L’umanità ama il caffè. Tanto che ogni anno
beve fino a 8,6 miliardi di chilogrammi all’anno. E un tale amore per la bevanda nera non è casuale, visto quanti impiegati aiuta a svegliarsi la mattina. C’è ancora molta confusione e dibattito: il caffè abbassa o aumenta la pressione sanguigna?

In generale, anche nella comunità scientifica si discute ora se il consumo regolare di caffè faccia davvero bene alla salute. Finora sappiamo che grandi quantità di liquido aromatizzato al nero possono causare malattie cardiache.

In che modo il caffè influisce sui vasi sanguigni

L’effetto fisiologico della caffeina è che dilata i vasi sanguigni. Una volta nel corpo, la caffeina si lega ai recettori dell’adenosina nel cervello e blocca temporaneamente la produzione di adenosina, che inibisce l’eccitabilità del cervello.

Tuttavia, la scienza ora ritiene che questo effetto di una tazza di caffè duri molto più a lungo.

Una meta-analisi di 34 studi condotti dai ricercatori dell’Università dell’Oklahoma,
ha mostrato risultati interessanti. 200-300 mg di caffeina dal caffè naturale (circa 1,5-2 tazze) hanno portato ad un aumento della pressione sistolica in media di 8 millimetri di mercurio e diastolica di 6 mm Hg. Arte.

L’impatto è stato osservato per tre ore. I risultati sono stati simili sia nelle persone sane che in quelle che avevano precedentemente sofferto di ipertensione.

In breve, il caffè abbassa e alza la pressione sanguigna allo stesso tempo. Ecco un tale paradosso. Ma non tutto è così semplice, perché stiamo parlando di un utilizzo una tantum.

È interessante notare che le persone che bevono caffè ogni giorno non vedono lo stesso schema. Esso può
essere associato a una banale dipendenza dalla caffeina. La pressione totale nei vasi aumenterà, ma non così tanto.

In altre parole, il caffè prima aumenta la pressione, tuttavia, nel tempo, l’effetto viene semplicemente perso e la pressione può persino diminuire, indipendentemente dalla quantità di caffè bevuta.

Il caffè aiuta con la pressione bassa?

Sulla base di ciò, la domanda segue: i pazienti ipotesi possono bere caffè su base continuativa? In generale, è meglio non farlo. Non ci sarà praticamente alcun vantaggio.

Inoltre, la caffeina crea dipendenza fisica e nel tempo il dosaggio dovrà essere aumentato, e questo non è molto buono per il sistema cardiovascolare. Inoltre, è un forte diuretico. E con l’ipotensione, non è consigliabile perdere umidità: la disidratazione ha un effetto negativo sul tono vascolare.

Effetti a lungo termine del caffè sulla pressione sanguigna

Quindi, la vivacità del caffè e l’aumento della pressione si avvertono per almeno tre ore.

Per le persone con pressione sanguigna leggermente più alta, è improbabile che il consumo quotidiano di caffè abbia molto effetto.

Sano, sarà anche utile. Ci sono un numero
Gli studi hanno dimostrato che il consumo giornaliero di 3-5 tazze di caffè è associato a una riduzione del 15% del rischio di malattie cardiovascolari e a un ridotto rischio di morte prematura.

Il caffè contiene molti composti biologicamente attivi, antiossidanti naturali che riducono lo stress ossidativo nel corpo. Alcuni ricercatori
anche considerare che i benefici del caffè per il sistema cardiovascolare superano anche l’effetto collaterale di berlo quotidianamente.

È noto che:

1. Può causare dipendenza fisica e persino una sbornia di caffeina al momento dell’astinenza. I sintomi includono letargia, irritabilità e mal di testa;
2. Nel tempo una persona si abitua alla dose giornaliera, è necessario aumentarla in modo che possa rinvigorire;
3. L’aumento della dose può portare a problemi al cuore e ai vasi sanguigni (ipertensione, tachicardia e aritmia);
4. Un sovradosaggio di caffeina porta a mal di testa, nausea, confusione, ansia e tremori. L’avvelenamento grave può provocare crisi epilettiche, convulsioni e persino la morte.

È possibile bere caffè con la pressione alta?

Per le persone sane, è improbabile che piccole dosi di caffè (non più di due tazze al giorno) siano dannose. Molto probabilmente non avrà alcun effetto sui vasi e non aumenterà il rischio di malattie cardiache.

Tutta un’altra questione di ipertensione. Nonostante gli antiossidanti, generalmente utili per l’ipertensione, i cardiologi non proibiscono invano di bere caffè. Se non riesci a controllare la pressione sanguigna o hai già subito un infarto, aggiungerlo alla tua dieta è simile al suicidio.

In generale, le persone con ipertensione grave dovrebbero evitare il più possibile caffè e altre bevande contenenti caffeina, incluso il tè nero.

Sommario

Gli studi dimostrano che il caffè aumenta la pressione sanguigna per un breve periodo. Tuttavia, con l’uso regolare, si verifica dipendenza e la forza dell’impatto si perde. Durante questo periodo, il caffè può persino abbassare la pressione sanguigna, poiché cessa di stimolare il sistema nervoso centrale.

Per i pazienti ipotesi, non ha senso bere caffè regolarmente. Un certo effetto benefico può essere visto solo in persone sane che non soffrono di pressione alta o bassa. Ovviamente stiamo parlando solo di caffè naturale, e non di bevande energetiche istantanee e non dolci con caffeina. I pazienti ipertesi devono evitare tutte queste bevande, compreso anche il tè nero.