ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Bloch invecchiato


E sul suo volto vidi in effetti sovrapporsi quell'aspetto cagionevole e annuente, quel debole tentennare del capo che trova così presto la sua tacca d'arresto, in cui avrei ravvisato la dotta stanchezza d'un amabile vegliardo se, d'altra parte, non avessi riconosciuto davanti a me il mio amico e se i miei ricordi non l'avessero animato di quel piglio giovanile e ininterrotto di cui appariva attualmente sprovvisto. Per me che l'avevo conosciuto alle soglie della vita e non avevo mai smesso di vederlo, era il mio compagno, un adolescente di cui misuravo la giovinezza su quella che, avendo creduto di viverla da allora, attribuivo inconsciamente a me stesso. Sentii dire che dimostrava la sua età, notai con stupore sul suo volto alcuni dei segni che sono perlopiù le caratteristiche di chi è vecchio. Capii che così avveniva perché in effetti lo era, e che degli adolescenti che campano molti anni la vita fa appunto dei vecchi.

Marcel Proust, Il Tempo ritrovato

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori