31. La zuppa saporita

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

31. La zuppa saporita

Mentre la dottoressa Raden von Krausslofter presa in contropiede rimase interdetta, fu proprio la giovane recluta a intervenire con un suggerimento «Direttore, ci sarebbe il travestimento da “cagnetta in calore affamata”…»

«Dottoressa Raden?» – chiese il colonnello Pot Sr. Tualet.

«Beh, sì… era una delle idee… ma l’aggancio non mi era sembrato troppo buono…» – iniziò a rispondere la dottoressa Ruth Saltenberger «Forse un’alternativa potrebbe essere la “sirenetta che voleva la trota”…»

«No, no… la sirenetta ricorda troppo un personaggio di Walter Sidney!» – disse il colonnello Kack scuotendo il capo «I suoi fumetti come il piccante Papeperoncino col suo bordello di giovanetti transessuali Mettiloqui, Mettiloquo e Mettiloqua, o il suo zio pedofilo, l’anziano miliardario taccagno e pervertito, Porcon de Porconi, sono amatissimi dai bambini ma non sono certo dei travestimenti credibili per una missione dello SHITS! Zozzapanna proceda col costume da cagnetta…»

«C’è un problema colonnello,» – rispose la bella e coraggiosa recluta «la sceneggiatura per l’adescamento prevede delle azioni che al momento non sono in grado di compiere…»

«Come? Che vuol dire?» – chiese il direttore Kack.

«Beh, la cagnetta dovrebbe essere in grado… preferisco non anticipare nulla per non sciupare la sorpresa se non le dispiace: il punto è che la dottoressa Saltenberger non mi ha fatto bere… una sua vieta teoria sull’addestramento delle reclute suppongo…» – rispose Zozzapanna.

«Dottoressa Ruth Lily Saltenberger Raden von Krausslofter, cosa ha da dire a questo riguardo?» – chiese severo il colonnello John Snurf.

Accidenti quella stronza di Zozzapanna non perde occasione per cercare di mettermi in difficoltà! – pensò la dottoressa Lily «Beh… sa come dice il proverbio della CIA: “Meglio un po’ disidratato che di pugni devastato”… dovendo addestrare una recluta recalcitrante in poco tempo… e non potendo usare maniere forti…»

«Dottoressa Ruth Lily Saltenberger Raden von Krausslofter mi meraviglio di lei! Questo è lo SHITS e non adoperiamo i metodi da macellai della CIA!» – gridò pieno di nobile sdegno il colonnello John Gordon Snurf «Non le hanno insegnato niente all’accademia di Quantico? Non ha imparato la filastrocca “se il volto non vuoi sfigurar solo il pungolo devi usar”? La mia opinione di lei, una dottoressa poco di buono, era già bassa ma, se possibile, i suoi metodi di lavoro l’hanno abbassata ancor di più: se questa operazione fallisce si può già considerare licenziata! Anche lei lo sarà capitano Mac Burgerein; lei che finge sempre di controllare i suoi appunti: lo so che è distratto e non sta attento!»

«Quindi non è in grado di mostrarci questo possibile approccio?» – chiese poi il direttore rivolgendosi a Zozzapanna.

«Io, al momento non posso, ma la dottoressa può senz’altro mostrarle il piano: lo conosce bene quanto me e, anche se la sua capacità di recitazione… beh, lasciamo perdere… comunque può sicuramente darle almeno un’idea.» – rispose Zozzapanna «Di sicuro, per farmi sentire maggiormente la sete, beveva acqua di continuo…»

In effetti avrei da fare una capatina in bagno… – pensò involontariamente la dottoressa Ruth Saltenberger che però disse «Ma…non saprei… magari è meglio che comunque Zozzapanna… e poi non c’è il costume pronto…»

«In realtà il costume è un semplice collare e io posso prestarle il mio…» – si intromise prontamente Zozzapanna «Basta che si spogli… e da quel poco che ho capito la dottoressa è abituata a farlo…»

«Ah! Ah! È vero: mi piace il suo umorismo…» – replico il direttore Snurf Tualet divertito.

Accidenti! È una serpe manipolatrice: io invece sono troppo buona e ingenua… sono proprio contenta di farla fuori stasera! – pensò irritata la dottoressa Ruth Raden – ma ora devo essere furba e stare al gioco… anche la carriera del mio capitano Mac Burgerein è in ballo… poi non ci sono gli accessori… si tratta al massimo di zampettare nuda per il palco… tanto tutti hanno già visto il mio sederino morbido, le tettine candide e la mia pudica patatina… e io non mi vergogno certo del mio corpo…

«Allora dottoressa Lily von Krausslofter ci può far vedere lei questo piano? Ormai sono incuriosito…» – chiese il direttore Tualet.

Uffa! – pensò la dottoressa «Certamente, colonnello Pot Sr. Tualet!»

«Ottimo! Ma ora proceda senza perdere tempo come sui solito! Zozzapanna ci spieghi lei come dovrebbe funzionare questa trappola.» – replicò il colonnello.

«L’idea è quella di appellarsi all’amore per gli animali dimostrato da Strabuccinator: dai resoconti infatti sappiamo che non ne ha sodomizzato nessuno. Perfino l’oca Selvaggia, che lo aveva attaccato, non ha subito conseguenze…» – iniziò a spiegare Zozzapanna «Però se sovrapponiamo l’amore per gli animali, in particolare per una cagnetta, a una bella ragazza ecco che…»

«Avremo amore cinofilo!» – interloquì il colonnello Snurf improvvisamente interessato.

«Esattamente!» – rispose Zozzapanna sorridendogli complice.

«Bau!» – disse la dottoressa Lily von Ktausslofter che, già calata nella parte, volle segnalare di essere pronta. Se ne stava tutta nuda a quattro zampe e, per farsi notare, girellava per la pedana con la lingua di fuori col tipico respiro rapido dei cani.

«Fai la cuccia!» – le ordinò brusca Zozzapanna.

Subito, ubbidiente, la dottoressa si sedette sui talloni con le ginocchia spalancate e le braccia in basso nel mezzo di fronte a lei.

«Ovviamente l’anatomia è quella che è: le braccia sono troppo corte e non possono toccare terra senza farla piegare troppo in avanti. Certo con un po’ di pratica forse… ma non c’è tempo…» – spiegò Zozzapanna «Per la scena servirebbe anche una ciotola con del pane secco che però non è qui nella scatola degli accessori perché questa scena non era prevista… fortunatamente c’è quella della mia gabbia con ancora molte crocchette secche!»

Accidenti me ne ero dimenticata! – pensò la cagna Lily mentre per la sorpresa piegava la testa da un lato come una cucciola.

«Bau! Bau!» – protestò poi.

«Ha fame!» – spiegò Zozzapanna e poi aggiunse guardando la dottoressa e scandendo bene le parole «È una cagnetta AFFAMATA infatti, come spiega CHIARAMENTE il copione…»

«Grrr!!» – si limitò a commentare Lyly digrignando i denti.

«Dottoressa Saltenberger può anche parlare se ha da dire qualcosa di importante!» – commentò perplesso il colonnello.

Ma Zozzapanna si intromise «Il fatto è che la dottoressa crede fermamente nel metodo Stanislavskij

e nell’immedesimazione col proprio personaggio… una delle poche cose che ha in comune con me… quindi quando interpreta una cagna non può parlare. Lasciamo poi perdere che recita da cani!»

«Ah! Ah! Ha sempre la battuta pronta lei, eh? Complimenti: mi assomiglia molto, lo apprezzo!» – rispose divertito il colonnello John Kack.

«Grrr!» – ringhiò a bassa voce la cagnetta Lily è proprio stronza, altro che umorismo!

«Via, adesso Lily fai un po’ di capriole mentre vado a prenderti la pappa…» – disse Zozzapanna alla dottoressa e poi, mentre si allontanava dal palco, aggiunse scherzosamente «Certo che Lily è proprio un nome adatto a una cagna, considerando che poi Strabuccinator sembra un vagabondo… ne potrebbe venir fuori un bel cartone animato truculento e perverso alla Walter Sidney, eh?!»

Quest’ultimo commento provocò numerose risate fra il pubblico tanto che anche il direttore dovette ammettere «Questa Zozzapanna promette bene!»

«A me non dispiacerebbe conoscerla meglio…» – si lasciò sfuggire l’agente Jason Big Black al quale però fecero eco molti “anche a me” e simili.

La Saltenberger, grazie al suo udito canino, aveva sentito tutto mentre sdraiata sulla schiena fingeva di camminare muovendo le braccia e le gambe in aria – Gli uomini! Che idioti: due battute cretine di Zozzapanna e ridono come bambini… beh, non tutti! Il mio capitano mi guarda serio… ma trabocca di amore per me, lo sento!… guarda invece come si sganascia quel pervertito dell’ingegnere: lo odio proprio!

Dopo neppure un minuto la velocissima Zozzapanna era già tornata «Ecco qui le tue crocchette!»

Lily, ben calata nella parte, le corse incontro scodinzolando, ovvero facendo oscillare le natiche del suo latteo posteriore, e abbaiò di gioia «Bau! Bau!»

«Noo! Queste crocchette sono secche, dure e fredde: cosa fa una canina intelligente per ammorbidirle e riscaldarle?» – chiese Zozzapanna a Lily che, di nuovo seduta sui talloni, la guardava con la lingua di fuori.

«Ora prestate attenzione: questo è l’aggancio escogitato dall’IA. La creatura, Strabuccinator, è sicuramente abbastanza intelligente da capire che Lily non è una vera cagna ma una donna: eppure è possibile provocarne la sospensione dell’incredulità. Lily dovrà fare qualcosa di scioccante, qualcosa di animalesco, qualcosa che l’abbassi al di sotto del livello umano. Solo a questo punto Strabuccinator, senza rendersene conto, crederà realmente di aver a che fare con una bestia che però ha delle forme tipicamente femminili: questo dovrebbe risvegliarne la passione… Lily, procedi!» – spiegò Zozzapanna.

Accidenti! Non mi posso tirarmi indietro ora! – Lily, si guardò intorno con i suoi occhioni azzurri, poi dette un’annusata schifiltosa alle crocchette e finalmente si accoccolò sopra la ciotola dando le spalle al pubblico che ora l’osservava trattenendo il fiato. Si piegò leggermente sul lato sinistro sollevando un po’ il piede destro da terra e poi, dopo aver rapidamente separato le labbra della vulva con le dita, lasciò andare uno scroscio di urina lungo e violento. In pochi secondo la ciotola fu piena con le crocchette che galleggiavano sulla superficie.

Uhea! Che schifo! – pensò la canina Lily arricciando involontariamente il musetto per l’odore sgradevole che proveniva dalla ciotola ricolma di urina e crocchette ammuffite.

«Forza muoviti Lily, dopotutto sei affamata!» – le ricordò Zozzapanna.

Non potrà essere così terribile, no? Magari sarà come mangiare tortellini in brodo… – e, senza indugiare ulteriormente, la dottoressa Raden tuffò il proprio musino nel liquido caldo prendendo in bocca, per prova, una sola crocchetta – No… è peggio dei tortellini in brodo! È come il minestrone di cavolo della nonna… solo peggio…bleah!

Quello che più mi irrita è che in questa posizione sto inzuppandomi tutti i capelli! – la cagnetta Lily era infatti sempre a quattro zampe ma con le braccia piegate in maniera da poter abbassare la testa fin dentro la ciotola mentre solo il sedere svettava in alto, ben visibile agli uomini seduti intorno al palco.

«Brava Lily: sei una bastardina proprio intelligente! Hai sentito come sono buone le crocchette in “umido”? Adesso divora tutto perché hai tanta fame!» – l’incoraggiò Zozzapanna.

Mentre la dottoressa si impegnava a pescare dalla ciotola le crocchette il pubblico era piuttosto contrastato: molti trovavano la scena disgustosa ma alcuni, come l’Ingegnere, la trovavano stranamente eccitante.

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31. La zuppa saporitaultima modifica: 2024-07-11T14:50:55+02:00da IpostasiRiflessa

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