ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Quelle donne che non sanno distinguere la ragione di ciò che provano


Appena entrata in camera mia, Albertine saltava sul letto e, a volte, enunciava qualche definizione del mio genere d'intelligenza, o giurava, con trasporto sincero, che avrebbe preferito morire piuttosto che lasciarmi; erano i giorni in cui, prima di farla entrare, mi ero rasato. Apparteneva a quella categoria di donne che non sanno distinguere la ragione di ciò che provano. Il piacere provocato in loro da un colorito fresco lo attribuiscono alle qualità morali di ciò che sembra prospettare qualche felicità al loro futuro, una felicità che, del resto, è destinata a diminuire e a farsi meno necessaria man mano che ci si lascia crescere la barba.

M. Proust, La Prigioniera

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori