Riflessioni sul mio passato, presente e futuro
Ho imparato a vivere con cautela, furtivamente di notte.
Per non credere nei goblin, rapiti dalla paura.
Ho imparato a vivere in pace, inondando la solitudine
Mi sono allontanato dal mondo assetato, dalle realtà ingiuste,
Ho imparato a stare zitto quando era rumoroso, per salvare la verità
Sono fuggito da ciò che mi ha impedito di crescere, di andare via nel nulla,
Oggi quella vita mi sussurra nella voce dei miei fallimenti,
Sarà nel crepuscolo che troverò la mia partenza
furtivamente che rimane nel mio cuore profondo
In quel labirinto oscuro che mi caratterizza
In modo da non chiamare quella finestra scura di nuovo
come ho accovacciato tra piume anonime
A volte tutto ciò che rimane è andarsene, perché l’anima inizia.
Andrò ignaro dei ricordi, senza pioggia o poesia,
Senza incendiarsi, senza incendiarsi,
Ospitando i testi nella mia solitudine,
Senza rubare il tempo scaduto, andrò senza trambusto,
Sciogliendo le mie parole in quel foglio bianco,
Senza risposte domande, mi basta andare.D.F.
