Creato da ConLaSchienaDritta il 16/03/2013

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IL POTERE HA SEMPRE PAURA DELLE IDEE E PER ARGINARE LA LOTTA DEGLI SFRUTTATI COMANDA LA MANO DI SUDDITI IN DIVISA E LA PENNA DI CERVELLI SUDDITI. ASSASSINANDO VIGLIACCAMENTE IL CHE LO HANNO RESO IMMORTALE, NEL CUORE E NELLA TESTA DEGLI UOMINI LIBERI. NEGLI ATTI QUOTIDIANI DI CHI SI RIBELLA ALLE INGIUSTIZIE. NEI SOGNI DEI GIOVANI DI IERI, DI OGGI, DI DOMANI.

 

 

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«Fui ostacolato dai miei superiori»

Post n°35 pubblicato il 14 Maggio 2013 da ConLaSchienaDritta

PALERMO - Un altro carabiniere denuncia di essere stato ostacolato dai propri superiori nella ricerca del padrino mafioso Bernardo Provenzano. Il militare ha contattato la settimana scorsa i legali del maresciallo dei carabinieri Saverio Masi, gli avvocati Giorgio Carta e Francesco Desideri, che nei giorni scorsi aveva presentato un'analoga denuncia.

ESPOSTO - Dopo avere incontrato i legali il carabiniere ha deciso di presentare un esposto circostanziato sugli episodi di cui è stato protagonista tra gli anni 2001 e 2004 e diversi da quelli denunciati da Masi, ma riguardanti sempre la ricerca di latitanti, e in particolare di Bernardo Provenzano. Il militare all'epoca era in servizio nel comando provinciale Carabinieri di Palermo e dice di aver «ricevuto inspiegabili ordini di non proseguire le indagini e di aver subito lo stesso tipo di ostacoli denunciati da Masi».

LA DENUNCIA DI MASI – Solo pochi giorni fa, Saverio Masi, maresciallo capo dei Carabinieri, oggi caposcorta di Nino Di Matteo, ha sostenuto di essere stato a un passo dall'arresto di importanti boss latitanti come Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro, ma di essere stato bloccato dai suoi superiori.

 

N.B. Dall'11 giugno 2001 al 23 aprile 2005 governò in Italia il secondo Governo Berlusconi... a buon intenditor poche parole.

 
 
 
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