ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Il ritorno dei grandi freddi


Così, quelle sere di gennaio in cui lei veniva, e che per questo m'erano state tanto dolci, adesso con la loro brezza pungente m'avrebbero ispirato un'inquietudine che allora non conoscevo, riportandomi -divenuto però pernicioso - il primo germe del mio amore conservato nel loro gelo. E pensando che avrei visto il ritorno di quel freddo che da Gilberte e dai miei giochi ai Champs-Élysées in poi m'era sempre parso così triste; quando pensavo che sarebbero tornate sere simili a quella sera di neve in cui, per tutta una parte della notte, avevo aspettato invano Albertine, allora, come un malato - dal punto di vista, lui, del corpo - per il suo petto, ciò che io, moralmente ancor di più temevo per il mio dolore, per il mio cuore, era il ritorno dei grandi freddi, e mi dicevo che il più duro da passare sarebbe stato, forse, l'inverno.

Marcel Proust, Albertine scomparsa I

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori