34. Я не могу поверить этому!

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

34. Я не могу поверить этому!

La creatura non reagisce: mi guarda soltanto, è imbambolato… come del resto tutti coloro che hanno la fortuna di poter ammirare le mie bellezze nascoste. Non accenna a prendere alcuna iniziativa. Certo vedo di avergli fatto un certo effetto: anzi il bozzo in quei pantaloni è quasi preoccupante. L’ideale sarebbe riuscire a trovare un modo per sfruttare a mio vantaggio l’iniziativa che mi è stata concessa: ma come? – pensò freddamente Zozzapanna mentre danzava nuda, con solo le orecchie e il codino da coniglietta e le scarpette da ballerina.

Queste orecchie da coniglio sono veramente ridicole: non capisco come possano gli uomini essere così stupidi da trovarle eccitanti. Il problema è che non me le posso nemmeno togliere: la dottoressa Saltenberger Raden me le ha impiantate nella testa: un ritrovato tecnologico all’avanguardia, che sfrutta la nanotecnologia pare. Sono pure sensibili al tatto: sono collegate infatti al cervello tramite connessioni neurali preesistenti: quella pervertita della dottoressa le ha collegate ai miei seni. Una sensazione stranissima: se mi tocco un orecchio sento contemporaneamente la pressione anche sul seno. E lo stesso col codino: la depravata me lo ha collegato alla vulva. La dottoressa ha detto che la distanza non è un problema perché tutti i segnali passano dalla spina dorsale… – ricordò Zozzapanna riflettendo su cosa le era successo solo poche ore prima – che poi non ha senso, non è logico: perché dare sensibilità a questi accessori oltretutto costosissimi? Perché non limitarsi, se proprio mi si voleva travestire da Carnevale, a orecchie e codino di plastica? Quando l’ho suggerito alla dottoressa von Krausslofter mi ha risposto “Non sarebbe giusto nei confronti di Strabuccinator dargli un’esperienza incompleta e fasulla”. Secondo me sono tutti matti qui…

Accidenti! Ho finito il mio balletto e ora sento improvvisamente fortissima la compulsione a farmi sodomizzare da quella ributtante creatura, da quella caricatura ossuta e pietosa d’uomo. Devo cercare di resistere… – e Zozzapanna socchiuse i begli occhi per lo sforzo mentale che stava tentando, trattenne il fiato e, involontariamente, contrasse tutti i muscoli ma improvvisamente cedette.

Niente da fare! Appena mi sono distratta per una frazione di secondo il mio corpo traditore si è mosso da solo. Ed eccomi piegata a 90° davanti agli occhi di questo Strabuccinator senza nemmeno che me ne sia resa conto… – pensò frustrata la bella Zozzapanna.

Ma che fa? Perché non lo sento muovere? – così voltò la testa indietro, verso di lui, per osservarlo e, contemporaneamente, senza neppure rendersene conto gli fece il sorriso più seducente di cui era capace – ma… sta lì fermo a guardarmi a bocca aperta…

Qualsiasi uomo mi sarebbe già saltato addosso… non che la cosa mi dispiaccia: sono contenta di preservare il mio culetto vergine nonostante il condizionamento mi spinga ad agire per ottenere l’effetto opposto… – pensò mentre, senza accorgersene, si portava le mani sulle natiche per aprirle e chiuderle ed evidenziare così il suo piccolissimo e intatto sfintere. Poi vi infilò un indice e iniziò a girarlo delicatamente per farne rilassare e allentare i muscoli; successivamente vi inserì anche il medio è iniziò a muovere entrambi dentro e fuori – Macché… continua a non reagire… comunque mi pare che il tubetto di vasellina che mi sono spremuta dentro aiuti parecchio: speriamo che, se le cose si mettono male, sia sufficiente a non farmi sentire dolore…

Ancora niente: però adesso il condizionamento mi impone di proseguire col piano e di approcciarlo direttamente per offrirgli i miei servizi: dai report sappiamo che parla una lingua tutta sua e probabilmente non capisce la nostra, per questo sono libera di usare anche i gesti. Questo potrebbe realmente darmi delle opportunità… – e poi vocalizzò a beneficio della squadra che l’osservava dalla base «La creatura sembra non reagire al mio balletto e alla proposta implicita di rapporto sessuale; proseguo col piano approcciandola direttamente.»

Quindi Zozzapanna si voltò di nuovo e si avvicinò a Strabuccinator sorridendogli e fissandolo con i suoi occhioni ipnotici. Era tutta nuda, accaldata e luccicante di sudore, ma non cercava di nascondere un solo centimetro di pelle, neppure delle sue parti più intime e segrete; i capezzoli poi erano induriti dalla fredda aria notturna e adesso impudici puntavano lunghi e maliziosi l’orribile creatura. Giunta di fronte a lui gli disse gesticolando vivacemente per spiegarsi meglio – «Io essere Zozzapanna: hai capito?»

«Io Zozzapanna: è facile no? Basta ricordarsi “Zozzapan” e aggiungerci un “na” finale…» – spiegò indicandosi ripetutamente con l’indice «Zozzapanna, ok? Va bene non importa…»

«Io essere povera prostituta messicana di Mexicali venuta in tuo grande paese, benedetto da Dio, per danzare in grande teatro di New York. Ma me cattivi uomini bianchi non volere: e ora ho finito pecunia. Tu dare me la preziosa carta verde e io dare sesso: bocca, grotta di giada oppure culo. Io fare tutto: sono bene bene!»

«Нет!!! Я не могу поверить этому!» – le rispose irritato Strabuccinator.

Eh?! cosa ha detto?! E ora che gli succede? Sembra improvvisamente bloccato e anche i suoi occhi sembrano essersi spenti… – notò Zozzapanna.

ProxPuntata

34. Я не могу поверить этому!ultima modifica: 2024-07-27T16:30:22+02:00da IpostasiRiflessa

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