Assenza di vento

Mi capita di rado.
Ma già mi sento fortunato che accada.
Mi riferisco a quell’istante in cui
molte nebbie si dipanano.
E per una frazione di tempo assolutamente incalcolabile
riesco a scorgere frammenti del libro del destino.
Un libro che si trova appena sotto il filo del mare
e che in quel segmento di tempo vede le acque
farsi sempre più calme
e alla fine immobili.
Perfettamente trasparenti.
Poi,
di nuovo la tempesta.

Senza più peso

Oggi era una di quelle giornate
da lasciar andare via.
Già lo stavo capendo dalla nottata,
ricca d’inspiegabili tormenti e sogni pieni d’ansia.
In barba ad ogni logica e ad ogni pensiero razionale,
quella sensazione si è dimostrata fondata.
Tutto il giorno con le parole di Mannarino nella testa:

“… me ne vado, disse, per la strada,
come un autobus senza fermata.
Con le sedie vuote e tutto il resto,
verso il deposito mi appresto.
Senza tutto il resto….
Pazienza, del resto!”

Ed oggi è stata proprio una giornata così,
una di quelle da mettersi alle spalle.
E dietro le spalle finalmente me la trovo.