ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Gli antropofagi


"Ero alla Ch..., alla Che... - Che, che, cercate di parlare chiaro, disse il signor Verdurin, non riesco neanche a sentirvi". Quasi nessuno dei fedeli tratteneva le risa, sembravano una banda di antropofagi nei quali una ferita inferta a un bianco avesse risvegliato il gusto del sangue. L'istinto di imitazione e l'assenza di coraggio governano, infatti, sia le società che le folle. E tutti ridono di qualcuno che vedano schernito da qualcun altro, salvo venerarlo dieci anni dopo in una cerchia dove sia ammirato. È in questo modo che il popolo scaccia o acclama i re.

M. Proust, Sodoma e Gomorra II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori