ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

L'analisi dell'emozione in Proust


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"In Alla ricerca del tempo perduto, tuttavia, c'è altrettanta poesia che in qualsiasi di questi libri, ma è poesia di tipo diverso. L'analisi dell'emozione è portata più avanti da Proust che da qualunque altro romanziere; e la poesia viene, non dalla situazione, che è troppo elaborata e dettagliata per un effetto del genere, ma in quei frequenti passi di elaborata metafora, che sgorgano dalla roccia del pensiero come fontane di acqua dolce e servono come traduzioni da una lingua in un'altra. È come se vi fossero due volti per ogni situazione; uno nella piena luce del giorno, così da poter essere descritto con tutta la cura ed esaminato con tutta la minuziosità possibili; l'altro per metà in ombra, così da poter essere descritto solo in un momento di fede e visione mediante l'uso della metafora. Più il romanziere si concentra sull'analisi, più diviene consapevole di qualcosa che perennemente sfugge. Ed è questa duplice visione a rendere l'opera di Proust nella nostra generazione tanto sferica, tanto comprensiva. Così, mentre Emily Brontë e Herman Melville volgono il romanzo dalla sponda al mare, Proust dal canto suo inchioda i suoi occhi sugli uomini".

Virginia Woolf, Voltando pagina