ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

La soppressione della sofferenza


La soppressione della sofferenza? Ho potuto crederlo veramente - credere che la morte si limiti a cancellare quel che esiste lasciando il resto com'era, che elimini il dolore nel cuore di chi dall'esistenza dell'altro non ricava più che dolori, che elimini il dolore senza metter niente al suo posto? La soppressione della sofferenza! Scorrendo la cronaca dei giornali, rimpiangevo di non avere abbastanza coraggio per augurarmi quel che s'era augurato Swann. Qualora Albertine fosse rimasta vittima di un incidente, se viva avrei avuto un pretesto per correre da lei, se morta avrei ritrovato, come diceva Swann, la libertà di vivere. Ci credevo? Lui ci aveva creduto, quell'uomo così fine e convinto di conoscersi bene. Quanto poco si sa di quello che si ha nel cuore! Come, poco tempo dopo, se fosse stato ancora vivo, avrei potuto insegnarli che il suo augurio era tanto assurdo quanto criminale, che la morte di colei che amava non l'avrebbe liberato di niente!

Marcel Proust, Albertine scomparsa I

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori