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MICI IN GIARDINO...
M'affaccio alla finestra, e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l'onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco sospira l'acqua, alita il vento: sul mare è apparso un bel ponte d'argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? Giovanni Pascoli, 1892 |
La vita nella foresta scorreva tranquilla e serena. Vivevano tanti animali e tra tanti animali c'era una famiglia di cerbiatti composta da: papà, mamma e tre fratellini. C'era anche un altro cerbiattolino che non aveva né la mamma, né il papa'. Quel cerbiatto si chiamava "Torroncino". Era solo, nessuno voleva giocare con lui e veniva preso in giro da tutti perché era il più piccolo della foresta. Aveva sempre cercato di fare amicizia con quei tre fratellini, ma non era mai riuscito. Un giorno chiese: "Volete giocare con me? - Non ho nessun amico e mi sento molto solo!". I tre fratellini allora dissero di si, perché si resero conto che era ingiusto prenderlo in giro solo perché lui era il più piccolo. Fecero amicizia e diventarono grandi amici. Così passavano le giornate a giocare tutti e quattro insieme in mezzo alla foresta e quando qualche animale prendeva in giro Torroncino i tre fratellini dicevano: "Non devi prendere in giro gli amici perché gli amici possono rincuorarti se sei giù di morale, possono aiutarti quanto hai bisogno. Devi essere contento di avere un amico". E così i tre fratellini raccontavano a tutti gli animali della foresta a che cosa può servire un amico. E allora tutti diventarono amici di Torroncino perché avevano capito che prendere in giro gli altri non era giusto. II racconto finisce che l’amicizia è una cosa molto importante perché può consolarti nei momenti brutti della vita.
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Nell'uovo di Pasqua che mai ci sarà? Ci sarà forse nascosta la felicità? Aprilo dunque piano piano perché la sorpresa non possa sfuggirti di mano. E se il tuo cuore pronto al cambiamento sarà, sicuramente potrà godere di questa bella novità! Disperdi quindi le ombre del tuo cuore ed accogli tutti con fraterno amore. Questo è l'augurio per scoprire la vera felicità per una Pasqua di serenità. |
Il gioco nel cane e nel gatto è un’attività importante sia nel periodo dello sviluppo che nell’età adulta. Il gioco soddisfa non solo il bisogno dei nostri animali da compagnia di fare un adeguato esercizio fisico ma anche e soprattutto di ricevere una preziosa stimolazione mentale che contribuisce ad allenare” le loro capacità cognitive, aumentando le possibilità di adattamento ai cambiamenti e contribuendo alla costruzione di un equilibrio emotivo prezioso per la salute psicologica e fisica dell’animale. Il gioco è anche un piacere e uno scambio tra gli animali e i loro padroni, fonte di gioia e soddisfazione per entrambi. |
I gatti scrivono favole ai bambini I gatti, bisogna saperlo, non sono un animale I gatti vanno fuori ma amano rincasare NADIA AUGUSTONI |
Il topino si era preso una gran paura ma la giornata non era ancora finita e lui aveva una gran fame. Decise così di uscire dalla tana per cercare qualche cosa da mangiare ma non appena mise il suo musetto baffuto fuori, trovò ad aspettarlo un grosso gatto nero affamato che aveva deciso di fare del topino un delizioso bocconcino. Si accovacciò per prenderlo, ma fortunatamente il topino era stato più veloce di lui ed era riuscito a fuggire nuovamente dentro la sua tana. Nel frattempo arrivarono ai giardini due bambine; una con delle belle treccine l’altra con i capelli corti. Videro il gatto nero e lo accarezzarono, lui incominciò a fare le fusa. Le bimbe dissero alla loro mamma "guarda che bello! mamma, possiamo tenerlo ?" la mamma rispose: "deve essere affamato andiamo a prendergli qualche cosa da mangiare". E così il gatto venne adottato dalle due bambine che gli dettero il nome di SISSI. Alcuni giorni dopo, Sissi ando’ nuovamente davanti alla tana del topino e gli disse: " Ehi, topino, esci un momento che ti devo parlare! ". "Non ci penso neanche" rispose il topino " se esco tu mi mangi ". Sissi lo rassicurò " Ma no, topino. Prima io ti volevo mangiare perché avevo molta fame. Ora ho una famiglia che si prende cura di me e non ho più bisogno di cacciare i topi. Volevo chiederti se volevi far la pace e diventare mio amico." Il topino non si fidava molto, ma vedendo che Sissi aveva un collarino nuovo, e armandosi di tutto il coraggio che aveva, provò ad uscire dalla sua tana. Sissi gli porse la coda in segno d’amicizia, e poi disse " Salimi sulla groppa, che andiamo a topacci si fanno sempre più feroci, non hanno più paura neanche dei gatti! "farci una passeggiata ". " Sei proprio simpatico ". gli disse il topino Era l’inizio di una grande amicizia. |
Non possiamo affermare genericamente che ai gatti piaccia oppure no la musica. Alcuni di essi la detestano, altri la ignorano ed altri ancora la adorano. Tuttavia possiamo dire che spesso le reazioni dei mici alle note musicali sono eccentriche e divertenti. Lo scrittore francese Thèophile autier narra di come la sua gatta adorasse ascoltare i cantanti che accompagnava al pianoforte ma che non sopportasse le note acute ed in modo particolare il la diesis. Curioso il comportamento della micia al raggiungimento di tale nota: poneva con dolcezza la zampina sulla bocca del cantante come a zittirlo. Gautier fece diverse prove cercando anche d’ingannare la sua gatta, ma non c’era nulla da fare: la zampina, con estrema puntualità, si alzava solo ed esclusivamente sul la diesis, fornendo un ulteriore prova dell’acutezza dell’udito felino.
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Post n°10 pubblicato il 21 Febbraio 2009 da yari67
La presenza di un cane o di un altro animale al letto del malato è ancora una pratica poco diffusa ma i cui effetti benefici sono oggi scientificamente dimostrati.Cani, gatti, ma anche criceti, conigli, asini, capre, mucche, cavalli, delfini e persino pesciolini rossi possono dare un prezioso contributo nella cura di molte malattie, tra cui il cancro. Già nell’antichità, infatti, si sosteneva il valore ‘curativo’ degli animali: a essi si attribuivano addirittura poteri soprannaturali, e fu proprio il padre della medicina, Ippocrate, a consigliare come rimedio all’insonnia e allo stress quella che oggi chiamiamo ippoterapia. Da quando i medici hanno sviluppato una maggiore attenzione agli aspetti psicologici delle malattie, e in particolare di quelle più stressanti, come il cancro e i disturbi cronici, anche la cura con animali è tornata alla ribalta, seppure con un nuovo nome. |
RICEVUTO DA GUSYMARTOGLIO - GRAZIE.
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