Creato da bizzarre4 il 02/03/2007

8 marzo

yellow day

 

 

ottomarzo

Post n°17 pubblicato il 08 Marzo 2007 da Stefy14

Buon ottomarzo tutto l'anno.
Alle donne che lottano per conquistare il proprio spazio nel mondo, qualunque esso sia e alle donne che non riescono a lottare.  Alle donne che per VIVERE trovano il coraggio di restare sole, ma che sole non lo sono MAI. Perchè l'ottomarzo non deve essere una festa ma un punto di partenza. E come dice marea14 un momento di riflessione.

Buon ottomarzo alle Donne, ma anche agli Uomini, con la U maiuscola.
Perchè ce ne sono, oh sì che ce ne sono.
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8 marzo 2007

Post n°16 pubblicato il 07 Marzo 2007 da frasi.celebri77
 

posto lo stesso articolo che si trova nel mio blog dedicato alla festa della donna con una bellissima poesia con tanto di auguri con un immagine

 creata da me.....
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Il coraggio delle donne

Sono coraggiose le donne,
ci costa caro, ma bisogna ammetterlo.
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando
crescono i figli senza l'aiuto di nessuno,
rivalutando l'ancestrale primato,
quello di essere mamme.
Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza,puntualmente assente.
Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti.
Sono forti e coraggiose, le donne,
quando a discapito di tutto e di tutti
scelgono i propri compagni; costruendo solide storie
spendendo patrimoni sentimentali, contro la morale comune.
Sono forti e coraggiose, le donne, quando sopportano,
violenze di ogni tipo, per salvaguardare quello che resta di famiglie,
che non son più tali

 
 
 

8 MARZO : .....

Post n°15 pubblicato il 07 Marzo 2007 da rimescolareilvolga
 
Tag: donne

 .Blog insieme in occasione dell'8 marzo, aperto a tutta la community...
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Tre post in fila sull'8 marzo, sulle donne, fatto da donne e non solo; visioni diverse; a Voi i commenti.  Mi scuso per questa presentazione in quanto avevo cercato di postarli tutti assieme...
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Blog del Giorno

 
 
 

OTTO MARZO

Post n°14 pubblicato il 07 Marzo 2007 da agentealcairo

immagineMA CHE V' HANNO FATTO LE DONNE ...QUESTO BLOG DICE BASTA !

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 07 Marzo 2007 da MARIONeDAMIEL

Scriviamo questo post sull'8 marzo. 

E ce la teniamo stretta questa festa, insegniamo alle ragazze ad amarla, a viverla, a sentirla.

Perchè ci sono posti nel mondo dove le donne sono considerate inferiori. Qui no. Qui possiamo dire la nostra, se non altro.

Che poi ci moltissima piu' difficoltà per le donne a trovare lavoro, a conciliare lavoro e famiglia, a diventare madri (avviene sempre piu' tardi), bè.

Che poi ci siano ancora tantissimi uomini che sotto sotto, inconfessabilmente, malcelatamente a volte, pensano: ma-cosa-vogliono-queste? Bè.

Non occorre dire altro. Quindi un semplice augurio a tutte le donne, specialmente a quelle che, a volte, non ce la fanno.

"Sai, si sente spesso dire
quella-è-una-donna-in-gamba...
io non ho mai sentito un'espressione
simile per un uomo....."

"Ma dai, si dice pure per l'uomo si...."

"Sarà. Io non l'ho mai sentito...
un-uomo-in-gamba...invece si sente spesso
una-donna-con-le-palle...
ma perchè noi dobbiamo sempre
dimostrare qualcosa?"

"cristo.. io ti voglio tanto bene,
ma con te, ci rinuncio...."

..evviva gli uomini di buona volontà...


P.s. non è che gli uomini ci debbano festeggiare per forza,
siamo noi che diciamo con orgoglio: donna, è bello...

 
 
 

8 MARZO PER LE DONNE IN GUERRA

Post n°12 pubblicato il 04 Marzo 2007 da sissunchi
 

Vorrei girare gli auguri ricevuti e tutti quelli che avrei voluto fare con un conto corrente di fantasia, intestato a tutte le donne in guerra, ma che non sia un'elemosina o una immaginedonazione, giro a loro quello che gli spetta, questa festa è nata per ricordare il coraggio di donne che hanno detto no e hanno pagato con la morte.

Le donne un guerra dicono no alla morte, continuando ogni giorno a far si che la vita continui, non cito paesi o nazioni, non ci sono anzi non ci dovrebbero essere guerre di serie a e di serie b,il dolore non fa differenza, alcune di loro sapranno della morte dei loro cari con un telegramma, altre riconoscendo una scarpa o un brandello di vestito, altre lo capiranno non vedendoli più tornare.

A tutte quello donne che frugano tra le macerie, nella mondezza, per trovare qualcosa da mangiare, che prendono l'acqua in pozze fangose, a quelle che chiedono aiuto per i loro figli mutilati e per se stesse, a quelle che sono umiliate e stuprate, immagineperchè in ogni conflitto pagano il prezzo più alto, sia come bersagli diretti che come mezzo per colpire il nemico, distruggendo la sue integrita fisica e colpire la sua sessualità, non solo mirato ad intimidire e punire la donna ma per terrorizzare intere comunità, dalle quali per cultura verrano poi ripudiate.

A tutte quelle donne che se leguardi negli occhi sembrano non avere più il luccichio della vita, annientate dal dolore ma non sconfitte, che vegliano figli senza più speranza e hanno solo per loro un sorriso, tirato fuori da un'anima che sanguina,  che bussano a porte che nessuno gli apre, che fanno interminabili file sotto il sole o al gelo per un pugno di riso, per un pezzo di pane.

Non possono fermarsi per vivere il dolore, la guerra incalza, bisogna salvare chi ancora non è stato spazzato via dalle bombe, dai colpi del macete, da una sventagliata di mitra o dalla fame e dalle malattie.

Sono in piedi e batto le mani, come una standing ovation, che spero non duri solo un minuto, e idealmente spero che altre mani si uniscano alle mie, e che rumore di questo omaggio arrivi ovunque, nei campi profughi, nelle capanne, nel deserto, negli ospedali...dedicata a tutte le donne che vivono la guerra al loro coraggio.

Donne non vogliatemene se non vi mando gli auguri, li ho dati a loro.

sissu

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 04 Marzo 2007 da marea14
 

Violate, molestate, picchiate ma mai rassegnate

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In Italia sono 14 milioni le donne, da 16 a 70 anni, che hanno subito violenze fisiche o psicologiche nel corso della vita.

-          6 milioni 743 mila sono state vittime di violenza fisica o sessuale (5 milioni hanno subito violenze sessuali, 3 milioni 961 mila violenze fisiche, circa 1 milione stupri o tentati stupri)

-          2 milioni 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori (stalking)

-          7 milioni 134 mila donne hanno subito o subiscono violenza psicologica

-          1 milione 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni

-          oltre il 90% delle violenze subite non viene denunciato

immagine Soltanto nel 2006 il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1 milione e 150 mila; gli stupri che si sono consumati nello stesso anno sono ben 74.000 (una media, cioè, di circa 203 stupri al giorno)

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Sono questi i risultati di una ricerca commissionata all’ISTAT dal Ministero delle Pari Opportunità e resi pubblici il 21 febbraio.

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Sono dati che parlano di una guerra quotidiana …

immagine Dallo studio emerge in modo chiaro ed inequivocabile quello che è stato sempre denunciato dal movimento femminista: le violenze contro le donne si consumano prevalentemente tra le mura domestiche.

Il 69,7% degli stupri, infatti, è opera dei partner, il 17,4% di un conoscente e solo il 6,2% è opera di estranei. Gli sconosciuti commettono soprattutto molestie fisiche sessuali piuttosto che stupri.

Le violenze domestiche (perpetrate, cioè, dal proprio partner) sono, per lo più, di una certa gravità: in molti casi le donne hanno avuto la sensazione che non ne sarebbero uscite vive e hanno subito ferite tali da dover ricorrere a cure mediche. Tutto ciò ha spesso comportato conseguenze psicologiche rilevanti quali: perdita di fiducia e di autostima, sensazione di impotenza, depressione, difficoltà a gestire la vita quotidiana, idee di suicidio, autolesionismo, etc. Le conseguenze sulle vittime sono molto gravi anche in virtù del fatto che l’azione criminale proviene da persone di cui si ci si fida e che abusano di questa fiducia.

La maggior parte delle violenze e dei maltrattamenti, quindi, avviene tra le mura domestiche, la maggior parte dei violentatori appartiene a fasce sociali medio-alte e gli stupri vengono compiuti tutti i giorni, anche se la stampa non ne parla.
La stampa (che spesso è solo apparentemente dalla parte della donna) non ne parla, a meno che non debba strumentalizzare determinati episodi per altri fini. Fa, ad esempio, notizia uno stupro commesso da un extracomunitario in un momento in cui esistono forti tensioni e contrasti politici sul tema dei clandestini. Non si ha, cioè, un reale interesse a comprendere e combattere il problema della violenza di genere, ma si tende ad “usare” tale problema perché lo si ritiene utile per portare avanti una campagna xenofoba. E mentre si punta il dito sullo “straniero”, vengono contemporaneamente perpetrati almeno altri 200 stupri dai nostri connazionali … ma nessuno ne parla, come se il maschilismo fosse, per incanto o per magia, scomparso dalla cultura occidentale … nessun grido di allarme o di indignazione per gli altri 200 casi quotidiani.

Va sottolineato, inoltre, il fatto che 674 mila donne hanno subito violenze ripetute da parte del partner e, nella maggior parte dei casi, i figli hanno assistito ad uno o più episodi di violenza.

Particolare rilievo assume la violenza psicologica che viene spesso esercitata dai partner anche contemporaneamente a quella fisica e a quella sessuale. Si esplicita in forme di isolamento, forme di controllo, forti limitazioni economiche, umiliazioni, offese, denigrazioni, intimidazioni, ricatti, minacce. Si lede, così, la libertà e la dignità delle donne.

Per la prima volta è stato affrontato il problema dello stalking, cioè dei comportamenti persecutori che molte donne subiscono durante e dopo la separazione e che le spaventano in modo particolare.

È stato appurato che lo stalking è più accentuato per le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale da parte dell’ex fidanzato rispetto a quelle che hanno subito violenza dall’ex-marito o exconvivente.

Numerose sono le conseguenze delle violenze subite. immagine 

La più pesante è la difficoltà, soprattutto per chi è stata oggetto di stupro, di superare l’episodio. Spesso, poi, si diventata più fredde, più chiuse, si ha difficoltà ad instaurare relazioni, non si ha più fiducia negli uomini, non si è più tranquille, si diventata più aggressive e più diffidenti … in poche parole, cambia la vita …

Contrariamente a quanto comunemente si pensa, è la civile Emilia Romagna la Regione più violenta contro le donne, seguita da Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Le regioni più rispettose risultano essere Calabria, Sicilia e Sardegna. Ma tale dato potrebbe anche leggersi nel senso che nel sud le donne hanno, ancora oggi, più difficoltà ad ammettere di essere state oggetto di abusi.

(continua …)

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 .

(prima parte)

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 04 Marzo 2007 da stelladanzanteforeve

Esser farfalla

Vorrei esser farfalla,
nel volteggiare fantasioso
di impensati colori.
Posarmi con morbida grazia
di fiore in fiore
di ramo in ramo,
tornare danzando
nel sole caldo d'estate,
imperniando di linfa vitale
 tutto il creato.

Giovanna Nigris

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8 marzo: dedicato agli uomini di buona volontà

Post n°8 pubblicato il 03 Marzo 2007 da agentealcairo

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Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.

 Sono leggere dentro. Dentro. (Alessandro Baricco da Oceano Mare)

 
 
 

alla mia compagna....

Post n°7 pubblicato il 03 Marzo 2007 da rimescolareilvolga

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....NUOVI ORIZZONTI...PER TUTTI

Certe volte essere maschietti è una scusa per non fare le pulizie di casa, lavare i piatti, stirare,fare i letti, e chi afigli starci dietro con affetto; essere maschietti da certe libertà che non vengono riconusciute all'altra/o che dovrebbe essere la tua compagna. Diventa una scusa il fatto di essere stati educati così; il difficile sta nel conoscere una maniera diversa...come faccio io a conoscere marte se nessuno me l'ha mai fatto vedere? quando mi diranno che quello è marte avrò dei punti di paragone...è una metafora ma serve a spiegare il concetto...Debbo ringraziare la mia compagna di vita, e quel po' di terapia fatta, per riuscire un po' alla volta...e non sempre ci riesco. Mauro Miotto

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 03 Marzo 2007 da animedeserte

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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 03 Marzo 2007 da stelladanzanteforeve

Grazie per il track back....
io sto facendo nel mio blog,
un piccolo dossier,
per "toccare"
qualche aspetto
di questo nostro universo femminile..
vi lascio qui,
le tracce dei miei post...

 

8 MARZO : CELEBRIAMO LE DONNE
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 03 Marzo 2007 da silenzio_infranto

8 Marzo La data simbolo è legata all’incendio divampato in un opificio (Cottons) di Chicago nel 1908, occupato nel corso di uno sciopero da 129 operaie tessili che morirono bruciate vive. Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un nuovo incontro internazionale della donna si propone l’istituzione di una GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, anche in ricordo dei fatti di Chicago. Pochi sono a conoscenza di questa cosa per cui la festa della donna viene considerata come l'occasione frivola e superficiale per dimostrare agli uomini che esiste la parità andando a guardare spogliarelli di uomini pieni di aria.

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 03 Marzo 2007 da bizzarre4

Un blog per un giorno.

Per unire la voce delle donne di community, per ridare un senso a quello che è un giorno di memoria, il giorno della mimosa.

E' aperto a tutti, donne e uomini.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 03 Marzo 2007 da bizzarre4

Blog insieme in occasione dell'8 marzo, aperto a tutta la community

 

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 03 Marzo 2007 da bizzarre4

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