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Rai, Pdl non ha ancora deciso su voto a Tarantola, Vigilanza a rischio

ROMA (Reuters) - Il Pdl non ha ancora deciso se partecipare domani alla seduta della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai che dovrebbe confermare definitivamente la presidenza di Anna Maria Tarantola, mentre attende una risposta da Palazzo Chigi sulle deleghe speciali che potrebbero essere conferite al nuovo capo azienda di viale Mazzini.

"Non abbiamo ancora preso una decisione. Se le deleghe che si vogliono attribuire al presidente sono conformi ai pronunciamenti della Corte Costituzionale sulle prerogative del Parlamento e del cda, non c'è problema", ha detto a Reuters Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl in Senato e componente della Vigilanza, che ha dato il proprio nome alla legge che regola il sistema radiotelevisivo e la governance Rai.

Anche Alessio Butti, capogruppo del partito di Silvio Berlusconi - proprietario del network concorrente Mediaset - ha detto di non sapere ancora se il Pdl parteciper alla riunione, fissata per le 14,30 con all'ordine del giorno il voto di gradimento per la Tarantola, la vice dg della Banca d'Italia che ieri il cda dell'azienda pubblica radio-tv ha indicato a maggioranza per la presidenza.

Il centrodestra si oppone al progetto del premier Mario Monti di attribuire al nuovo presidente Rai una serie di deleghe operative - sia sulle spese, che su alcune decisioni tecniche e sulle nomine non giornalistiche - che lo trasformerebbero in qualcosa di più simile a un amministratore delegato di un'azienda.

Secondo due fonti - una governativa e una vicina al presidente della commissione di Vigilanza Sergio Zavoli - il Pdl sta trattando con il presidente del Consiglio Monti sull'estensione dei poteri che si vorrebbero attribuire alla Tarantola. La fonte vicina a Zavoli aggiunge che il Pdl potrebbe chiedere gi stasera un rinvio della votazione, almeno fino alla settimana prossima.

Una fonte dell'Udc dice che la situazione in Vigilanza è "variabile, tendente al brutto".

Se domani la Vigilanza dovesse votare ma la dirigente di via Nazionale non riuscisse a raggiungere almeno 27 voti sui 40 componenti, la sua candidatura decadrebbe e l'azionista di maggioranza Rai, cioè il ministero dell'Economia, dovrebbe indicare un nuovo presidente, hanno riferito diverse fonti.

Per arrivare alla maggioranza qualificata in Vigilanza servono i voti del Pd, del Pdl e dei centristi.

(Massimiliano Di Giorgio)

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