ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Intorno a Gilberte Swann


"Addio, Gilberte, io vado a casa, non dimenticare che stasera dopo pranzo veniamo da te". Quel nome, Gilberte, mi passò accanto, tanto più evocatore dell'esistenza di colei che designava in quanto non la nominava soltanto come si nomina un assente, ma l'interpellava; mi passò dunque accanto, per così dire, in piena azione, con una potenza accresciuta dalla traiettoria del lancio e dal suo avvicinarsi alla meta; - portando con sé, lo sentivo, la conoscenza, le nozioni concernenti la sua destinataria che non io, ma l'amica che l'aveva chiamata possedeva, tutto ciò che questa, nel pronunciare quel nome, rivedeva o, perlomeno, custodiva nella memoria, della loro intimità quotidiana, delle visite che si facevano l'un l'altra, tutto l'ignoto reso per me ancor più inaccessibile e doloroso dal fatto d'essere invece così familiare e a portata di mano per quella ragazzina felice che me lo faceva lambire dentro un grido.

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E già Gilberte mi correva velocemente incontro, arrossata e sfavillante sotto un berretto quadrato di pelliccia, animata dal freddo, dal ritardo e dal desiderio di giocare sul ghiaccio e, forse per mantenere meglio l'equilibrio, o perché le sembrava più grazioso, o per imitare la posa di una pattinatrice, avanzava sorridendo a braccia spalancate, come se tra quelle avesse voluto accogliermi.

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Cresceva la mia fiducia nella vitalità e nel futuro della nostra amicizia, che restava vivace in mezzo al torpore e alla rovina delle cose che ci circondavano; e mentre lei mi ficcava delle manciate di neve nel colletto, io sorridevo commosso a quella che mi appariva al tempo stesso come una predilezione manifestata da Gilberte tollerandomi come compagno di viaggio in quel paese invernale e sconosciuto, e come una sorta di fedeltà conservatami nel cuore della sventura. Presto, una dopo l'altra, come passerotti esitanti, arrivarono le sue amiche, tutte nere sulla neve.

M. Proust, Nomi di paesi: il nome

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Richard Lindner, Marcel Proust

[Jacques Dubois, Le Roman de Gilberte Swann]