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Post n°126 pubblicato il 24 Febbraio 2011 da xenuca
Arriva a casa molto tardi, stanca. La cena calda buona e sana progettata guidando dall'ufficio a casa, si risolve in qualche pezzo di pane carasau sbocconcellato in piedi, senza nemmeno apparecchiare, e due sorsate d'acqua direttamente dalla bottiglia. Gli amici sono ripartiti lasciando un mucchietto di lenzuola e asciugamani da lavare, carte e bicchieri sparsi e un silenzio rimbombante nella casa vuota. Federica torna in cucina, ha bisogno di rinforzare l'umore col cioccolato, si sorprende e indispettisce nell'accorgersi che lo mangia di nascosto (come se non fosse suo, come se non si trovasse a casa sua, come se qualcuno potesse vederla e rimproverarla), e pensa. ti saluto dai paesi di domani |
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AREA PERSONALE
IL CUORE
Più nessuno incide
sui muri
nei tronchi
luigi e maria
rachele e carlo
marta e alfonso
con due cuori
intrecciati.
adesso le coppie
leggono quelle arcaiche
fastidiose tenerezze
sui muri
nei tronchi
e commentano
che stucchevole
prima di lasciarsi
per sempre.
Mario Benedetti
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xenuca cerca di sdebitarsi offrendo cioccolato e pane carasau, insieme a un sorriso riconoscente.
lemma, peraltro, che per me era un assioma: considerato non sia mai stato un culista. quindi, da tergo, la fanciulla tende a non emozionarmi, a prescindere.
bisogna guardarla davanti. o ancor meglio: dentro [figurativamente, ovvio].
mi son innamorato [di testa] di fanciulle per come e cosa scrivevano. ne ho mollate altre [di testa] per come altro non scrivevano.
non che sia corretto, ci mancherebbe. però, ecco, di spalle... come dire: è solo una questione di prospettive e punti di vista. quindi molto dentro di noi.