Senza permesso

 

La persona molto colta che si diverte a far pesare la propria cultura, che volutamente lascia cadere citazioni difficilissime che nessuno capisce, quella secondo me è una persona profondamente maleducata, anche se sa usare la forchetta da ostriche.

Noi italiani siamo un popolo di ex-poveri. E abbiamo quindi tutte le stigmate del nuovo ricco. Il nuovo ricco è la persona che non si è ancora resa conto in pieno di avere del denaro. E non lo spende solo perché gli fa piacere spenderlo ma perché gli altri vedano che ce l’ha. Da dove si vede? Soprattutto dalle cosiddette situazioni in cui la gente vuole fare “bella figura”. Le cerimonie innanzi tutto. I matrimoni. Con dei buffet che… gridano vendetta. Perché c’è un sacco di spreco. E lo spreco del cibo, che secondo me è una delle maleducazioni peggiori, nasce proprio dalla fame atavica di una volta.

A forza di permettere sempre un rotolamento verso il basso si è arrivati al niente.

(Barbara Ronchi della Rocca)

La maleducazione oggi nasce dalla semplificazione di tutto. Quando manca la profondità in generale, quando manca la profondità del vivere, la maleducazione emerge. Perché è eccesso di semplificazione del linguaggio. E’ eccesso di semplificazione dei rapporti. (Biagio de Giovanni)

Il problema è che questo mondo è un mondo di immagini, che in tutte le società fino a tempi molto recenti comunque aveva un certo accesso anche alla coscienza. Oggi siamo talmente bombardati da infinite immagini che vengono dall’esterno, che si perde questo contatto. E questo rende più difficile trovare un proprio equilibrio; per cui le persone sono più nevrotiche, più impazienti, al limite anche più aggressive.

La società del rispetto tende a sparire. Se non si fa attenzione, nascono nuove generazioni che rispettano soltanto quelli che hanno avuto successo.

Se noi non ascoltiamo mai quello che abbiamo dentro, non facciamo mai attenzione e guardiamo solo di fuori, e naturalmente guardiamo di fuori soprattutto a quello che luccica, l’automobile più grande o i gioielli più vistosi, questa è una mala-educazione.

(Luigi Zoja)

Non è vero che ci si abitua a tutto: maleducazione e scortesia mi colgono sempre di sorpresa

(Anonimo)

Ogni giornata è un’occasione per piccoli atti di gentilezza. E il bello è che quando li fai poi ti vien voglia di farne di più. Quindi diventa contagiosa, ti da una carica, un’energia. La gentilezza di fatto se applicata aumenta il livello di serotonina nel sangue, che è l’ormone della felicità.

(Cristina Milani)

 

Senza permessoultima modifica: 2017-02-13T21:58:43+01:00da Mr_Kolvenik

9 pensieri riguardo “Senza permesso”

  1. Citazioni che fanno riflettere sulla Società che ci circonda. Mancanza di rispetto verso gli altri, menefreghismo, spreco di cibo, assenza di Amore per il Prossimo, manca la consapevolezza che siamo tutti Esseri Umani con paure e tanto sconforto in un Mondo che ci lascia allo sbaraglio giorno per giorno..senza poter contare in un Futuro più “umano”…. Mi piace il video postato 🙂 Ciao, Cod
    https://www.youtube.com/watch?v=wBwf_veb5U8

    1. Davvero profonde le parole di Mengoni, grazie per aver contribuito con questa canzone, Codesa. Il video che ho postato è piaciuto molto da subito anche a me, e credo che il “futuro più umano”di cui parli e a cui molti di noi aspirano forse lo possiamo costruire proprio osservando questo video. L’ultima delle citazioni parla proprio di gentilezza, di quanto possa farci stare bene e di quanto possa “salvarci” da quest’onda d’indifferenza. Buona serata a te 🙂 .

  2. la maleducazione per me è la volgarità gratuita, la mancanza di attenzione, interpretazione, prosecuzione al tentativo di dialogo non banale, l’incoerenza, la meschineria mescolata a certi piccoli dettagli gettati nelle frasi camuffate da falsa semplicità d’animo, la pateticità di certi interventi sciocchi … etc etc

  3. io spero che pian piano prenda piede una consapevolezza maggiore di quello che facciamo e di come lo facciamo, l’apparire dovrebbe essere una categoria che non ci appartiene più….

    1. Personalmente sento nell’anima una maggiore presa di coscienza a livello “globale”. Intendiamoci è solo la fiamma di un cerino nelle tenebre, ma è pur sempre diversa dal nulla. Piccoli-grandi segnali mi convincono periodicamente della validità di questo mio “sentire”. Grazie mpt2003 del tuo contributo, buona serata 🙂 .

  4. E’ notevole l’affinità di pensiero che rpovo leggendo questo suo commento. Da persona all’antica quale sono, legata a certi “doveri morali”,lo spreco mi ha sempre colpito come un pugno allo stomaco. E come lei può bene immaginare, al giorno d’oggi le occasioni di soffrire nell’osservare questa pessima abitudine, sono davvero tante. Umberto Galimberti, un filosofo contemporaneo che io amo molto, suole ripetere che ormai non ci si fa più la domanda se qualcosa sia “giusto o sbagliato” farl,a ma piuttosto se “posso o non posso” permettermi di farla. E troppo spesso ci sentiamo padroni di decidere ciò che ci pare solo perché ne abbiamo la possibilità economica. A questo siamo trsitemente ridotti… Buona giornata a lei.

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