Emozione daltonica (The final cut)

“Gli orologi ed il loro monotono ticchettio persero d’importanza. Il tempo diventò per loro due una dimensione totalmente privata che mal si sincronizzava con quello di tutte le altre vite che gravitavano attorno.

Riempivano gli istanti in maniera imponente e quasi irriverente nei confronti degli dei, senza regole da rispettare.

Come quando, incuranti dei loro due thé aromatizzati che stavano inesorabilmente tornando a temperatura ambiente, si studiarono le mani centimetro per centimetro improvvisandosi lettori occulti di tutte quelle linee che ne solcavano il palmo.

Era già notte quando si gettarono nuovamente in mezzo a quell’infinità di anime che popolavano la piazza e camminavano a passi concitati per arrivare chissà dove in preda a chissà quale ansia.

Nella loro personale dimensione invece tutto era pacato e lontano anni luce da qualsiasi aggressività.

E con la stessa pacatezza si avviarono nuovamente verso quella stazione ferroviaria che li aveva visti la mattina incontrarsi per la prima volta.

Ci fu per entrambi la consapevolezza ovvia e quasi destabilizzante che quegli attimi così intensi ed anomali in cui si erano riconosciuti all’istante, non si sarebbero ripetuti mai più…

Ripensarono alla loro giornata e a tutte le sensazioni di benessere che avevano vissuto.

All’arrivo del treno si strinsero in un abbraccio fortissimo, dove lui la sollevò da terra per ben due volte.

Nessun bacio.

E andava bene così.

Per quelli e per tutto il resto ci sarebbe stato il tempo necessario.

Con quei suoi diciassette anni sapeva inevitabilmente ancora poco della vita che viveva.

E ancora minori erano le sue certezze, se non per una cosa: che quella giornata avrebbe fatto per sempre parte di lui.”

Emozione daltonica (The final cut)ultima modifica: 2019-12-04T21:23:54+01:00da Mr_Kolvenik

6 pensieri riguardo “Emozione daltonica (The final cut)”

  1. Letto tutto d’un fiato anche il terzo atto finale…Davvero la penna è fluida e le parole scivolavano. Io il bacio l’avrei voluto leggere, ma è proprio questo il bello. Hai creato l’attesa fino alla fine, non importa se poi è successo…:) Davvero complimenti Kol, mi è piaciuto molto! Le due birre son poche..:^__*! Abbraccio grande mio caro…

    1. In effetti un buon vino rosso davanti al caminetto acceso sarebbe più congeniale 🙂 ahahahhahah… Ho del Morellino, che ne dici?
      A parte gli scherzi, mi fai arrossire con tutti questi complimenti… Detti da te poi che sei una vera master nella scrittura (a mio parere s’intende, non vorrei scatenare l’ira dei concorrenti :-))) ). Ricambio l’abbraccio cara Estelle… sollevandoti da terra 😉

  2. Che bella storia Mr. K! Complimenti! Raccontata con tanto sentimento, e con un tatto gentile, sottile e una grazia delicata, senza eccedere, senza oltrepassare il dovuto. Il tutto descritto con quell’equilibrio artistico che non si sviluppa nella solita conclusione aspettata di una coppia che finisce a letto. Ma la sorpresa sta proprio che la coppia ritorna al “principio”, al treno, come quasi a ricordarci che la vita e’ tutto un ritorno ciclico e che tutto puo’ cominciare, ma niente finisce, ci sara’ sempre un’altra stazione, un altro treno, un’altra coppia, tuttavia i sentimenti percepiti, vissuti, condivisi saranno sempre gli stessi, come la stessa e’ la pioggia o lo stesso e’ il calore del sole o la morbidezza della neve nelle loro differenti sfumature naturali. Ti ringrazio per aver condiviso con tutti noi questo racconto semplice ma ricco di emozioni. Un caro sorriso.

    1. Ed io ringrazio con tutto il cuore te, Acquasalata, per la bellezza e la delicatezza delle tue parole. Mi è piaciuta molto questa tua riflessione sulla ciclicità, così come ho apprezzato il fatto che hai colto tutta la tenerezza che questa storia voleva trasmettere. Non sono sorpreso, vista la bella persona che sei. Dolce giornata a te cara amica.

  3. Nella vita ci sono emozioni…istanti così intensi ….che rimarranno per sempre dentro di Noi…. I due protagonisti del tuo racconto li hanno vissuti in pieno, con la consapevolezza che difficilmente si sarebbero ripetuti….. sai ci sono emozioni che si sentono solo una volta nella vita…. Nessun bacio a suggellare qui momenti …. Non importa a volte basta semplicemente sfiorarsi le mani…. Perdersi in un abbraccio…. Uno sguardo che molte volte dice più di un bacio.
    Bello mi è piaciuto…. Ora non puoi più tirarti indietro …. Ho la netta impressione che qui tutti aspettano un altro racconto…. Io per prima… Buon Sabato sera…Lady

    1. (Sorrido) Quello che hai scritto Lady è davvero in balsamo per l’anima. Hai ragione, ci sono gesti ed emozioni semplici ma allo stesso tempo così potenti ed importanti da farci sentire “sazi”.
      Un altro racconto dici? (sorrido sempre più…) Chi lo sa… Per quel che riguarda Emozione Daltonica è stata una vera e propria ispirazione… Penso che non potrei scrivere in maniera diversa… Se capiterà, molto volentieri :-)) .
      Buona domenica sera Lady e un abbraccio forte.

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