ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Le amiche di Albertine


Albertine mi aveva fatto prendere nota delle date in cui si sarebbe assentata per brevi soggiorni presso certe sue amiche, e aveva anche voluto che ne trascrivessi l'indirizzo per il caso che, una di quelle sere, avessi avuto bisogno di lei, tenendo conto che nessuna di loro abitava molto lontano. E così, per poter trovare Albertine, s'annodarono con assoluta naturalezza attorno a lei, di fanciulla in fanciulla, dei legami fioriti. Oso confessare che parecchie delle sue amiche - ancora non l'amavo - mi regalarono, su questa o quella spiaggia, istanti di piacere. Quelle giovani, compiacenti compagne non mi sembravano, all'epoca, molto numerose. Ma recentemente, ripensandoci, i loro nomi mi sono riaffiorati alla memoria. Ho calcolato che, in quella sola stagione, non meno di dodici mi concessero i loro esili favori. Poi mi ricordai d'un altro nome, e furono tredici. Mi morse, allora, una sottile crudeltà di fermarmi a quel numero. Ahimè! dimenticavo la prima, Albertine, che non era più: e fu la quattordicesima.

M. Proust, Sodoma e Gomorra II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori