Mi manchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Il tuo nome echeggia nella mia lingua la mattina delle mie notti strette. Le ore lavorano così duramente, come se volessi  di più. Non riesco a togliermelo dalla testa nelle notti di tonalità nero scuro che non sono mai venute da te al mattino. Il mio antenato viene come un espettorato, mi annodi in gola mentre tossisci, finché non taglio la voce.

Ti tengo dentro di me. Nessuno può vedere o sapere. Non possono capire né io né te dentro di me. Quello che penso è dentro di me. Temo così nelle notti che mi manchi. Piango senza suono in modo che qualcuno ascolti o venga. Le pareti diventano testimoni, così come hanno assistito a molte cose prima. Sono freddi, non rispondono, ma sanno tutto. Ascoltano, non giudicano, fanno domande.

I tuoi occhi mi vengono in mente. I tuoi occhi  che si mescolano con il nero della notte. Li trovo infiniti che puoi prenderli. Posso solo guardarti negli occhi e scrivere migliaia di poesie pessimistiche; raccontandomi, tu ed noi. Posso fare molte frasi e finirle tutte con tre punti. Questa non è solo incredulità, ma le parole non bastano. Forse compili, chi può dire le parole che ho lasciato metà.

Il tuo viso è la mia notte di ombre. Quella faccia senza lino e infinita che appare all’improvviso, rosicchiando il mio subconscio per ore. Quella notte salto fuori dal letto. Apro rapidamente il bicchiere, che si tratti di freddo gelido o brezza calda, mi tiro l’aria dentro. Spero sempre di incontrare la città del bianco quando apro il bicchiere in quelle notti. Perché so che sono le città innevate che sono simili alle tue più pure e pulite. Non mi dispiace che il vapore esca dalla mia bocca e un accendisigari nella notte. I miei veleni sono città pulita, intatta, pura e bianca mentre la partita lampeggia.

La notte mi suona, ti paragono alle ombre al buio. Ho letto la maledizione dello spirito bianco per i miei sogni che mi ha rubato. Cercherò un cartello … non verrà fuori. Sono arrabbiato con me stesso. Lancio un sospiro sul freddo pavimento bianco con l’opposto della mia mano. Il momento in cui tocca il terreno si spegne, si spera.

Mi manchi;
in quale parola
quale voce
né con l’immagine.
Solo attraverso di me;
senza suono..

 

 

 

 

 

Mi manchiultima modifica: 2023-07-19T17:59:52+02:00da MERCANTEDI.STELLE
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