ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Pronunciai allora la parola "morte"


So che pronunciai allora la parola "morte", come se Albertine stesse per morire. Sembra che gli avvenimenti siano più vasti del momento in cui si verificano, e che questo non possa contenerli per intero. Certo è che essi debordano sul futuro grazie alla memoria che ne serbiamo, ma domandano un posto anche al tempo che li precede. Si dirà certo che noi, allora, non li vediamo quali saranno; ma non sono forse ugualmente modificati nel ricordo?

Marcel Proust, La Prigioniera

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori