Mi capita di rado.
Ma già mi sento fortunato che accada.
Mi riferisco a quell’istante in cui
molte nebbie si dipanano.
E per una frazione di tempo assolutamente incalcolabile
riesco a scorgere frammenti del libro del destino.
Un libro che si trova appena sotto il filo del mare
e che in quel segmento di tempo vede le acque
farsi sempre più calme
e alla fine immobili.
Perfettamente trasparenti.
Poi,
di nuovo la tempesta.
Mese: marzo 2017
Senza più peso
Oggi era una di quelle giornate
da lasciar andare via.
Già lo stavo capendo dalla nottata,
ricca d’inspiegabili tormenti e sogni pieni d’ansia.
In barba ad ogni logica e ad ogni pensiero razionale,
quella sensazione si è dimostrata fondata.
Tutto il giorno con le parole di Mannarino nella testa:
“… me ne vado, disse, per la strada,
come un autobus senza fermata.
Con le sedie vuote e tutto il resto,
verso il deposito mi appresto.
Senza tutto il resto….
Pazienza, del resto!”
Ed oggi è stata proprio una giornata così,
una di quelle da mettersi alle spalle.
E dietro le spalle finalmente me la trovo.