then comes the sun

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in bus:dei passi..1 2 3 4 5...e la gente si allontana lentamente dal mio finestrino. la osservo scomparire dietro l'angolo.salgono anziani, stranieri, ragazzi poco più piccoli di me(quelli che non si reggono proprio!). I rom o comunemente connotati come zingari siedono dietro, io con loro. ogni tanto volano insulti dai ragazzi, dalle signore più anziane per la puzza...ma loro non badano a ciò, continuano a mangiare, bere e a chiacchierare ad alta voce. possono sembrare irritanti. è così; ciò però non toglie che sono prima di tutto delle persone!le 8.il bus diventa una scatola di sardine schiacciate l'una sull'altra. Alla prima uscita per la metropolitana anche le gomme ringraziano.9.00odio andare in segreteria, appena dimentichi un documento devi ricominciare tutto dall'inizio, tra commissioni e file.non so ma stamattina dovevo avere un'espressione davvero ridicola in volto se tutte le matricole mi venivano incontro per chiedermi info. io che a momenti per trovare un aula in via mercalli devo procurarmi un tom tom (o come diamine si chiama).alle 11.casa. sul bus del ritorno ritrovo vecchie facce con cui mi è rimasto poco da spartire. serro le labbra e le immagini scorrono a singhiozzi. semafori....poi l'aperta compagna, gli alberi, l'erbaccia, il grano, addirittura una chiesa e delle abitazioni. Benvenuti a Poasco!