sotto il seno, mutandine nere di pizzo sottile, calze a rete e tacchi a spillo.

«Ah! Che caldo che fa…» – iniziò a dire Zozzapanna, barcollando un po’ sul palco e facendosi vento con una mano mentre con l’altra si apriva e chiudeva l’accappatoio come a voler catturare dell’aria fresca «…ho bevuto… hic!… troppo! Ma adesso come farò?»

«Ehilà! Bel signore piccolo ma potente, dall’evidente grande virilità, può… hic! …aiutare una buona casalinga in difficoltà?» – così dicendo Zozzapanna non stava ferma un attimo, evidenziando in sequenza le proprie forme: apriva l’accappatoio e si strizzava un seno, oppure lo richiudeva ma mostrava una coscia e così via «vede ho una terribile… hicc!… stitichezza femminea: ero uscita per comprarmi un lassativo ma sono andata… hic!… fuori strada…»

«Ora ho tutto il pancino pieno di pupu e… hic!… e non so come fare a liberarmene…» – e così dicendo Zozzapanna si massaggiò con una mano il ventre sotto l’ombelico scendendo sempre più in basso e abbassandosi le mutandine fino a mostrare la peluria del pube «ci vorrebbe un piccolo omone come lei che mi facesse… hic!.. un bel clistere: che mi riempisse bene fino in fondo e che mi annaffiasse abbondantemente… altrimenti… hic!… potrei morirne…»

«Capisco, capisco… e a questo punto Strabuccinator dovrebbe essere mosso a compassione e farle un clistere personalmente…» – interloquì il colonnello.

«Esatto! perché come abbiamo visto negli altri casi la strana creatura sembra fissata con la sodomia… voglio dire con i peccaminosi rapporti “contro natura” per capirci… e proprio là nel colon di Zozzapanna sarà nascosta la mortifera microsiringa che ci libererà della vile creatura verdognola…» – chiarì la dottoressa Saltenberger.

«Certo, ho capito! Non c’è bisogno che mi ripeta ogni volta il piano: è chiaro che l’idea è quella di risvegliare le luride voglie di Strabuccinator… sono un colonnello ma non sono uno sciocco!» – replicò offeso il direttore «Ma se Strabuccinator non avesse un clistere con sé?»

«Ehm… giusto… magari passiamo al prossimo travestimento, eh? Zozzapanna, cambiati!» – rispose la dottoressa che non voleva rischiare di irritare il suo superiore – che poi, ne sono sicura, mi direbbe che aveva capito, che era ovvio e che non dovevo permettermi di presumere che lui non sapesse…

«Uhm… qualcuno ha da aggiungere qualcosa di idiota?» – chiese il direttore Kack rivolto alla squadra «Lei Battler Jones Parakulovsky?»

«Ehmm… insomma…» – iniziò a rispondere incerto il tenente Spiffer Battler: evidentemente avrebbe voluto dire qualcosa ma all’ultimo, dal tono brusco e aggressivo del suo superiore, si era reso conto che non sarebbe stato molto ricettivo e, per questo, improvvisò altro «Sono al 100% d’accordo con lei direttore: Strabuccinator non sembra il classico infermiere che va in giro con un grosso clistere, magari infilato nelle mutande per darsi un’aria più intellettuale… Lei direttore, ci tengo a dirlo, ci ispira tutti con il suo acume, la sua saggezza e la sua sagacia… Come lei, anch’io credo che, con questa sua idea, la dottoressa Lily Ruth Raden abbia voluto fare il passo più lungo della gamba…»

«Capisco… lo so, lo so…» – iniziò a rispondere il colonnello John Snurf immediatamente rabbonitosi «Ecco: questi sono i commenti costruttivi che mi aspetto da voi: questo è gioco di squadra, è parlare prima di riflettere: la saggezza che viene dal cuore. Limpido e puro nel caso dell’agente Battler Parakulovsky… Ma vediamo la prossima idea.»

Zozzapanna infatti, indifferente agli sguardi e ai mormorii di approvazione del pubblico che la guardava, si era denudata in pochi istanti e rapidamente aveva già indossato il nuovo travestimento.

«Ecco qui un classico senza tempo…» – iniziò a spiegare la dottoressa von Krausslofter appena la recluta fu pronta «…La “cameriera sexy”!»

Zozzapanna indossava adesso una cuffietta bianca in testa, una divisa blu scuro listata di bianco con gonna abbinata e grembiulino bianco sul davanti: sarebbe stato un abito sobrio se non oscenamente corto. Infine portava calze nere e semplici scarpe laccate dal tacco medio. In mano Zozzapanna teneva uno spolverino: canticchiando una canzoncina infantile fingeva di pulire dei mobili invisibili, piegandosi sempre in maniera tale da mostrare il proprio décolleté oppure la linea delle natiche che apparivano da sotto la gonna cortissima.

«Anche in questo caso Zozzapanna si farà trovare sul percorso di Strabuccinator e lo adescherà così…» – disse la dottoressa Lily Saltenberger indicando il palco.

«Oh! Me misera e tapina! Come farò adesso? Sono stata licenziata perché non mi sono voluta sottomettere a certe sudicie voglie…» – disse come fra sé Zozzapanna con però un tono di voce sufficientemente alto da essere udita da tutti «Oilà! bel piccolo e basso fustacchione verde pistacchio! Ho bisogno di un lavoro: vuoi divenire il mio nuovo signore e padrone? Sono una cameriera molto volenterosa anche se un po’ distratta: ma se mi punirai adeguatamente imparerò a essere brava…»

«So anche lavorare velocemente, guarda!» – e così dicendo Zozzapanna si piegò leggermente in avanti inserendosi il manico dello spolverino nell’ano.

«Vedi? Così posso spolverare rimanendo però con le mani libere per fare altro… non so, per esempio usare l’aspirapolvere… lei signore ha qualcosa di grosso che potrei aspirare? L’importante è che non cerchi di violare la mia purezza femminile…» – e così dicendo Zozzapanna muoveva il bacino tanto da sembrare “scodinzolare” con lo spolverino.

«In questo caso…» – si intromise la dottoressa Lily Saltenberger von Krausslofter rivolgendosi al colonnello «…l’IA suggerisce di applicare la psicologia inversa: da una parte Zozzapanna dovrà mostrare le sue qualità ehm… fisiche… ma contemporaneamente dovrà dire a Strabuccinator di non essere disposta a concederle. Anzi ha precisato di aver perso il proprio lavoro a causa della sua fermezza morale, cioè che lei è pura e virginea…Secondo l’IA questo atteggiamento dovrebbe provocare una forte reazione erotica nel mostro con le conseguenze che può immaginare…»

«Certo, certo…Qui contiamo che Strabuccinator assuma la ragazza in maniera da averla sempre con sé… in questa maniera la porterà con sé sulla scene del crimine per fargliela ripulire: ho ragione, no?» – confermò il colonnello Gordon Pot Sr. Snurf Kack.

«Beh… diciamo che è una possibilità… ma non era questa la previsione principale… però…» – iniziò a rispondere la dottoressa Saltenberger Raden.

«Questo è il suo campo: cosa ne pensa dottor Nigorosky Stracovich?» – chiese il direttore Pot Sr. Tualet.

Lo psichiatra non rispose immediatamente ma assunse un’aria di sussiego poi, quando si accorse che tutti gli occhi erano puntati su di lui, fece un grosso sospiro e disse «Sfortunatamente la dottoressa Ruth von Krausslofter non ci capisce niente di psicologia: leggere, come credono molte donne, un paio di articoli su riviste di moda non equivale a una laurea…»

«Voglio essere chiaro: questo piano ideato dalla dottoressa non può funzionare, anzi potrebbe ottenere l’effetto opposto: potrebbe perfino risvegliare le porche voglie della creatura portandola ad attaccare sessualmente, la nostra bella Zozzapanna… magari perfino a sodomizzarla!» – concluse con drammatica efficacia lo psichiatra.

«Lo immaginavo…» – soggiunse il direttore John Kack «No questi travestimenti sono troppo complessi, troppo cervellotici: Strabuccinator è un mostro sì malvagio ma anche primitivo e rozzo. Per i miei controcoglioni: qui ci vuole qualcosa di più semplice per carpirne l’attenzione animalesca! Non ha pensato a niente di più adatto dottoressa?»

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