Thriller e Smartphones informali : “Profondo rosso”!

“Profondo Rosso”, la cover soundtrack dei Goblin di Devis Simonetti @whitedolphinrecords

La cover licenziata dalla White Dolphin Records con la produzione affidata allo studio ricerca e sviluppo della Ramkard, si basa sulla programmazione, sincronizzazione della soundtrack e delle sequenze M.I.D.I. completamente dagli smart phones.

“È tutto troppo pulitino, preciso, troppo formale…” Così all’inizio del film il protagonista Marcus Daly si esprime sul jazz, musica che ha la sua parte fondamentale in Profondo rosso: non solo perché ne è l’innegabile commento musicale (il contributo di Giorgio Gaslini è efficace al pari del tema omonimo – pur inconfondibile – dei Goblin), ma soprattutto perché ne è una sorta di leit-motiv strutturale. Profondo rosso è infatti il film del definitivo distacco dalla rigidità della detection, pure al cospetto (o forse proprio in funzione) di una sceneggiatura molto forte, forse la più equilibrata dei suoi film, piena com’è di tracce disseminate, macguffin e colpi di scena che paiono legarlo alla continuity tradizionale del giallo hitchcockiano, ed invece puntano alla loro dissacrazione e al loro superamento.

Il Maestro Dario Argento fa riferimento al tema di Tubular Bells di Mike Olfield e commissiona alla band, in particolare, un main title dalle precise caratteristiche, che rispetterà le regole di ingaggio (tempo in 7/4, circolarità ossessiva del tema, drammaticità) e risulterà efficace e popolarissimo nell’incedere pulsante e pesantissimo del basso elettrico, nella scala lancinante del minimoog e nel maestoso organo a canne.

L’album vendette uno sfracello, un milione di copie solo nel primo anno: l’esordio strumentale di una band sconosciuta, figurarsi, che resterà la perla migliore ma non unica nella discografia dei Goblin.

Profondo rosso“, pur rischiando di sconfinare nella più stereotipata e vuota retorica é un capolavoro senza tempo, la summa della perfezione del cinema thriller, che si contamina con l’horror senza dimenticare, come invece accade oggi, le sue radici puramente giallistiche.

La cover di Devis Simonetti registrata e prodotta a Lucca per l’ etichetta White Dolphin Records, vede la partecipazione della vocalist toscana Patrizia Anzevino (aka Darquette, A.R. della medesima label) con arrangiamenti di vocal samples e “revers shouting“, costruendo la sequenza “oscura” in maniera informale…con la tecnologia telefonica. La produzione affidata allo studio ricerca e sviluppo della Ramkard, si basa sulla programmazione, sincronizzazione della soundtrack e delle sequenze M.I.D.I. completamente sugli smart phones.

Il tema principale (rifatto da Devis con frequenza di modulazione di bells con il sintetizzatore Yamaha DX7) che va ad accompagnare praticamente tutti i celebri piani sequenza del film è un loop ante-litteram, un giro di note ripetuto a oltranza sul quale si inseriscono via via i vari strumenti; dal basso sintetico ,ai sintetizzatori con arpeggi FM e dall’organo cattedrale, con aggiunte di loop di batteria elettroniche e campioni vocali, un brano ipnotico e inquietante, quasi claustrofobico (come i Maestri nel 1975 fecero l’opera prog con gli strumenti veri).

BIO : Devis Simonetti (aka Devya) é artista poliedrico, agente stampa e discografico italiano in pista da diversi anni. Si presenta sul mercato della musica elettronica con un disco dalle sonorità originali nel 2013, sicuramente apprezzabili anche al di fuori della nicchia degli amanti del genere. L’etichetta discografica Audio Ferox è lieta di annunciare l’uscita di “I don’t know what is Christmas”, l’album esordio di Devya.
Cresciuto nella scena post-punk del Nord-Est italiano , Devis Simonetti matura nella “nuova onda” londinese a cavallo del nuovo millennio. Ed è proprio in terra di Albione che mette a punto nuove tecniche di sintesi insieme a Lorenzo Bertoli e Roberto Concina ( Robert Miles) e campionamento per dedicarsi all’autoproduzione.

Il sound di “I don’t know what is Christmas”, suonato e prodotto interamente da Devis Simonetti, assorbe e rielabora elementi di stampo anglosassone, come il brit-pop, l’industrial e lo shoegaze. Nei 12 brani composti, che descrivono le meccaniche dell’amore, si incontrano e corteggiano le distorsioni di linee di basso elettrico di “Is all 4”, il gusto post punk di “The Fly” e il riff con il delay analogico di “We are together”. Il singolo synth – pop di punta è “Going To Town”, entrata in classifica MEI 2015 e vincitore di diversi concorsi radio internazionali, dove l’ opera si intesse con la triangolazione della chitarra, la linea di basso e i sintetizzatori. A chiudere l’album, le chitarre echeggiate di “The Last Rain”, che scrosciano nella pioggia liberatoria della fine di un rapporto logorante. Raggiunge una discografia di 50 released.

Simonetti Devis fonda in “lucchesia” la sua etichetta discografica White Dolphin Records nel 2020 e a Udine lo studio di sviluppo e ricerca elettronica Ramkard nel 2007.

La cover di “Profondo Rosso”, sarà disponibile su Bandcamp e negli altri store di musica digitale.

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Sbarca sulle piattaforme digitali per White Dolphin Records il nuovo singolo di Darquette!

Uscito per la Net Label Alternativa White Dolphin Records, “Everyday Is Like Sunday “é il nuovo tributo della cantautrice lucchese Patrizia Anzevino (aka Darquette) a Morrissey.

USCITO PER LA NET LABEL ALTERNATIVA WHITE DOLPHIN RECORDS, “EVERYDAY IS LIKE SUNDAY “É IL NUOVO TRIBUTO DELLA CANTAUTRICE LUCCHESE PATRIZIA ANZEVINO (AKA DARQUETTE) A MORRISSEY
Lucca, 01/04/2021 , uscito per la Net Label Alternativa White Dolphin Records, “Everyday Is Like Sunday“ é il nuovo tributo della cantautrice lucchese Patrizia Anzevino (aka Darquette) a Morrissey. Registrato dallo studio di ricerca e sviluppo della Ramkard e distribuito digitalmente dalla Routenote la vocalist presenta questo suo tributo al cantante inglese Steven Patrick. Come dice la cantante, con la sua cover di “Everyday Is Like Sunday”, viene attribuito un amore alle lyrics dove l’ ex singer degli Smiths evoca l’ apocalisse (armagheddon) sulle città di mare, invitando alla fuga da una esistenza deprimente e tetra nell’ ingegnosa inversione di valori patriotici della terra di “albione” , pregando la catastrofe nucleare che faccia pulita alla routine anglosassone di quei tempi, risuonando il malessere sociale degli ultimi tempi del “thatcherismo”….e non solo.La vocalist lucchese a trovato in quel periodo storico le simbiotiche con il suo pensiero.

“Everyday Is like Sunday” é disponibile in streaming & download nelle piattaforme di musica digitale e in radio.

Discografia :
“A Garden In My Bedroom” E.P. WDR10
“Stop The Ansia” Compilation WDR11
“Invidiabox” Compilation WDR14
“Everyday Is Like Sunday” Digital45 WDR20

Etichetta Discografica : White Dolphin Records

Su Spotify e nei digital store musicali ” A Garden In My Bedroom” di Darquette!

darquette poster 5_page-0001Un tuffo nel passato per omaggiare una band storica, The Smiths, riferimento di un ‘ intera generazione e simbolo di un’era – gli anni ’80’ alternativi – fatta anche di dolcezza e romanticismo e riflessione del rapporto tra vita e amore. “A Garden In My Bedroom”, ossia un giardino nella mia camera, é il titolo della nuova pubblicazione della White Dolphin Records, net label alternativa fondata dall’ udinese Devis Simonetti in arte Devya, habituè della scena elettronica nazionale. l’ autrice del singolo, disponibile in donwload e streaming nei digital store musicali é la lucchese Patrizia Anzevino alias Darquette.
Prodotta dall’ udinese Ramkard, ripercorre i suoi ricordi come fonte di ispirazione, anteponendo alle sequenze elettroniche la voce dall’ acuto sopranile.Il tributo si apre con la versione magica e orchestrale di “There is a Light That never Goes out”, proseguendo nella virtuale” seconda parte” con una versione sintetica di ” How Soon Is Now”,uno dei capolavori della band di Morrissey.

“Ogni volta che si ascolta le loro canzoni- spiega l’interprete- é come fosse la prima volta. Sembra di scappare dai guai e dalla malinconia. E’ il tentativo di fuggire e di chiudere le porte del giardino,avendo il coraggio di guardarsi dentro e di portarsi via da qui.”

Link : https://whitedolphin.bandcamp.com/album/a-garden-in-my-bedroom

Composers : Steven Morrissey / Johnny Marr

Testo di There Is a Light That Never Goes Out/ How Soon Is Now © Warner Chappell Music, Inc, Universal Music Publishing Group

Darquette (Patrizia Anzevino) : Voce

Ramkard : Produzione

Etichetta : White Dolphin Records