VITTORIO VENETO – Un corpo riverso in un fossato, sembra una ragazza e non si muove. Poi l’ancora più tragica scoperta: quel corpo oramai senza vita era di una giovane donna Irina Bakal, di 21 anni ed era incinta di sei mesi. Il corpo della giovane, residente a Conegliano, è stato trovato nella notte tra mercoledì e giovedì in località Formeniga, in via Manzana, nella zona boschiva, dai poliziotti della sezione investigativa del commissariato di Conegliano.
NOTTE DA INCUBO
A portare nella zona il corpo, dopo aver ucciso la ragazza colpendola con una pietra, è stato l’ex fidanzato diciannovenne, Mihai Savciuc. Ed è stato lo stesso ragazzo a condurre i poliziotti al luogo dove aveva abbandonato la vittima. Entrambi sono di origini moldave ma residenti nel Trevigiano da tanti anni. Una notte da incubo, terminata con il rinvenimento del cadavere e il fermo giudiziario del giovane assassino. La vittima si trovava nel fossato già da qualche giorno.
LA CONFESSIONE
Le indagini erano iniziate con la scomparsa da casa della ragazza, alcuni giorni fa. La vittima lavorava in alcuni hotel del Coneglianese mentre il suo assassino è uno studente al quarto anno delle superiori. Secondo quanto si è appreso, il presunto omicida avrebbe confessato alle forze dell’ordine la sua responsabilità affermando che la morte della fidanzata sarebbe avvenuta durante una lite, poi degenerata. Il diciannovenne ha confessato di averla picchiata e poi strangolata.
UNA STORIA FINITA, POI LA SCOPERTA
Secondo quanto si è appreso, la storia sentimentale tra i due era finita da tempo e il ragazzo aveva ora un’altra fidanzata. La vittima negli ultimi tempi avrebbe ripreso il contatto con l’ex annunciandogli che era incinta da alcuni mesi e che il figlio era suo. Per chiarire questo aspetto i due giovani si erano incontrati la sera di domenica scorsa, 19 marzo. Da allora la ragazza non ha più dato notizia di sé.