Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!
30. Oltre le banalità
«Mi pare ragionevole: ma direi che la cosa migliore sia ascoltare il parere di tutta la squadra: quali sono le varie opzioni?» – chiese quindi il colonnello Kack.
«Il primo costume è quello da “contadinella ingenua”: Zozzapanna procedi!» – ordinò la dottoressa Ruth Lily Raden mentre da una ribalta sul pavimento del palco saliva un contenitore con l’abbigliamento e gli accessori previsti.
Così Zozzapanna, sotto lo sguardo dell’intera squadra che ne seguiva con la massima attenzione ogni movimento, iniziò a vestirsi. Prima dei pantaloncini jeans cortissimi, poi una camicetta a quadretti bianchi e rossi top crop senza maniche, che le arrivava ben sopra l’ombelico; il tutto era completato da un foulard di cotone al collo con i capelli castani raccolti invece in una semplice coda di cavallo e stivali da cowboy, con tanto di speroni, ai piedi.
«Ecco, in questo caso Zozzapanna si farà trovare sulla strada di Strabuccinator su un trattore. Come aggancio l’IA ha pensato di munirla anche con una cesta di verdure…» – spiegò la dottoressa Raden von Krausslofter.
«Mi sembra un buon travestimento!» – commentò con entusiasmo il colonello Snurf Tualet «Ma cosa c’entra il cesto di verdure?»
«Recita Zozzapanna!» – ordinò la dottoressa alla propria recluta mentre faceva cenno al direttore di osservare la scena.
Zozzapanna si era piegata in avanti, fingendo di appoggiarsi a un trattore invisibile. Poi girò la testa verso il pubblico portandosi un indice al labbro inferiore.
«Bell’omone piccolo, verde, forzuto e maschio: hai per caso un cetriolo gigante per me?» – disse Zozzapanna dandosi una pacca sul sedere, sporto in fuori verso il pubblico, mentre lo muoveva sensualmente «Per favore se ce l’hai mettimelo qui dentro… ho un posticino caldo e stretto…»
«Ah!! Adesso capisco!» – esclamò il colonnello Snurf Kack Tualet «L’idea è che Strabuccinator metta il suo cetriolo gigante nel, ehm.., di dietro di Zozzapanna, giusto?»
«Esatto! A quel punto la microsiringa scatterà e così ci libereremo di questo terribile mostro!» – confermò la dottoressa Lily von Krausslofter.
«Capisco… Ma come facciamo a essere sicuri che Strabuccinator abbia con sé un cetriolo gigante?» – chiese dubbioso il colonnello John Tualet grattandosi la testa.
«Qualche commento?» – chiese rivolgendosi al resto della squadra. Con sorpresa del colonnello John Kack fu l’agente Peter August West ad alzare timidamente la mano.
«Ah! Peter, il nostro agente ciccione, che sorpresa… dica pure.» – lo incoraggiò il direttore Pot Sr. Snurf Kack.
«Beh, io preferirei un salame a un cetriolo: è più buono da mangiare…»
«Perché lei è un ghiottone! Ma deve entrare nella logica del piano, capirne il “qui quo pro qua” come si usa dire! Cercate di pensare prima di aprire bocca: possibile che solo io abbia una testa pensante!? Le donne sono sempre a dieta e hanno, giustamente, paura di ingrassare e di divenire brutte: per questo il piano prevedeva un cetriolo, cioè frutta, invece che un concentrato insaccato di trigliceridi! È così no dottoressa Raden Saltenberger von Krausslofter?»
«Beh… in effetti questo piano dell’IA è un po’ cervellotico…» – rispose la dottoressa che preferì evitare di entrare nei dettagli per non rischiare di apparire pedante «passiamo invece al prossimo travestimento: “la casalinga ubriaca e stitica”. Qui Zozzapanna si farà trovare su un auto in panne ai lati della strada. L’aggancio dell’IA qui è sottilmente diverso: l’idea è quella dell’impossibilità di raggiungere una farmacia…»
«Uhmmm… come mai proprio una farmacia?» – chiese il colonnello John Kack non troppo convinto.
«Come il colonnello sicuramente saprà noi donne abbiamo spesso il mal di testa e, quasi sempre, l’intestino pigro. È la nostra croce: per quale altra ragione una donna dovrebbe uscire ubriaca di casa a tarda sera se non per comprare un’aspirina o un lassativo in farmacia? Zozzapanna, recita!» – ordinò la dottoressa Lily Raden von Krausslofter.
La ragazza aveva infatti nel frattempo finito di cambiarsi: adesso aveva dei bigodini in testa e indossava un accappatoio verde pastello. L’accappatoio però era senza cintura e a ogni movimento si apriva mostrando un corsaletto nero, tutto trine e punte, che le arrivava sotto il seno, mutandine nere di pizzo sottile, calze a rete e tacchi a spillo.
«Ah! Che caldo che fa…» – iniziò a dire Zozzapanna, barcollando un po’ sul palco e facendosi vento con una mano mentre con l’altra si apriva e chiudeva l’accappatoio come a voler catturare dell’aria fresca «…ho bevuto… hic!… troppo! Ma adesso come farò?»
«Ehilà! Bel signore piccolo ma potente, dall’evidente grande virilità, può… hic! …aiutare una buona casalinga in difficoltà?» – così dicendo Zozzapanna non stava ferma un attimo, evidenziando in sequenza le proprie forme: apriva l’accappatoio e si strizzava un seno, oppure lo richiudeva ma mostrava una coscia e così via «vede ho una terribile… hicc!… stitichezza femminea: ero uscita per comprarmi un lassativo ma sono andata… hic!… fuori strada…»
«Ora ho tutto il pancino pieno di pupu e… hic!… e non so come fare a liberarmene…» – e così dicendo Zozzapanna si massaggiò con una mano il ventre sotto l’ombelico scendendo sempre più in basso e abbassandosi le mutandine fino a mostrare la peluria del pube «ci vorrebbe un piccolo omone come lei che mi facesse… hic!.. un bel clistere: che mi riempisse bene fino in fondo e che mi annaffiasse abbondantemente… altrimenti… hic!… potrei morirne…»
«Capisco, capisco… e a questo punto Strabuccinator dovrebbe essere mosso a compassione e farle un clistere personalmente…» – interloquì il colonnello.
«Esatto! perché come abbiamo visto negli altri casi la strana creatura sembra fissata con la sodomia… voglio dire con i peccaminosi rapporti “contro natura” per capirci… e proprio là nel colon di Zozzapanna sarà nascosta la mortifera microsiringa che ci libererà della vile creatura verdognola…» – chiarì la dottoressa Saltenberger.
«Certo, ho capito! Non c’è bisogno che mi ripeta ogni volta il piano: è chiaro che l’idea è quella di risvegliare le luride voglie di Strabuccinator… sono un colonnello ma non sono uno sciocco!» – replicò offeso il direttore «Ma se Strabuccinator non avesse un clistere con sé?»
«Ehm… giusto… magari passiamo al prossimo travestimento, eh? Zozzapanna, cambiati!» – rispose la dottoressa che non voleva rischiare di irritare il suo superiore – che poi, ne sono sicura, mi direbbe che aveva capito, che era ovvio e che non dovevo permettermi di presumere che lui non sapesse…
«Uhm… qualcuno ha da aggiungere qualcosa di idiota?» – chiese il direttore Kack rivolto alla squadra «Lei Battler Jones Parakulovsky?»
«Ehmm… insomma…» – iniziò a rispondere incerto il tenente Spiffer Battler: evidentemente avrebbe voluto dire qualcosa ma all’ultimo, dal tono brusco e aggressivo del suo superiore, si era reso conto che non sarebbe stato molto ricettivo e, per questo, improvvisò altro «Sono al 100% d’accordo con lei direttore: Strabuccinator non sembra il classico infermiere che va in giro con un grosso clistere, magari infilato nelle mutande per darsi un’aria più intellettuale… Lei direttore, ci tengo a dirlo, ci ispira tutti con il suo acume, la sua saggezza e la sua sagacia… Come lei, anch’io credo che, con questa sua idea, la dottoressa Lily Ruth Raden abbia voluto fare il passo più lungo della gamba…»
«Capisco… lo so, lo so…» – iniziò a rispondere il colonnello John Snurf immediatamente rabbonitosi «Ecco: questi sono i commenti costruttivi che mi aspetto da voi: questo è gioco di squadra, è parlare prima di riflettere: la saggezza che viene dal cuore. Limpido e puro nel caso dell’agente Battler Parakulovsky… Ma vediamo la prossima idea.»
Zozzapanna infatti, indifferente agli sguardi e ai mormorii di approvazione del pubblico che la guardava, si era denudata in pochi istanti e rapidamente aveva già indossato il nuovo travestimento.
«Ecco qui un classico senza tempo…» – iniziò a spiegare la dottoressa von Krausslofter appena la recluta fu pronta «…La “cameriera sexy”!»
Zozzapanna indossava adesso una cuffietta bianca in testa, una divisa blu scuro listata di bianco con gonna abbinata e grembiulino bianco sul davanti: sarebbe stato un abito sobrio se non oscenamente corto. Infine portava calze nere e semplici scarpe laccate dal tacco medio. In mano Zozzapanna teneva uno spolverino: canticchiando una canzoncina infantile fingeva di pulire dei mobili invisibili, piegandosi sempre in maniera tale da mostrare il proprio décolleté oppure la linea delle natiche che apparivano da sotto la gonna cortissima.
«Anche in questo caso Zozzapanna si farà trovare sul percorso di Strabuccinator e lo adescherà così…» – disse la dottoressa Lily Saltenberger indicando il palco.
«Oh! Me misera e tapina! Come farò adesso? Sono stata licenziata perché non mi sono voluta sottomettere a certe sudicie voglie…» – disse come fra sé Zozzapanna con però un tono di voce sufficientemente alto da essere udita da tutti «Oilà! bel piccolo e basso fustacchione verde pistacchio! Ho bisogno di un lavoro: vuoi divenire il mio nuovo signore e padrone? Sono una cameriera molto volenterosa anche se un po’ distratta: ma se mi punirai adeguatamente imparerò a essere brava…»
«So anche lavorare velocemente, guarda!» – e così dicendo Zozzapanna si piegò leggermente in avanti inserendosi il manico dello spolverino nell’ano.
«Vedi? Così posso spolverare rimanendo però con le mani libere per fare altro… non so, per esempio usare l’aspirapolvere… lei signore ha qualcosa di grosso che potrei aspirare? L’importante è che non cerchi di violare la mia purezza femminile…» – e così dicendo Zozzapanna muoveva il bacino tanto da sembrare “scodinzolare” con lo spolverino.
«In questo caso…» – si intromise la dottoressa Lily Saltenberger von Krausslofter rivolgendosi al colonnello «…l’IA suggerisce di applicare la psicologia inversa: da una parte Zozzapanna dovrà mostrare le sue qualità ehm… fisiche… ma contemporaneamente dovrà dire a Strabuccinator di non essere disposta a concederle. Anzi ha precisato di aver perso il proprio lavoro a causa della sua fermezza morale, cioè che lei è pura e virginea…Secondo l’IA questo atteggiamento dovrebbe provocare una forte reazione erotica nel mostro con le conseguenze che può immaginare…»
«Certo, certo…Qui contiamo che Strabuccinator assuma la ragazza in maniera da averla sempre con sé… in questa maniera la porterà con sé sulla scene del crimine per fargliela ripulire: ho ragione, no?» – confermò il colonnello Gordon Pot Sr. Snurf Kack.
«Beh… diciamo che è una possibilità… ma non era questa la previsione principale… però…» – iniziò a rispondere la dottoressa Saltenberger Raden.
«Questo è il suo campo: cosa ne pensa dottor Nigorosky Stracovich?» – chiese il direttore Pot Sr. Tualet.
Lo psichiatra non rispose immediatamente ma assunse un’aria di sussiego poi, quando si accorse che tutti gli occhi erano puntati su di lui, fece un grosso sospiro e disse «Sfortunatamente la dottoressa Ruth von Krausslofter non ci capisce niente di psicologia: leggere, come credono molte donne, un paio di articoli su riviste di moda non equivale a una laurea…»
«Voglio essere chiaro: questo piano ideato dalla dottoressa non può funzionare, anzi potrebbe ottenere l’effetto opposto: potrebbe perfino risvegliare le porche voglie della creatura portandola ad attaccare sessualmente, la nostra bella Zozzapanna… magari perfino a sodomizzarla!» – concluse con drammatica efficacia lo psichiatra.
«Lo immaginavo…» – soggiunse il direttore John Kack «No questi travestimenti sono troppo complessi, troppo cervellotici: Strabuccinator è un mostro sì malvagio ma anche primitivo e rozzo. Per i miei controcoglioni: qui ci vuole qualcosa di più semplice per carpirne l’attenzione animalesca! Non ha pensato a niente di più adatto dottoressa?»