passano gli alberipassa la musicaOggi ti ho persa e mi addebiti di dubbiL'aria si condensaLa nebbia confonde la mia direzioneLa musica aggiusta ogni pensiero che ti sente irraggiungibile.Sto bene in fondo.il verde della periferia scorre velocemente sul finestrino; sono oltre la nebbia, oltre i palazzi...sono seduta al solito tavolo a sorseggiare il solito caffè.Sono dietro a un sorriso che ti appartiene.Sul finestrino ho la mia immagine riflessa. Labbra secche, occhi consumati, mani ansiose."Ridiculus sum". Charles Bovary ha dovuto riscriverlo venti volte a causa della sua "impacciataggine".Quanto mai potrà servirmi?
cosa devo fare?
passano gli alberipassa la musicaOggi ti ho persa e mi addebiti di dubbiL'aria si condensaLa nebbia confonde la mia direzioneLa musica aggiusta ogni pensiero che ti sente irraggiungibile.Sto bene in fondo.il verde della periferia scorre velocemente sul finestrino; sono oltre la nebbia, oltre i palazzi...sono seduta al solito tavolo a sorseggiare il solito caffè.Sono dietro a un sorriso che ti appartiene.Sul finestrino ho la mia immagine riflessa. Labbra secche, occhi consumati, mani ansiose."Ridiculus sum". Charles Bovary ha dovuto riscriverlo venti volte a causa della sua "impacciataggine".Quanto mai potrà servirmi?