ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

La novità del dolore che gli opprimeva il cuore


E a un tratto, come chi si sveglia da un sonno febbrile e prende coscienza dell'assurdità delle fantasticherie che ruminava senza riuscire a distinguersene nettamente, Swann scorse all'improvviso dentro di sé la stranezza dei pensieri che andava trascinando dal momento in cui gli avevano detto, a casa dei Verdurin, che Odette se n'era già andata, la novità del dolore che gli opprimeva il cuore e che avvertì come se si fosse appena destato. Ma come? Tutta quella agitazione perché non avrebbe visto Odette fino a domani, che era esattamente ciò che si era augurato, un'ora fa, mentre si recava da Madame Verdurin! Fu costretto a constatare che lì, in quella stessa carrozza che lo portava da Prévost, egli non era più lo stesso, e che non era più solo: un altro essere gli era accanto, aderente, amalgamato a lui, un essere del quale forse non sarebbe riuscito a sbarazzarsi, che avrebbe dovuto trattare con riguardo come un padrone o come una malattia. E tuttavia, da quando aveva sentito che una nuova persona s'era in quel modo aggiunta a lui, la sua vita gli appariva più interessante.

M. Proust, Un amore di Swann