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Riciclaggio, Bankitalia: sommerso "criminale" vale oltre 10% Pil

ROMA (Reuters) - La dimensione dell'economia sommersa direttamente collegata ad attivit criminali vale oltre il 10% del Pil.

La stima, frutto di diversi studi, arriva dal vice direttore generale della Banca d'Italia Anna Maria Tarantola nel corso di un'audizione in Parlamento.

Uno studio condotto dalla Banca d'Italia in collaborazione con l'Universit Federico II di Napoli e l'Universit di Torino stima "un valore medio del sommerso fiscale e criminale in Italia nel quadriennio 2005-2008 pari, rispettivamente, al 16,5 per cento e al 10,9% del Pil", spiega la Tarantola.

Disaggregando le stime a livello territoriale, Bankitalia avverte che "le province del Centro-Nord mostrano in media un'incidenza maggiore, sia del sommerso da evasione, sia di quello associato ad attivit illegali, rispetto alle province del Sud".

Il risultato si giustifica con il fatto che l'utilizzo di contante per transazioni illegali riguarda specificamente attivit criminali - traffico di stupefacenti e prostituzione - che, pur avendo centri decisionali localizzati in prevalenza al Sud, per effetto della mobilit delle risorse della criminalit organizzata e della concentrazione del mercato al dettaglio per questi beni e servizi nelle aree più ricche del paese, trovano una diffusione più intensa nelle province del Centro-Nord.

Un altro studio citato da Bankitalia suggerisce che tra il 1998 e il 2011 l'attivit di riciclaggio "abbia avuto una dimensione pari a circa il 12 per cento del Pil".

"Lo studio mostra inoltre come l'attivit di riciclaggio abbia natura anti-ciclica, e quindi aumenti nei periodi di crisi", commenta Bankitalia.

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