Nella vita di tutti i giorni, una persona utilizza circa il 4% delle funzionalità del cervello, tutto il 10% è a disposizione dei geni. Ma il potenziale del cervello può e deve essere sviluppato, se non altro perché questa è la strada giusta per la salute e la longevità. Inoltre, il carico è richiesto per entrambi gli emisferi del cervello.

Yana Litvinova / Informazioni sulla salute

È noto che il mondo è diviso in destrimani e mancini. L’emisfero sinistro, dominante, nei destrimani è responsabile delle funzioni del linguaggio, della lettura, della scrittura, dell’attività logica e analitica. La funzione di quella giusta è l’attività spaziale-figurativa (creativa, intuitiva). Ecco perché ci sono così tanti artisti, scrittori, poeti tra i mancini. Tuttavia, le scienze esatte sono molto più facili per i destrimani. Allo stesso tempo, l’emisfero sinistro cattura i momenti negativi, mentre l’emisfero destro cattura quelli positivi. Spegnere l’emisfero sinistro (quando le informazioni non vengono più elaborate) porta alla depressione, il destro all’euforia. Cioè, i destrimani si sono dimostrati più ottimisti dei mancini, ma le persone ambidestre sono più inclini alla depressione, cioè quelle che usano ugualmente entrambe le mani.

Sebbene gli ambidestri siano sempre esistiti (ricordiamo lo stesso Leonardo da Vinci), questo fenomeno cessò di essere considerato una patologia solo quasi alla fine del XX secolo. Sia il mancino che l’ambidestro sono stati riconosciuti come una variante della norma, e allo stesso tempo è stato notato un fenomeno curioso: in tre decenni il numero di bambini mancini è cresciuto di quasi una volta e mezza. Aumentato, senza dubbio, e il numero di ambidestri. Alcuni ricercatori affermano che questo fenomeno è particolarmente evidente nei bambini nati dopo il 2000*.

Vale la pena notare che il cervello è costituito da due emisferi quasi identici collegati tra loro attraverso il “corpus colossum”, un ponte costituito da un milione di fibre nervose. Il lavoro effettivo del cervello si basa sull’analisi delle informazioni di “profilo” ricevute. Lo scambio di dati avviene dopo l’elaborazione di una parte significativa di essi. Cioè, una persona è in grado di elaborare contemporaneamente due flussi di informazioni. Ciò è stato confermato anche dalle operazioni sul corpo calloso del cervello, eseguite dallo psichiatra americano Sperry (Sperry, R) negli anni ’50, quando gli emisferi destro e sinistro del cervello erano completamente separati. A prima vista, ciò non ha cambiato la personalità dell’operato, ma ulteriori ricerche hanno dimostrato che in alcuni casi la divisione del cervello porta alla comparsa di due personalità con le proprie abitudini, memoria, ecc.

Perso nella traduzione

In un mondo in cui tutto è fatto per la comodità dei destrimani, i mancini e gli ambidestri, soprattutto quelli piccoli, a volte hanno difficoltà. I problemi iniziano principalmente a scuola. La particolarità dell’elaborazione delle informazioni nei mancini porta al fatto che spesso sono considerati poco intelligenti. Ad esempio, Albert Einstein ha trascorso tutta la sua vita scolastica in menti ottuse a causa delle sue capacità più che modeste in matematica, non è riuscito nemmeno nell’aritmetica banale. Ma se il mancino pensa a lungo, è probabile che trovi delle soluzioni straordinarie. La curva a destra, con tutta la velocità di reazione, offrirà una risposta ordinaria.

Ma l’esperienza di riqualificare i mancini non ha portato a nulla di buono. In primo luogo, la mano sinistra è rimasta comunque quella principale. In secondo luogo, i mancini più eccitabili ed emotivamente instabili di questa cura hanno perso le loro eccezionali capacità, ma la psicosi acquisita, il ritardo mentale, l’enuresi e i ragazzi sono molto più probabili delle ragazze. È vero, esiste una teoria che afferma che una persona che è tornata al suo stato naturale è guarita e riacquista il suo dono creativo.

Anche gli scolari ambidestri non sempre mostrano buoni risultati nei loro studi. Nei bambini con emisferi sinistro e destro equilibrati, il processo di elaborazione delle informazioni in essi può avvenire sia in parallelo che alternativamente. A causa dell’immaturità delle interazioni interemisferiche, il processo di commutazione avviene spontaneamente, il che si traduce in disorganizzazione, dimenticanza e una frequente diagnosi di disturbo da deficit di attenzione.

Spesso, questi bambini sono chiamati “indaco” e sono accreditati con abilità straordinarie, tenendo conto dell’asocialità e dell’autostima irragionevolmente alta. Ma nessuno ha ancora presentato alla comunità scientifica alcuna prova del fenomeno sotto forma di un’aura indaco, vista dall’unica persona – l’autore del fenomeno stesso, la sensitiva Nancy Ann Tapp.

In media, il processo termina all’età di 12 anni (alcuni ricercatori aumentano l’età fino alla pubertà). Forse questo è dovuto al fatto che le cellule della corteccia cerebrale non hanno una specializzazione innata. E al momento della maturazione, gli emisferi iniziano a lavorare in parallelo e simultaneamente, rivelando capacità umane qualitativamente nuove.

Vale la pena notare che anche la malattia mentale nei mancini e negli ambidestri procede in modo leggermente diverso, perché possono essere immuni al trattamento tradizionale. Anche la percentuale di mancinismo è elevata tra coloro che sono inclini alla violenza – ciò è dovuto alla posizione subordinata dell’emisfero sinistro, responsabile della logica, della prudenza e della coerenza.

I mancini e l’epilessia sono suscettibili – mentre la corteccia e le strutture subcorticali nei destrimani si sopprimono a vicenda in larga misura, nei mancini si attivano reciprocamente. Pertanto, la corteccia mancina è meno in grado di sopprimere l’attività epilettica. Questo, a quanto pare, spiega la più alta percentuale di epilettici tra i mancini.

D’altra parte, l’organizzazione funzionale del cervello dei mancini consente loro di recuperare più velocemente dopo lesioni cerebrali traumatiche. Una minore specializzazione contribuisce al rapido sviluppo del meccanismo, quando le aree sane del cervello assumono il lavoro di quelle danneggiate.

Lo stesso vale per l’emorragia cerebrale: i mancini e gli ambidestri hanno molte più possibilità di sopravvivenza. Inoltre, i mancini hanno una rete vascolare collaterale (cioè di riserva) meglio sviluppata, che consente ai sopravvissuti all’ictus di compensare il danno cerebrale.

Il potere del pensiero

Naturalmente, un adulto non ha dubbi sulla sua destrezza o mancinismo. Con quale mano scrive, gesticola, prende le cose: è lei la leader. L’orecchio dominante è quello a cui è collegato il ricevitore. L’occhio principale viene solitamente guardato nello spioncino o nella telecamera, tuttavia, nel 62% delle persone questo è l’occhio destro, che, anche in caso di deterioramento della vista, non perde ancora la sua posizione di leader.

Lo sviluppo del secondo emisfero è una cosa utile, perché come puoi aumentare il potenziale del tuo cervello. Una maggiore mobilità funzionale (labilità) significa maggiore successo.

Esistono esercizi speciali che consentono, dopo diverse sedute, di aumentare l’efficacia dei processi mentali e cognitivi.

Esercizio

1. Tocca il ginocchio della gamba sinistra con la mano destra, metti la mano sinistra sulla spalla destra. Cambia velocemente.
2. Disegnare figure geometriche con entrambe le mani o scrivere come se le mani si specchiassero l’una nell’altra – la cosiddetta calligrafia di Leonardo.
3. Metti una mano sulla punta del naso, l’altra sull’orecchio opposto. Cambia velocemente.
4. Usa mano, gamba, ecc. non dominanti nella vita di tutti i giorni. Cioè, per i destrimani: camminare con il piede sinistro, scrivere con la mano sinistra, guardare con l’occhio sinistro, visitare anche gallerie, conservatori, sviluppare l’emisfero destro, responsabile dell’immaginazione e della fantasia.

* – Pugach VN Asimmetria funzionale del cervello: ambidestrità e ambicerebralità, nuove tendenze Temi di attualità dell’asimmetria interemisferica funzionale e della neuroplasticità (Atti della Conferenza panrussa con partecipazione internazionale). – M .: Mondo scientifico, 2008. – 808 p. pp. 79 – 83.