ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Perché Swann sposa Odette


Ma quando Swann, durante le sue fantasticherie, si vedeva sposato con Odette, si figurava invariabilmente il momento in cui l'avrebbe portata, lei e soprattutto sua figlia, dalla principessa des Laumes, diventata presto duchessa di Guermantes in seguito alla morte del suocero. Non desiderava introdurla in nessun'altra casa, ma si commuoveva quando inventava, formulando persino le singole parole, tutto quello che la duchessa avrebbe detto di lui a Odette, e Odette a Madame de Guermantes, la tenerezza che questa avrebbe dimostrato a Gilberte, viziandola, rendendolo fiero di sua figlia. Inscenava per se stesso il momento della presentazione, con la stessa meticolosità nei particolari immaginari di uno che consideri come investirebbe, se lo vincesse, un premio di cui fissa arbitrariamente l'entità. Nella misura in cui un'immagine che accompagna una nostra decisione la motiva, si può dire che se Swann sposò Odette fu per presentarla, lei e Gilberte, senza che nessun altro fosse presente, magari senza che nessuno ne fosse mai informato, alla duchessa di Guermantes. Vedremo come quest'unica ambizione mondana ch'egli aveva nutrito per la moglie e la figlia sia stata proprio quella di cui gli fu preclusa la realizzazione, e con un veto così categorico che Swann morì senza alcun presentimento che la duchessa potesse un giorno conoscerle. Vedremo anche che, invece, la duchessa di Guermantes si legò a Odette e Gilberte dopo la morte di Swann. E forse - per grande che fosse l'importanza da lui attribuita a così piccola cosa - sarebbe stato saggio, da parte sua, non farsi a questo riguardo un'idea tanto cupa del futuro, e non escludere che l'incontro sperato potesse aver luogo quando lui non fosse più là a rallegrarsene.

Il lavoro di casualità che finisce col produrre all'incirca tutti gli effetti possibili e, di conseguenza, anche quelli che meno avevamo creduto tali, questo lavoro è talvolta lento, reso un poco più lento ancora dal nostro desiderio - il quale, cercando di accelerarlo, lo intralcia -, dalla nostra stessa esistenza, e non giunge a compimento che quando abbiamo cessato di desiderare e, qualche volta, di vivere.

M. Proust, Intorno a Madame Swann

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Ritratto di Duchessa di Guermantes. Figurino di Carlo Menucci