Incredibili notizie mediche sul caffè continuano ad arrivare come una cornucopia: gli scienziati italiani hanno scoperto che questa bevanda riduce il rischio di sviluppare del 40%

carcinoma epatocellulare

è il tipo più comune di cancro al fegato.

“Il nostro lavoro serve come ulteriore conferma del fatto che il caffè è molto benefico per la salute umana. Soprattutto per il fegato!” – dice Carlo La Vecchia, uno degli autori dello studio, ricercatore presso il Dipartimento di Ricerca Clinica e Sanità Pubblica, Università Statale di Milano (Italia). “Stiamo esaminando due possibili meccanismi alla base delle proprietà antitumorali di questa bevanda. In primo luogo, è stato dimostrato che il caffè riduce il rischio di sviluppare il diabete, una malattia che è un fattore importante che contribuisce alla carcinogenesi del fegato. In secondo luogo, non si può ignorare l’effetto positivo del caffè sugli enzimi epatici e sulla dinamica della cirrosi”.

Gli esperti italiani hanno condotto una meta-analisi su larga scala di studi statistici pubblicati dal 1996 al 2012, con un numero totale di soggetti – 3.153 persone. L’ultima meta-analisi di questo tipo è stata effettuata solo nel 2007, quindi il lavoro degli scienziati italiani ha permesso di colmare una significativa lacuna informativa.

Tuttavia, nonostante l’apparente integrità del concetto presentato, è probabile che la relazione tra caffè e cancro al fegato non abbia una componente causale, essendo solo una conseguenza di una diminuzione del consumo di caffè da parte dei malati di cancro, che è abbastanza spesso. Ulteriori ricerche dovrebbero far luce su questo problema.

“Comunque sia, anche se esiste una relazione causale, non dovrebbe mai essere sopravvalutata: i metodi classici di prevenzione del cancro sono stati e saranno una priorità”, sottolinea il dott. Vechia.

Questi includono la vaccinazione contro l’epatite B, evitare le vie di trasmissione dell’epatite C (negozi di tatuaggi non verificati e simili) e limitare il consumo di alcol. Queste tre misure possono ridurre l’incidenza del cancro al fegato del 90%.

Il carcinoma epatocellulare tra tutti i tumori è al sesto posto in termini di frequenza di insorgenza e al terzo in termini di mortalità. Questo è il tipo più comune di tumore maligno del fegato. L’epatite virale, l’alcol, il fumo di tabacco, l’obesità e il diabete sono importanti fattori di rischio per questa grave malattia.

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I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista
Gastroenterologia clinica ed epatologia,
Pubblicazione ufficiale dell’American Gastroenterological Association.