ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Struggimenti d'amore


Aveva un'espressione così dolce, così tristemente docile, come se aspettasse da me la felicità, che facevo fatica a trattenermi dal baciare - dal baciare con lo stesso tipo di piacere, quasi, che avrei provato baciando mia madre - quel volto nuovo, che non somigliava più al musetto sveglio e colorito d'una gatta ribelle e perversa dal roseo nasino all'insù, ma sembrava, nella pienezza della sua malinconica prostrazione, fuso nella bontà a larghe colate appiattite e cadenti. Staccandomi dal mio amore come da una follia cronica priva di rapporti con lei, mettendomi al suo posto, mi commuovevo davanti a quella brava fanciulla abituata ad essere trattata con maniere gentili e leali e che un buon amico, quale aveva creduto che io fossi per lei, ossessionava da settimane con persecuzioni arrivate adesso, infine, al loro culmine. Assumendo un punto di vista puramente umano, esterno a noi due, nel quale non trovava posto il mio amore geloso, provavo per Albertine una pietà profonda che, tuttavia, lo sarebbe stata di meno se non l'avessi amata. Del resto, nell'oscillazione ritmata che va dalla dichiarazione al litigio (il mezzo più sicuro, il più efficacemente funesto per formare, con movimenti opposti e successivi, un nodo destinato a non disfarsi più, a legarci indissolubilmente a qualcuno), a cosa serve distinguere ancora, dentro il movimento all'indietro che costituisce uno dei due movimenti del ritmo, i riflussi della pietà umana che - opposti all'amore, ma derivanti forse, inconsciamente, dalla stessa causa - producono in ogni caso gli stessi effetti? E più tardi, ricordando l'insieme di tutto ciò che si è fatto per una donna, spesso ci si rende conto che gli atti ispirati dal desiderio di mostrare che si ama, di farsi amare, di conquistare dei favori, non occupano molto più spazio di quelli dovuti al bisogno umano di riparare i propri torti verso l'essere amato, per semplice dovere morale, come se non lo si amasse.

M. Proust, Sodoma e Gomorra II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori