ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Il marchese di Saint-Loup (nipote di Mme de Villeparisis)


In un pomeriggio caldissimo, mi trovavo nella sala da pranzo dell'albergo che, per proteggerla dal sole, avevano lasciato immersa nella penombra tirando tende ingiallite dalla luce, nei cui interstizi lampeggiava l'azzurro del mare, quando, nell'arcata centrale che conduceva dalla spiaggia alla strada, vidi passare - alto, sottile, il collo scoperto, la testa eretta e portata con fierezza - un giovane dagli occhi penetranti e dalla pelle così bionda, dai capelli così dorati che sembravano aver assorbito tutti i raggi del sole. Vestito d'una stoffa morbida e biancastra, come non avrei mai creduto che un uomo osasse portarne, e la cui leggerezza evocava al tempo stesso la frescura della sala da pranzo e la calura e il bel tempo di fuori, camminava con passo veloce. I suoi occhi, da uno dei quali cadeva di continuo un monocolo, avevano il colore del mare. Tutti lo guardarono con curiosità, si sapeva che il giovane marchese di Saint-Loup-en-Bray era celebre per la sua eleganza. Tutti i giornali avevano descritto l'abito con il quale aveva fatto da padrino, in un duello, al giovane duca di Uzès. Sembrava che la qualità così particolare dei suoi capelli, degli occhi, della pelle, della figura, per cui sarebbe spiccato in mezzo a una folla come una preziosa vena di opale azzurra e luminosa inguainata in una materia grossolana, dovesse corrispondere a una vita diversa da quella degli altri uomini. E, di conseguenza, quando - prima della relazione di cui si doleva Madame de Villeparisis - le più belle donne del gran mondo se l'erano disputato, la sua presenza, ad esempio su una spiaggia, accanto alla bellezza famosa cui faceva la corte, non soltanto metteva costei in grandissima evidenza, ma faceva convergere tutti gli sguardi sull'uno come sull'altra. Per quel suo chic, per l'impertinenza da "giovane leone", per la sua straordinaria bellezza soprattutto, certuni gli trovavano qualcosa di un po' effeminato, ma senza rinfacciarglielo, perché si sapeva quanto fosse virile e quanto appassionatamente amasse le donne. Era il nipote di Madame de Villeparisis  del quale ci aveva parlato la marchesa. Mi deliziò il pensiero che l'avrei frequentato per alcune settimane, e non dubitai che mi avrebbe accordato senza riserve la sua amicizia.

M. Proust, Nomi di paesi: il paese

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Jacques Émile Blanche  il marchese Boni de Castellane il principe Antoine Bibesco il marchese Bertrand de Salignac-Fénélon Robert de Billy e molti altri.