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Lavoro: sindacati, 200 mila in piazza contro governo di soli annunci
+++ I leader di Cgil Cisl e Uil: puntare su occupazione,
crescita ed equita' fiscale +++.
(ASCA) - Roma, 16 giu - Il governo tecnico di soli annunci
che ha spinto il Paese in recessione deve cambiare l'agenda
politica e puntare sul lavoro, la crescita e l'equita'
fiscale. Lo hanno ripetuto ad alta voce i segretari generali
di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e
Luigi Angeletti, al termine della manifestazione nazionale a
Roma che ha portato in piazza oltre 200 mila persone.
''Chi ci governa - sottolinea Angeletti nel comizio finale
a Piazza del Popolo - non sta facendo tutto il necessario e
utile per far si' che il Paese esca dalla crisi. C'e' un
sintomo che avrebbe dovuto distinguere i governanti tecnici
da quelli politici: la politica dell'annuncio. Un tecnico -
aggiunge - non deve fare annunci e promesse, deve fare delle
scelte e poi spiegarle dopo averle fatte, non annunciarle''.
Per il leader della Uil ''a forza di fare annunci sulla
crescita siamo piombati nella recessione''.
Secondo Angeletti, ''i governanti dovrebbero fare una cosa
molto semplice, quella che i loro predecessori non hanno mai
voluto fare: questo Paese non si puo' piu' permettere una
macchina politica che consuma tutti i soldi che noi stiamo
pagando nelle tasse locali''. Per il numero uno della Uil
''basterebbe ridurre i costi di funzionamento delle decisioni
e delle strutture politiche per evitare di pagare le tasse
locali. Per quali ragioni dobbiamo avere 135 mila persone che
devono decidere come spendere i costi pubblici? La meta'
basterebbe''.
Sulla stessa linea Susanna Camusso, che nel suo intervento
sollecita l'esecutivo a ''cambiare l'agenda politica''
sottolineando che ''non servono cose roboanti ma concrete. La
prima cosa la chiediamo al ministro dello Sviluppo economico:
quando risolve una delle cose in uno dei tanti tavoli aperti
al ministero?''.
Per Camusso, poi, ''ci vuole subito un'altra politica
economica che dia risposte all'incertezza sul lavoro di chi
e' in cassa integrazione, di chi e' disoccupato''. Secondo la
leader della Cgil, ''se si fanno troppi annunci di annunci si
puo' anche morire se poi non si fanno le cose. Si dice che si
faranno cose per la crescita ma si fanno solo tanti piccoli
provvedimenti e si pensa che non sono le riforme strutturali
che cambiano la condizione economica del paese''.
Secondo il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ''il
presidente del consiglio, Mario Monti deve mettere all'ordine
del giorno il problema delle tasse oltre alla vendita dei
beni demaniali.
E' fondamentale per riuscire a non vendere le persone come
invece si sta facendo''.
Bonanni, pero', annuncia che i sindacati non si fermeranno
qui. ''Faremo altre mobilitazioni - spiega -, nei prossimi
giorni, il 20, i pensionati faranno una loro mobilitazione in
tutti i territori'', mentre ''una seconda manifestazione
nazionale e' prevista il 2 luglio a Napoli''.
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