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Più coordinamento, mercati sottotono

Post n°4 pubblicato il 17 Settembre 2012 da pejuh
 

Prosegue il movimento di correzione sui mercati finanziari europei dopo il rally dei giorni scorsi legato al terzo round di quantitative easing della Federal Reserve. Le Borse europee sono in territorio negativo, Milano è la peggiore piazza e cede l'1%, subito seguita da Madrid che è in calo dello 0,73%, Parigi dello 0,52%, Londra dello 0,29% e infine Francoforte dello 0,16%. L'euro sta limando parte dei guadagni contro il dollaro con il cross sceso sotto 1,31 a 1,3098. Secondo Vincenzo Longo di Ig Markets questa fase di incertezza potrebbe portare debolezza sul cambio. Un pull back deciso potrebbe portare le quotazioni prima su 1,30 e successivamente su 1,2910.

A Piazza Affari la decisione della Consob di non prolungare il divieto di short selling lo scorso venerdì sta portando a delle prese di profitto sui finanziari. Deciso calo per Mps (-2,92%). Male anche Intesa Sanpaolo (Dusseldorf: - ) (-1,77%). Perdite oltre l’1% per gli altri finanziari.

Sotto pressione anche il mercato obbligazionario, con lo spread decennale spagnolo in rialzo a 421 punti base e quello italiano a 340 punti base. Da Ig Merkets avvertono che la correzione questa settimana potrebbe riportarlo tra i 350-360 punti. Gli operatori, comunque, guarderanno con molta attenzione alla Spagna, visto il fitto calendario di aste del Paese. Madrid emetter domani Letras a 12 e 18 mesi e giovedì Bonos a 3 e 10 anni, mentre per venerdì è previsto un collocamento privato per finanziare il Fondo per le regioni. Le aste arrivano in un momento di sostanziale calma sui mercati, ma in caso di scarsa domanda potrebbero esacerbare i timori sulla necessit di un piano di aiuti al Paese.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, in conferenza stampa a Berlino ha dichiarato che gli spread sono in parte dovuti alla distorsione della politica della Bce. Ha poi evidenziato che dopo l'approvazione dell'Esm e del fiscal compact servono nuovi passi a Bruxelles per recuperare fiducia, servono risparmi e crescita. ''No vincoli senza controlli'', ha sottolineato. Questa crisi deve essere risolta in modo politico attraverso un maggiore coordinamento e maggiori vincoli. Una crisi, quella del debito sovrano che bisogna superare passo dopo passo, perchè si tratta di una crisi non facile. Questo non può avvenire con colpo di bacchetta magica, ha spiegato la cancelliera tedesca. Tuttavia, è fiduciosa che gli ostacoli saranno superati e che l'Eurozona ne uscir rafforzata, del resto crede che sovraccaricare la Germania non sia di aiuto.

A suo avviso l'indipendenza della Bce è molto importante. "Io non commento mai le posizioni di Jens Weidmann'', ha detto Merkel ribadendo però che è naturale che il numero uno della Buba prenda posizione nel dibattito sulla crisi dell'euro. Weidmann si preoccupa perchè venga assicurata una soluzione sostenibile alla crisi e che ha comunque il pieno diritto di "esprimere in pubblico la sua opinione". Secondo la cancelliera la Bce non dovrebbe avventurarsi nel regno della politica fiscale. Tuttavia senza una politica fiscale sostenibile, l'Ue perder ricchezza, ha avvertito la cancelliera sottolineando comunque quanto sia importante che l'Europa si liberi dalla schiavitù del debito.

Ha poi ribadito il no secco alla licenza bancaria all'Esm evidenziando che si tratterebbe di un finanziamento dell'Eurotower ai Paesi e ha messo l'accento sul fatto che la supervisione banche Ue entro gennaio 2013 è improbabile e che non bisogna deludere i mercati affrettando questo processo. La qualit è più importante della tempistica, prima bisogna creare il meccanismo di supervisione e poi procedere con la ricapitalizzazione.

Con riferimento alla Grecia ha sottolineato ancora una volta che vuole che il Paese resti nell'euro ed è pronta a fornire il suo aiuto, a condizione che vengano attuate le riforme. La troika non è uno strumento diabolico, è l'inviato europeo nel Paese, ha spiegato.

 
 
 
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