Gli scienziati dell’Università di Toronto in Canada hanno scoperto che le persone con disturbi del sonno avevano punteggi più bassi nei test di pensiero e memoria. Lo studio ha coinvolto 67 persone. L’età media dei soggetti era di 73 anni. Ai partecipanti sono stati forniti monitor per monitorare i modelli di respirazione e i livelli di ossigeno durante la notte. Si è scoperto che il 52% di loro soffre di apnea ostruttiva del sonno. Allo stesso tempo, la gravità della sindrome identificata era correlata al grado di deterioramento cognitivo. Le relazioni causa-effetto di questi due fenomeni devono ancora essere risolte, ma è già chiaro che nessuno dei sintomi può essere ignorato. Per il trattamento dell’apnea notturna, esiste uno speciale dispositivo che crea una pressione positiva costante nelle vie aeree superiori, contribuendo a mantenerle aperte durante la notte.